CODICI *
ID SCHEDA
12661
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
03
numero catalogo generale
01967632
ente schedatore
OAB
ente competente
SopMI
RELAZIONI
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
13266
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
13287
codice scheda pregressa
n. 1018 (Catalogo I Cieli di Brera)
RELAZIONI
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
13266
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
13287
codice scheda pregressa
n. 1018 (Catalogo I Cieli di Brera)
ALTRI CODICI
altro codice
PSTRL_s6010-00031/Regione Lombardia
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Circolo
tipologia
Meridiano
parti e/o accessori
Con due collimatori
denominazione
Circolo meridiano
QUANTITÀ
numero
1
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
Circle
tipologia
Meridian
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Categoria principale
Astronomia
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Lombardia
provincia
MI
comune
Milano
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Brera
denominazione spazio viabilistico
Via Brera, 28
denominazione raccolta
MusAB - Museo Astronomico di Brera
specifiche
secondo piano - galleria degli strumenti
ALTRE LOCALIZZAZIONI
tipo di localizzazione
luogo di esecuzione/ fabbricazione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Germania
comune
Monaco
COLLOCAZIONE SPECIFICA
tipologia
Officina
denominazione
Officina Ertel u. Sohn
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
XIX sec.
frazione cronologica
seconda metà
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1872
Datazione (OPAC)
1872
motivazione cronologia
documentazione
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Ertel, Georg
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Georg Ertel
ruolo
Costruttore
dati anagrafici/periodo di attività
1813 - 1863
motivazione dell'attribuzione
documentazione
riferimento all'autore
bottega
sigla per citazione
19
DATI TECNICI *
materia e tecnica
Ottone, legno
MISURE *
unità
cm
specifiche
Cerchi graduati : diametro 78
MISURE *
specifiche
Telescopio : lunghezza focale 112,6 ; diametro obiettivo 9,5
MISURE *
specifiche
Collimatori : diametro obiettivo 4,7 ; focale 43
MISURE *
specifiche
sede a parallelepipedo : 6
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Lo strumento è costituito da un telescopio sorretto da un asse perpendicolare alla sua lunghezza. Il telescopio e l’asse sono formati da due tronchi di cono che si intersecano reciprocamente a metà per mezzo di un cubo situato nel punto di intersezione formando così una croce (le due parti dell’asse formano un corpo unico con il cubo, mentre le due parti del telescopio sono fissate per mezzo di viti).<br>L'asse è disposto orizzontalmente nella direzione Est-Ovest cosicché il telescopio, ruotando attorno all'asse orizzontale, possa percorrere l’intero meridiano da nord a sud (meridiano locale). Attaccate alle due estremità dell’asse si trovano due cerchi di ottone uguali tra loro e graduati. Entrambi hanno il lembo diviso ogni 3’ con indicazioni numeriche ogni grado (le incisioni sono fatte su una lastrina in argento). Uno dei cerchi è fisso stabilmente all’asse per mezzo di viti, mentre l'altro può ruotare attorno all'asse ed essere bloccato nella posizione voluta per mezzo di una vite. Esternamente a ciascun cerchio si trova un cerchio più piccolo che serviva per fissare lo strumento ai pilastri di granito. Infatti, l'asse appoggiava su due sostegni di granito, i quali insistevano su stabili fondamenta, isolate dalla cupola e dal pavimento in modo che non venissero trasmesse vibrazioni allo strumento. Al posto degli usuali contrappesi, per alleggerire il carico sull'asse e ridurre sia la flessione che l'usura dei perni di rotazione, vi sono due sostegni ausiliari con un sistema a molle avvitati su due sporgenze dei pilastri.<br>Su ogni cerchio sono disposti, a distanze uguali, quattro microscopi micrometrici per la lettura delle divisioni e un microscopio per il puntamento approssimato del telescopio prima dell'osservazione. Sull'asse si trovano altri due piccoli cerchi, equidistanti dal centro, su uno di essi agisce una morsa di bloccaggio dello strumento. <br>Per mezzo della macchina per l'inversione, scorrevole su due binari, si può sollevare lo strumento dai suoi sostegni e ruotarlo attorno alla verticale in modo da portare ogni estremità dell'asse sull'appoggio opposto. Tramite osservazioni eseguite prima e dopo l'inversione si può determinare uno degli errori dello strumento.<br>Per la verifica accurata della corretta orizzontalità dell’asse si usava una lunga livella a bolla che veniva appoggiata allo strumento mediante un apposito braccio. <br>Infine, l’oculare era dotato di un micrometro impersonale.
