CODICI *
ID SCHEDA
25
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
05
Codice univoco locale
152
ente schedatore
OAPD
ente competente
S76
RELAZIONI
codice scheda pregressa
n. 36 (catalogo 1868)<br>n. 152 (catalogo 1870)<br>n. 152 (A. Ferrighi 1997)
RELAZIONI
codice scheda pregressa
n. 36 (catalogo 1868)<br>n. 152 (catalogo 1870)<br>n. 152 (A. Ferrighi 1997)
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Telescopio
tipologia
Rifrattore in montatura equatoriale
denominazione
Macchina parallattica vecchia
QUANTITÀ
numero
1
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
Telescope
tipologia
Equatorial refracting telescope
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Categoria principale
Astronomia
Parole chiave
Cannocchiale astronomico
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
ITALIA
regione
Veneto
provincia
PD
comune
Padova
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Padova
denominazione spazio viabilistico
Vicolo dell'Osservatorio, 5
denominazione raccolta
Museo 'La Specola'
specifiche
Sala Meridiana
UBICAZIONE E DATI PATRIMONIALI
INVENTARIO
denominazione
Inventario del 1870
data
1870
numero
152
ALTRE LOCALIZZAZIONI
tipo di localizzazione
luogo di esecuzione/ fabbricazione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Germania
comune
Monaco
COLLOCAZIONE SPECIFICA
tipologia
Ditta
denominazione
Ditta Utzschneider u. Liebherr
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
XIX sec.
frazione cronologica
prima metà
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1820
validità
ca.
a
1822
validità
ca.
Datazione (OPAC)
1820 ca. - 1822 ca.
motivazione cronologia
fonte archivistica
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Utzschneider, Joseph von
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Joseph von Utzschneider
ruolo
costruttore meccanica
dati anagrafici/periodo di attività
1763 - 1840
motivazione dell'attribuzione
firma
riferimento all'autore
officina
sigla per citazione
57
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Fraunhofer, Joseph von
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Joseph von Fraunhofer
ruolo
lavorazioni ottiche
dati anagrafici/periodo di attività
1787 - 1826
motivazione dell'attribuzione
documentazione
riferimento all'autore
officina
sigla per citazione
23
DATI TECNICI *
materia e tecnica
ottone, ferro
MISURE *
unità
cm
altezza
130
larghezza
40
lunghezza
137
specifiche
Obiettivo: apertura 6,5 ; focale: 80
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
<p>Lo strumento &egrave; composto da un cannocchiale acromatico e dai circoli orario e di declinazione. Il primo giace su di un piano parallelo all&rsquo;equatore celeste mentre il secondo ruota, con tutto il piano che lo contiene, attorno al sostegno tronco-conico disposto parallelamente all&rsquo;asse del mondo. Al centro del circolo di declinazione s&rsquo;impernia il cannocchiale, rotante lungo il lembo. Il diametro di entrambi i circoli &egrave; di 24 pollici parigini (64 cm circa). La graduazione del circolo orario &egrave; scolpita in argento ed &egrave; divisa di 20 in 20 secondi di tempo; i due non&icirc; misurano il singolo secondo. Il circolo di declinazione &egrave; sezionato in quattro quadranti su ciascuno dei quali &egrave; incisa la graduazione di 90&deg; divisa di 5 in 5 minuti primi; i due non&icirc; determinano i 4 secondi. Il cannocchiale era dotato di tre diversi oculari astronomici, ora perduti, ai quali si adattava un piccolo prisma, anch&rsquo;esso perduto, per le osservazioni zenitali. Il cannocchiale era inoltre corredato di micrometro filare rotatorio a ripetizione, che serviva per le osservazioni di stelle doppie e di diametri planetari. Costituivano parte integrante dello strumento il livello per la verificava del corretto stazionamento e la lanterna per l&rsquo;illuminazione dei fili del reticolo: la luce, che giungeva da una apertura praticata al centro del cannocchiale, era inviata verso il reticolo oculare mediante la riflessione ad angolo retto dei raggi luminosi. Per evitare l&rsquo;uso della lanterna, soprattutto nell&rsquo;osservazione di astri di debole luminosit&agrave;, fu costruita appositamente &laquo;un&rsquo;altra canna oculare&raquo; alla quale si potevano adattare gli oculari in dotazione e si sostitu&igrave; il reticolo filare interno con &laquo;sottili lamine metalliche visibili nel campo colla sola luce stellare, e alle quali si osservano gli appulsi o le sortite delle comete e delle stelle di confronto&raquo;. La macchina, in origine montata su una &laquo;base di pietra istriana&raquo; e su di una colonna di ferro fuso, poggia ora su di una struttura di ferro provvisoria.</p>
