CODICI *
ID SCHEDA
12167
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
03
numero catalogo generale
01967608
ente schedatore
OAB
ente competente
SopMI
RELAZIONI
codice scheda pregressa
n. 1052 (Catalogo I Cieli di Brera)
RELAZIONI
codice scheda pregressa
n. 1052 (Catalogo I Cieli di Brera)
ALTRI CODICI
altro codice
PSTRL_s6010-00007/Regione Lombardia
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Carta topografica
tipologia
Del Milanese e del Mantovano
denominazione
Carta topografica del Milanese e del Mantovano
QUANTITÀ
numero
1
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
Topographic map
tipologia
of Milanese and Mantovano
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Parole chiave
Scienze della Terra
Parole chiave
Topografia
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Lombardia
provincia
MI
comune
Milano
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Brera
denominazione spazio viabilistico
Via Brera, 28
denominazione raccolta
MusAB - Museo Astronomico di Brera
specifiche
secondo piano - galleria degli strumenti
ALTRE LOCALIZZAZIONI
tipo di localizzazione
luogo di esecuzione/ fabbricazione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Italia
Regione
Lombardia
provincia
MI
comune
Milano
COLLOCAZIONE SPECIFICA
denominazione
Osservatorio astronomico di Brera
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
XVIII sec.
frazione cronologica
terzo quarto
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1788
a
1796
Datazione (OPAC)
1788 - 1796
motivazione cronologia
documentazione
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Pinchetti Giacomo
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Giacomo Pinchetti
ruolo
Disegnatore
dati anagrafici/periodo di attività
1700 - 1800
motivazione dell'attribuzione
documentazione
sigla per citazione
1793
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Bordiga Benedetto
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Benedetto Bordiga
ruolo
Incisore
dati anagrafici/periodo di attività
1766 - 1847
motivazione dell'attribuzione
documentazione
sigla per citazione
1788
DATI TECNICI *
materia e tecnica
Carta
MISURE *
unità
cm
specifiche
Lastre di grande formato : lunghezza 93 ; altezza 63
MISURE *
specifiche
Lastre di medio formato : lunghezza 81 ; altezza 59
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
La carta della Lombardia venne incisa su 11 le lastre di rame di cui: nove lastre grandi, una media e una piccola. La piccola contiene il frontespizio della carta l’incisione fu fatta a Vienna in quanto il lavoro portato avanti in Italia venne interrotto dopo la discesa di Napoleone su territorio italiano; delle nove grandi una, in bianco, doveva contenere l'intestazione della carta ed è stata sostituita da quella piccola. La lastra di medio formato è probabilmente il primo foglio, contenente la descrizione di Milano, della nuova carta a cui si lavorava già dal 1803. All'epoca fu stampato solo qualche esemplare della Carta di Lombardia, ma non se ne conosce la distribuzione. La Carta di Lombardia fu un'opera così pregevole da meritare a Milano l'appellativo di madre del catasto.
funzione
Nel XVIII secolo esistevano già carte geografiche della Lombardia, ma si trattava di carte redatte soprattutto ad uso catastale, in cui erano ben visibili i particolari, ma contenevano grossi errori su media e grande scala. Pertanto, incaricati dal regno austriaco e sollecitati da quanto si stava facendo in Francia, Inghilterra e Paesi Bassi gli astronomi milanesi realizzarono un’accurata mappa della Lombardia.
modalità d'uso
Il procedimento utilizzato per la realizzazione della mappa fu quello della triangolazione geodetica, metodo ampiamente utilizzato nelle successive realizzazioni di mappe. L’intero territorio venne diviso in una fitta rete di triangoli i cui vertici, a distanza di pochi chilometri l’uno dall’altro, coincidevano con elementi del paesaggio facilmente visibili e identificabili anche da lontano, come vette di montagne, tetti di edifici, campanili ecc… Gli astronomi si recarono in ciascuno di questi punti e misurarono gli angoli tra le linee di vista di tutti gli altri punti della rete che erano visibili dal singolo punto di misurazione. In questo modo l’intero territorio era solcato da una fitta rete di triangoli i cui angoli erano tutti conosciuti in base alle misurazioni. <br>Per mezzo di calcoli trigonometrici era possibile calcolare esattamente la geometria della rete a meno di un fattore di scala, che poteva essere determinato separatamente misurando la lunghezza di alcune line di base.
