CODICI *
ID SCHEDA
14996
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
01
Codice univoco locale
141
ente schedatore
OATO
ente competente
S67
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Circolo
tipologia
A Riflessione
parti e/o accessori
con custodia e manico in legno
denominazione
Circolo a riflessione
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
Reflecting circle
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Categoria principale
Navigazione
Altra categoria
Astronomia
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Piemonte
provincia
TO
comune
Pino Torinese
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astrofisico di Torino
denominazione spazio viabilistico
Via Osservatorio, 20
denominazione raccolta
Collezione museale dell'Osservatorio astrofisico di Torino
ALTRE LOCALIZZAZIONI
tipo di localizzazione
luogo di esecuzione/ fabbricazione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Francia
comune
Parigi
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
XIX sec.
frazione cronologica
prima metà
CRONOLOGIA SPECIFICA *
Datazione (OPAC)
Prima metà '800
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Fecher
sigla per citazione
2530
DATI TECNICI *
materia e tecnica
ottone - vetro
MISURE *
unità
mm
diametro
250
MISURE *
specifiche
Cannocchiale: focale 140 mm; apertura 10 mm
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
<p>La graduazione del circolo a riflessione&nbsp;va&nbsp;da 0&ordm; a 720&ordm;, facendo risparmiare all&rsquo;osservatore la moltiplicazione per due, il diametro &egrave; di 250 mm, ogni grado &egrave; diviso in 3 parti (20&rsquo;), con il nonio diviso in 40 parti si leggono i 30&rdquo;. Sul circolo scorrono due bracci mobili,&nbsp;il primo che abbraccia l&#39;intero circolo&nbsp;reca da un lato il cannocchiale, che presenta un&#39;apertura da 10 mm e&nbsp;una distanza focale di 140 mm.&nbsp;Con questo strumento poi, avendo il cannocchiale e lo specchietto mobile imperniati indipendentemente, poteva applicarsi il metodo della ripetizione, aumentando cosi la precisione della misura.</p>
funzione
<p>Lo&nbsp;strumento pu&ograve; essere utilizzato sia per misurare angoli in mare sia per misurare la distanza angolare tra oggetti terrestri.&nbsp;</p>
ISCRIZIONI
tecnica di scrittura
incisione
posizione
Su un raggio
trascrizione
<p>141 Fecher Paris</p>
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
stato di conservazione
buono
RESTAURI E ANALISI
RESTAURI
riferimento alla parte
Intero strumento
data
2007 - 2008
ente responsabile
ARASS, Brera
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
Acquisto
data acquisizione
Prima metà '800
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
Osservatorio astrofisico di Torino
indirizzo
Via Osservatorio 20 - Torino
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
FOTOGRAFIE *
citazione completa
<i>Osservar le stelle. 250 anni di astronomi a Torino. La storia e gli strumenti dell'Osservatorio Astronomico di Torino</i>, Torino, Silvana editoriale, p. 226
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
2021
nome compilatore
Federico Di Giacomo
referente scientifico
Giuseppe Massone
ANNOTAZIONI
osservazioni
<p>Questo tipo di strumento fu introdotto nella seconda met&agrave; del Settecento come strumento nautico. A quel tempo non erano ancora disponibili orologi trasportabili di sufficiente precisione e il &ldquo;<em>problema delle longitudini</em>&rdquo; attendeva ancora una soluzione. Il perfezionamento della teoria del moto della luna aveva per&ograve; fatto intravede un metodo promettente, anche se laborioso: quello delle distanze lunari. Si trattava cio&egrave; di misurare la distanza angolare della luna da alcune stelle brillanti; dato il rapido moto della luna rispetto alle stelle, si poteva in questo modo, confrontando le osservazioni con opportune effemeridi, avere una determinazione del tempo di precisione sufficiente per gli usi nautici. Lo strumento in uso a quel tempo per misurare angoli in mare era l&rsquo;ottante, ma questo aveva una precisione insufficiente e un lembo graduato di ampiezza modesta. Si cominciarono quindi a costruire strumenti sempre a riflessione, ma dotati di un intero circolo graduato: il circolo a riflessione appunto, strumento usato per le osservazioni dove era richiesta una precisione pi&ugrave; spinta che con gli ordinari ottanti.</p>