funzione
<p>La macchina parallattica altro non &egrave; che un telescopio di tipo equatoriale in grado di seguire il moto di un astro lungo qualsiasi parallelo celeste, questo era possibile associando i movimenti rotatori del circolo orario e del circolo di declinazione.<br /> Il cannocchiale veniva anche utilizzato per le osservazioni di stelle doppie e di diametri planetari questo grazie a un micrometro filare rotatorio a ripetizione.<br /> Infine, il cannocchiale era dotato di tre diversi oculari astronomici, ora perduti, ai quali si adattava un piccolo prisma, anch&rsquo;esso perduto, per le osservazioni zenitali</p>
modalità d'uso
<p>La macchina equatoriale, o parallattica, era utilizzata per osservare gli astri al di fuori del meridiano celeste e per seguirli nel loro moto da oriente ad occidente lungo un parallelo celeste. Per questo motivo essa doveva essere collocata in luoghi sopraelevati rispetto al resto dell&rsquo;osservatorio, in modo che fosse possibile volgere lo sguardo in ogni direzione del cielo.</p>
ISCRIZIONI
tecnica di scrittura
Incisione
posizione
Sul lembo del circolo di declinazione
trascrizione
“Utzschneider u.nd Liebherr in München”
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
stato di conservazione
buono
indicazioni specifiche
Lo strumento è stato manomesso e mancano alcuni accessori.
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
Acquisto
nome
Giovanni Santini
data acquisizione
1822
luogo acquisizione
Padova
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
indirizzo
vicolo dell'Osservatorio, 5 - Padova
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
fondo Santini
denominazione
Corrispondenza Lindenau a Santini
data
1 dicembre 1815
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
posizione
OAPD, fondo Santini, corrispondenza, vol. 2
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
fondo Santini
denominazione
Corrispondenza Utzschneider a Santini
data
4 febbraio 1822
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
posizione
OAPD, fondo Santini, corrispondenza, vol. 2
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Atti sec. XIX - metà XX
denominazione
Atti e dati relativi a strumenti: "macchina parallattica di Utzschnaider"
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
posizione
OAPD, A.A. atti, b. XV, fasc. I
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Atti sec. XIX - metà XX
denominazione
Catalogo degli acquisti 1822-1823
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Atti sec. XIX - metà XX
denominazione
Inventari: Catalogo delle macchine astronomiche contenute nel R.° Osservatorio dell'Università di Padova
data
1868
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
posizione
OAPD, A.A., notizie storiche, inv., b.VI, fasc. 11
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Inventario
denominazione
Inventario delle proprietà mobili dello Stato esistenti al 31 dicembre 1870 nell’Osservatorio Astronomico
data
1870
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
posizione
archivio moderno, amm. contabilità, inventari
citazione completa
Giovanni Santini, <i>Elementi di Astronomia</i>, I, Padova 1830, pp. 57-63
citazione completa
<i>Galileo e Padova, mostra di strumenti libri e incisioni</i>, catalogo della mostra, 19 marzo - 22 maggio, Comune di Padova 1983
citazione completa
Luisa Pigatto, <i>Santini e gli strumenti della Specola</i> in AA.VV., <i>Giovanni Santini, astronomo, Celebrazioni nel secolo centenario della nascita 30 maggio 1987</i>, Padova, 1988
citazione completa
Valeria Zanini, <i>Gli strumenti scientifici alla Specola di Padova</i>, in <i> Atti del Seminario ‘Storia delle Scienze e delle tecniche nell’Ottocento veneto: le scienze astronomiche’.</i>, Venezia 20-21 ottobre 2005 p.145
citazione completa
Zanini Valeria, <i>Gli strumenti scientifici della Specola.</i> Catalogo in <i>La Specola di Padova. Da torre medievale a museo</i>, Padova, Signum Ediore, p. 150
MOSTRE
titolo
Galileo e Padova - Mostra di strumenti libri incisioni
luogo, sede espositiva, data
Padova, Palazzo della Ragione, 19 marzo - 22 maggio 1983
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