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
data
2008
stato di conservazione
buono
indicazioni specifiche
La mappa è in buone condizioni
RESTAURI E ANALISI
RESTAURI
data
1992
ente responsabile
UNIMI/IFGA
ente finanziatore
UNIMI/IFGA
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
indirizzo
Via Brera, 28 - 20121 Milano
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
citazione completa
Miotto E., Tagliaferri G., Tucci P., <i>La strumentazione nella storia dell'Osservatorio Astronomico di Brera</i>, Milano 1989, pp.16 - 18
citazione completa
Carpino M., <i>Osservatorio Astronomico di Brera, Breve storia attraverso i suoi strumenti</i> edito Scienza Express, Milano 2011, pp. 7- 10
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
2008
nome compilatore
Mattavelli, Marcella
referente scientifico
Tucci, Pasquale
funzionario responsabile
Tucci, Pasquale
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE
data registrazione
2008
nome revisore
Mattavelli, Marcella
ente
Università degli Studi di Milano - Ist. di Fisica Generale e Applicata
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2018
nome revisore
Carpino, Mario
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2020
nome revisore
Federico Di Giacomo
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
referente scientifico
Carpino, Mario
funzionario responsabile
Carpino, Mario
ANNOTAZIONI
osservazioni
L’ipotesi di una nuova carta era stata presa in considerazione, dall’amministrazione della Lombardia austriaca, sin dagli anni 1771-72 sollecitata da quanto stavano facendo altri paesi come Francia, Inghilterra e Paesi Bassi. Già <b>Boscovich</b> aveva espresso la necessità di una nuova carta tracciata secondo le più moderne concezioni metodologiche e scientifiche, <i>legando</i>, cioè, <i>le posizioni delle città e di tutte le cose più rilevanti ai fini punti del cielo</i>. <br>In quegli anni la carta della Lombardia in uso era quella voluta, a fini catastali, dall’Imperatore Carlo VI che riportava in dettaglio le superfici delle proprietà terriere ma contenevano grossi errori su media e grande scala. Tuttavia, il lavoro sulla nuova carta della Lombardia subì un forte rallentamento a causa dell’allontanamento di Boscovich, la cui proposta fu fortemente osteggiata da molti professori del collegio di Brera.<br>Nel 1775 il direttore dell'Osservatorio di Parigi, <b>Cèsar Francois Cassini</b> (1714-1785), propose di misurare un arco del 45° parallelo che attraversa la Lombardia, e così agli astronomi di Brera fu affidata la determinazione delle latitudini di Pavia e Cremona, prossime al 45° parallelo e delle loro longitudini rispetto a Milano. Nel 1776 tali determinazioni vennero eseguite a Pavia da <b>Francesco Reggio</b> (1743-1804) e a Cremona da <b>Angelo De Cesaris</b> (1749-1832). Le differenze di longitudine furono dedotte con osservazioni simultanee dell'eclissi lunare del 30 luglio 1776 e con l'osservazione di segnali di fumo sul Duomo di Milano, non visibili a Cremona. A Milano le osservazioni di longitudine furono condotte da <b>Louis La Grange</b> (1711-1783) e <b>Anton Kronthal</b>. Tuttavia, la carta che ne risultò fu deludente, e <b>Kaunitz</b> espresse la sua delusione in una sua lettera del 8 dicembre 1777: <i>il maggiore difetto consisteva nel non aver legato le misure geodetiche alle osservazioni celesti</i>. A seguito di questo fallimento Kaunitz suggerì l'esecuzione di una nuova carta che rimediasse alle carenze della precedente.<br>Nel 1777 il geografo padovano <b>Giovanni Rizzi-Zannoni</b> (1736-1814) propose, dunque, il suo piano di costruzione della carta: si trattava di stendere sulla Lombardia una rete di triangoli, sviluppati intorno ad una linea meridiana, da misurare, della lunghezza di due gradi di longitudine. Furono coinvolti gli astronomi di Brera e il matematico Frisi: il piano venne a lungo discusso ma non fu mai realizzato.<br>All'inizio del 1786, a mezzo di una lettera, il Kaunitz incoraggiò gli astronomi a riprendere il lavoro sulla carta. A questo scopo il Kaunitz promise di sostenere le spese per un viaggio letterario in Europa di un giovane astronomo, <b>Barnaba Oriani</b> (1752-1832), per incontrare scienziati e raccogliere informazioni utili per la stesura della carta. Nel 1786, con il <b>Regio Decreto n. 396 De Cesaris, Oriani e Reggio</b> furono incaricati della compilazione della Carta di Lombardia e finalmente, dopo undici anni di discussioni, nel 1788 iniziarono i lavori per la costruzione della carta. Misurata la base geodetica tra il giugno e il luglio 1788, si provvide alla triangolazione di tutto il territorio. Tutto il lavoro richiese vari anni e finalmente nel 1794 le misurazioni furono concluse. <br>Con l’entrata di Napoleone a Milano, le sette lastre di rame che contenevano la carta vennero messe al sicuro prima a Mantova e poi a Vienna. Con la successiva nascita della <b>Repubblica Cisalpina</b> si chiese agli astronomi di estendere il lavoro già compiuto aggiungendo nuovi tratti. Le operazioni per la nuova carta proseguirono fino al 1807 quando fu inciso il foglio della provincia di Milano e iniziati i disegni per quelle di Novara, Bergamo e Brescia. A causa dei continui ritardi il lavoro passo di mano e venne affidato al Genio militare.<br>Delle operazioni eseguite dagli astronomi di Brera fu pubblicata nel 1814 solo una pianta di Milano in quattro fogli.