CODICI *
ID SCHEDA
4358
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
13
Codice univoco locale
20
ente schedatore
OAAB
ente competente
S22
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Fotometro fotoelettrico
tipologia
Fotometro
parti e/o accessori
Elettrometro, Filtri
denominazione
Fotometro ad una cellula
QUANTITÀ
numero
1
CATEGORIA
Categoria principale
Astronomia
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Abruzzo
provincia
TE
comune
Teramo
località
Collurania
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico D'Abruzzo
denominazione spazio viabilistico
Via Mentore Maggini snc
denominazione raccolta
Laboratorio Didattico
specifiche
Secondo piano
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
SECOLO XX
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1929
a
1929
Datazione (OPAC)
1929
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Maggini, Mentore
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Mentore Maggini
ruolo
inventore
dati anagrafici/periodo di attività
1890-1941
riferimento all'autore
laboratorio
sigla per citazione
429
DATI TECNICI *
materia e tecnica
Acciaio
materia e tecnica
Ottone
materia e tecnica
Vetro
MISURE *
unità
cm
altezza
67
larghezza
42
lunghezza
30
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
<p>Primo fotometro costruito a Collurania, ad una cellula fotoelettrica, con elettrometro sospeso a cardano. Il principio di funzionamento &egrave; quello di trasformare la luce in qualcosa di misurabile: questo si ottiene sfruttando una propriet&agrave; fisica dei metalli alcalini che emettono un numero di elettroni proporzionale all&#39;energia della luce incidente, permettendo cos&igrave; una misura oggettiva e precisa della luminosit&agrave; degli astri e delle sue variazioni. Lo strumento &egrave; costituito da una vecchia camera cilindrica Cooke, da innestarsi all&#39;estremo del rifrattore. In corrispondenza del piano focale, &egrave; stato posto un diaframma ad iride manovrabile dall&#39;esterno. Un prisma a riflessione totale pu&ograve; inserirsi sull&#39;asse ottico, dopo il diaframma, in modo da avere nel campo del cannocchialetto puntatore l&#39;immagine del diaframma stesso e dell&#39;astro che deve essere osservato. Per mezzo di un opportuno sistema di solchi e di arresti, la montatura cilindrica che porta il prisma sull&#39;asse ottico permette di sostituire ad esso vari filtri colorati, come pure, mediante una rotazione di 90&deg;, permette di inviare attraverso il cannocchialetto puntatore una luce artificiale dentro la cellula. La cellula &egrave; racchiusa in una scatola cilindrica in ferro a tenuta d&#39;aria; la luce &egrave; inviata alla cellula attraverso una finestra circolare chiusa da una lastrina di vetro a facce piane e parallele. Il serrafilo &egrave; isolato per mezzo di un grosso isolatore in quarzo mantenuto secco da un recipiente con sodio, come pure con sodio &egrave; prosciugato l&#39;interno della scatola. Un largo isolatore cilindrico in quarzo chiude al centro la base inferiore della scatola; su questo isolatore &egrave; fissato internamente il sistema di messa a terra, costituito da un cilindretto in ottone fortemente dorato, munito di vite con punta in platino su cui va ad appoggiarsi un piccolo contatto in platino portato da una lamina flessibile in avorio. Il contatto viene tolto mediante un comando elettromagnetico che allontana la lamina portandola sempre alla medesima distanza dalla punta di platino. La conduttura della cellula dell&#39;elettrometro, oggi mancante, era costituita da un filo in platino di 0,5 mm che attraversava un tubo metallico flessibile; il filo era mantenuto isolato per mezzo di vari dischetti di quarzo con foro centrale ed un tubo in gomma avvolgeva esternamente i tubi flessibili, impedendo lo scambio con l&#39;aria esterna. Anche questa conduttura era seccata con il sodio. Sulla base inferiore della scatola si trova il commutatore che serviva ad inviare nell&#39;elettrometro la carica di un Volt per la taratura. La camera &egrave; collegata all&#39;elettrometro tramite una sospensione cardanica (questa deve lavorare sulla verticale) ed &egrave; munita di cuscinetti a sfere, ed il semplice contrappeso fornito dalla casa costruttrice dell&#39;elettrometro &egrave; stato sostituito con un sistema di pesi spostabili lungo delle aste, in modo da permettere la messa in stazione dello strumento sulla perfetta verticale.</p> <p>Visualizza lo strumento a 360 gradi cliccando <a href="http://www.oa-abruzzo.inaf.it/strumenti-360/fotometro-una-cellula/index.html">qui</a></p>
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
<p>M. Maggini, uno dei pionieri della fotometria fotoelettrica italiana, utilizz&ograve; questo strumento nella studio delle superfici planetarie. Elettrometro di tipo Wulf, fornito dalla Casa G&uuml;nther e Tegetmeyer (uguale a quello usato a Berlino - Babelsberg, 1923), questo &egrave; contenuto in una scatola metallica delle dimensioni 8x7x11 cm, che serve da supporto anche per i microscopi. L&#39;aspetto principale di questo elettrometro, che caratterizza tutto il fotometro, era la dipendenza dalla verticale, con la conseguente complicazione meccanica, inerente le numerose rettificazioni dovute alla sospensione cardanica stessa. - Filtri: sono costituiti da piccole vaschette in vetro a facce piane e parallele del diametro di 11 cm con un&#39;appendice anch&#39;essa in vetro che serve da serbatoio, queste racchiudono una soluzione colorata a base di solfato cuproammonico (400 nanometri) e una soluzione alcolica di cloruro di rame (500 nanometri). Lo strumento era sistemato nella sala adiacente la cupola del Telescopio equatoriale Cooke.</p>
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
stato di conservazione
ottimo
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
legato
nome
M. Maggini
data acquisizione
28/06/1917
luogo acquisizione
TERAMO/Collurania
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
detenzione Stato
indicazione specifica
INAF - Osservatorio Astronomico D'Abruzzo
indirizzo
Vie mentore maggini snc, Teramo
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
citazione completa
T. Cooke & Sons', Astronomical Instruments, etc., Illustrated Catalogue, York, 1890
citazione completa
M. Maggini, Osservatorio Astronomico "V. Cerulli" Collurania, Memorie ed Osservazioni, Vol I, Teramo, Tipografia " La Fiorita", 1929
citazione completa
Ministero della Pubblica Istruzione, Osservatorio Astronomico di Collurania, Roma, 1956
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
2014
nome compilatore
Matteo Di Carlo
funzionario responsabile
Lucio Pacinelli