2000
nome compilatore
Zanini, Valeria
referente scientifico
Valeria Zanini
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE
data registrazione
2014
nome revisore
Valeria Zanini
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2019
nome revisore
Federico Di Giacomo
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
referente scientifico
Valeria Zanini
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2024
nome revisore
Valeria Zanini
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
ANNOTAZIONI
osservazioni
<p>Una volta rimpiazzato il vecchio <a href="http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&amp;TBL=PST&amp;ID=92">strumento dei passaggi</a>, divenne prioritario per l&#39;osservatorio padovano dotarsi anche di una moderna macchina parallattica. L&#39;acquisto di questo nuovo strumento era stato sollecitato da <a href="http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&amp;TBL=AST&amp;ID=1126">Santini</a> al governatore di Venezia sin dal 1816, sia in considerazione del fatto che la Specola aveva necessit&agrave; di mettersi &quot;al pari dei principali stabilimenti di tal fatta&quot; sia perch&egrave; lo stesso Santini, gi&agrave; dall&#39;anno precedente, era stato contattato dall&#39;astronomo tedesco <a href="http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/ShowDialog.aspx?WEB=INAFS&amp;Title=ADETAILTITLE&amp;tbl=L&amp;tsk=AUT&amp;ID=32&amp;Opac=DEFAULT">Bernard von Lindenau</a>, direttore dell&#39;Osservatorio di Gotha, per partecipare ai lavori per una &quot;minuta e precisa revisione del cielo&quot;, progettata da Henrich Wilhelm Olbers, Carl Friedrich Gauss e lo stesso Lindenau. Tale lavoro non poteva essere svolto senza uno strumento di adeguata precisione. Inoltre, soddisfatto dello <strong>strumento dei passaggi</strong> ed avendo appena acquistato anche un <a href="http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&amp;TBL=PST&amp;ID=176">circolo moltiplicatore di Reichenbach</a>, del quale lodava l&#39;esima riuscita, Santini auspicava quindi di poter ottenere un equatoriale dello stesso costruttore, analoghi a quelli che gi&agrave; aveva realizzato per gli Osservatori di Pisa e di Napoli. Tuttavia non avendo ricevuto risposte favorevoli dal governatore, Santini si trov&ograve; costretto a rinunciare al progetto di collaborazione con Lindenau.<br /> Due anni dopo, in veste di direttore della Specola, Santini torn&ograve; a fare richiesta dello strumento sottolinenando come in mancanza di un adeguato equatoriale non si potessero <em>&quot;</em>osservare che con cannocchiali volanti i nuovi astri, le comete, le quali non sono quasi mai visibili al meridiano&quot;. Nell&#39;occasione il professore padovano indic&ograve; nuovamente come pi&ugrave; adatto per gli scopi dell&rsquo;Osservatorio l&#39;equatoriale prodotto dagli artefici <a href="http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/ShowDialog.aspx?WEB=INAFS&amp;Title=ADETAILTITLE&amp;tbl=L&amp;tsk=AUT&amp;ID=41&amp;Opac=DEFAULT">Reichenbach</a> ed <a href="http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/ShowDialog.aspx?WEB=INAFS&amp;Title=ADETAILTITLE&amp;tbl=L&amp;tsk=AUT&amp;ID=57&amp;Opac=DEFAULT">Utzschneider</a> di Monaco.<br /> Fu solo nel 1820 che il magnifico rettore Giuseppe Antonio Bonato diede comunicazione a Santini che era stata ordinata all&#39;artefice &quot;Utzschneider di Monaco la Macchina Parallattica ad uso di questo I.R. Osservatorio&quot;, ma perch&egrave; lo strumento venisse realizzato e potesse giungere finalmente a Padova furono necessari due ulteriori anni. Nel 1822 il nuovo equatoriale, corredato delle accurate istruzioni di Utzschneider per il suo corretto collocamento, era infine a disposizione degli astronomi padovani.<br /> Questa macchina, destinata a sostituire la vetusta macchina parallattica del Rodella, fu collocata nel cupolino est alla sommit&agrave; della Specola, luogo pensato e progettato fin dalla nascita del&#39;Osservatorio per accogliere questa tipologia di strumenti. Qui l&#39;equatoriale, &quot;appoggiato ad una colonna verticale robusta di ferro fuso eretta sopra solidissima base di pietre istriana&quot;, rimase in uso fino al 1858, anno in cui venne acquistata una nuova macchina parallattica, l&#39;<a href="http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&amp;TBL=PST&amp;ID=28">equatoriale di Starke</a>.</p>