FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
posizione
Amministrazione. Personale, B. 4, f. 7
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
posizione
Amministrazione. Osservazioni, B. 1, f. 1
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
posizione
Amministrazione. Osservazioni, B. 2, f. 6
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
posizione
Attività scientifica. Strumenti, B. 1, ff. 10-11
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
posizione
Attività scientifica. Strumenti, B. 3, f. 3
citazione completa
Bemporad, Azeglio, <i>Cenno storico sull'attività dell'Istituto nel primo secolo di vita</i>, Napoli, Tipografia Raffaele Contessa, 1929, pp.4-9
citazione completa
Brioschi, Carlo, <i>Commentarj Astronomici della Specola di Napoli</i>, Napoli, Tipografia nella Pietà dei Turchini, 1824-26, p.114-126
citazione completa
<i>La Collina di Urania</i>, a cura di M. Rigutti, Napoli, Elio de Rosa Editore, 1992, n. 4
citazione completa
Contarino, Francesco, <i>Cenno storico del R. Osservatorio di Capodimonte in Napoli</i>, Torino, Tipografia Editrice, 1900, p.7
citazione completa
<i>Corrispondenza astronomica fra Giuseppe Piazzi e Barnaba Oriani</i>, Milano, Hoepli, 1874, p.168
citazione completa
De Gasparis, Annibale, <i>Sullo stato del R. Osservatorio di Capodimonte e sui lavori in esso eseguiti dal 1819 al 1883</i>, Napoli, Tipografia dell'Accademia Reale delle Scienze, 1884, pp.6-7
citazione completa
Nicolini, Tito, <i>Il Reale Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli</i>, in: <i>Coelum</i>, vol. 10, 1940, p.20
citazione completa
Nobile, Arminio, <i>Il cerchio meridiano Reichenbach-Hertaux del R. Osservatorio di Capodimonte</i>, in: <i>Atti dell'Accademia Pontaniana</i>, vol. xviii, 1888, pp.1-35
citazione completa
<i>Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli</i>, a cura del Ministero della Pubblica Istruzione. Direzione dell'Istruzione Superiore, Roma, 1956, pp.10,13,16-17
citazione completa
Taddei, Emmanuele, in:<i>Il Progresso delle scienze, delle lettere e delle arti</i> , vol. 12, n. 23, 1835, pp. 160-165
citazione completa
Zach, Franz Xaver von, <i>Correspondance astronomique, géographique, hydrogrephique et statistique du Baron De Zach</i>, vol. II, Gênes, chez A. Ponthenier, 1819, p.535-536
MOSTRE
titolo
De Galileo al Galileo
luogo, sede espositiva, data
Santa Cruz de La Palma, giugno-agosto 1996
MOSTRE
titolo
Asian Aerospace International Expo & Congress
luogo, sede espositiva, data
Hong Kong, 3-6 settembre 2007
MOSTRE
luogo, sede espositiva, data
Musei Vaticani, ottobre 2009 - gennaio 2010
ANNOTAZIONI
osservazioni
<p>Scrive il Barone von Zach: <em>Murât fit venir les plus beaux, et les plus grands instrumens qui soient sortis des ateliers de M. Reichenbach de Munich</em>, il cerchio meridiano fu impiantato, il 24 febbraio del 1820, nella sala meridiana occidentale dell'edificio monumentale su colonne <em>... di granito orientale rosso... immediatamente fondate sul masso della collina...</em>.<br />
Nel 1827, su proposta di Friedrich Wilhelm Bessel (1784-1846), Ernesto Capocci e il suo aiutante Leopoldo del Re parteciparono, assieme al padre scolopita Giovanni Inghirami (1779-1851) dell'osservatorio Ximeniano di Firenze, alla compilazione della grande carta celeste. Fu loro assegnata una regione da osservare compresa tra -15° e +15° di declinazione e 18 e 19 ore di ascensione retta.<br />
Johann Franz Encke (1791-1865), segretario dell'Accademia, in una lettera a Capocci scriveva che <em>... non avrebbe osato offrire quel carico ad un astronomo per l'eccellenza delle osservazioni men rinomato.</em><br />
Capocci e del Re cominciarono le osservazioni nell'aprile del 1827; sul finire dell'agosto 1829 avevano già raccolto quarantamila osservazioni, delle quali ventitremila fatte con il cerchio meridiano e diciassettemila con la macchina equatoriale, con una precisione molto maggiore di quella che l'Accademia domandava.<br />
<em>... l'opera del rinomato dipintor di miniature signor Comte, caldo e passionato amatore dell'astronomia, il quale per un anno intero volle consegrare tutte le ore pomeridiane a dipingere la novella carta uranografica. Assistito costantemente dal Capocci, ritrasse egli tanto fedelmente quella ragione del cielo, che l'osservatore ad occhio nudo ravvisava nella mappa una maravigliosa somiglianza con le nebulose apparenze della via lattea, ed armato di lente<br />
distingueva partitamente i gruppi che il più perfetto cannocchiale scorge ne' cieli.</em><br />
A conclusione del loro lavoro, Capocci e del Re misurarono le posizioni di circa 7900 stelle e riscontrarono la posizione relativa di alcune centinaia di stelle doppie. Il lavoro degli astronomi napoletani indusse Encke a scrivere:<br />
<em>Fra le carte che abbiamo ricevuto finora, pare che la vostra sia quella che dia l'immagine<br />
più fedele della parte del cielo che rappresenta.</em><br />
Tra il 1878 e il 1881 fu trasformato dal meccanico dell'Osservatorio Heurtaux su progetto di Arminio Nobile rendendolo uno <em>strumento meridiano eccellente</em>. A seguito di una serie di osservazioni eseguite da Nobile, Moreno intervenne con ulteriori piccole modifiche nel 1866.</p>