funzione
Grazie a questo strumento era possibile rilevare l'istante del transito al meridiano degli oggetti celesti. Lo strumento è dotato anche di cerchi graduati che permettono di stabilire la distanza zenitale dell'oggetto celeste. Inoltre, è possibile ricavare anche ascensione diretta e declinazione.
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
data
2008
stato di conservazione
buono
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
assegnazione
data acquisizione
giugno 1924
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
indirizzo
Via Brera, 28 - 20121 Milano
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
citazione completa
J. Challis, <i>Lectures on practical astronomy and astronomical instruments</i>, Cambridge Beli and Sons, 1879
citazione completa
A. Danjon, A. Couder, <i>Lunettes et tèlescopes</i>, Parigi 1935
citazione completa
Miotto E., Tagliaferri G., Tucci P., <i>La strumentazione nella storia dell'Osservatorio Astronomico di Brera</i>, Milano 1989, pp. 81 - 82
citazione completa
Tucci P., <i>I cieli da Brera: astronomia da Tolomeo a Balla</i>, Milano 2000
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
2008
nome compilatore
Mattavelli, Marcella
referente scientifico
Tucci, Pasquale
funzionario responsabile
Tucci, Pasquale
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE
data registrazione
2008
nome revisore
Mattavelli, Marcella
ente
Università degli Studi di Milano - Ist. di Fisica Generale e Applicata
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2018
nome revisore
Carpino, Mario
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2020
nome revisore
Federico Di Giacomo
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
referente scientifico
Carpino, Mario
ANNOTAZIONI
osservazioni
<b>Emilio Bianchi</b> (1875-1941), direttore dell'Osservatorio di Brera dal 1922 fini alla sua morte, aveva cercato di ottenere, dalla ditta tedesca Bamberg, un circolo meridiano in conto riparazioni dei danni della Prima Guerra Mondiale. Tuttavia, a causa della decisione della Germania di sospendere le forniture il direttore dell’Osservatorio non riuscì a ottenere lo strumento desiderato. Gli organi competenti avevano allora deciso, probabilmente su interessamento del prof. <b>Luigi Mangiagalli</b>, presidente della Associazione per lo Sviluppo Alta Cultura, di assegnare all'Osservatorio il circolo meridiano che si trovava presso l'Istituto Idrografico della Marina di Genova. <br>L'Istituto Idrografico aveva acquistato il circolo meridiano di Ertel nel 1873, un anno dopo la sua fondazione. Lo strumento fu usato inizialmente per le determinazioni di tempo, e più tardi venne messo in disuso in seguito all’acquistato di un più agevole <a href=” http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=PST&ID=12681”>strumento dei passaggi</a>. Nel 1915 il circolo meridiano venne radicalmente modificato da <b>L. Carnera</b> al fine di avere uno strumento adatto anche alle misure delle posizioni stellari. Fu reso simmetrico con l'introduzione di un secondo circolo recante quattro microscopi con micrometro filare, in aggiunta ai quattro esistenti, per la lettura dello stesso cerchio graduato sia ad Est che ad Ovest del meridiano. Venne inoltre introdotta l'illuminazione elettrica dei cerchi, curando che fossero minime le influenze termiche sui cerchi graduati.<br>Lo strumento giunse in Osservatorio nel giugno del 1924 e fu posto nella nuova sede di Merate in una cupola appositamente realizzata.