CODICI *
ID SCHEDA
12430
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
03
numero catalogo generale
01967622
ente schedatore
OAB
ente competente
SopMI
RELAZIONI
codice scheda pregressa
n. 1042 (Catalogo I Cieli di Brera)
RELAZIONI
codice scheda pregressa
n. 1042 (Catalogo I Cieli di Brera)
ALTRI CODICI
altro codice
PSTRL_s6010-00021/Regione Lombardia
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Micrometro
tipologia
Filare
denominazione
Micrometro filare
QUANTITÀ
numero
1
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
micrometer
tipologia
Filar
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Categoria principale
Astronomia
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Lombardia
provincia
MI
comune
Milano
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Brera
denominazione spazio viabilistico
Via Brera, 28
denominazione raccolta
MusAB - Museo Astronomico di Brera
specifiche
secondo piano - galleria degli strumenti
ALTRE LOCALIZZAZIONI
tipo di localizzazione
luogo di esecuzione/ fabbricazione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Austria
comune
Vienna
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
XX sec.
frazione cronologica
inizio
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1909
Datazione (OPAC)
1909
motivazione cronologia
documentazione
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Welharticky und Pachner
tipo intestazione
E
ruolo
costruttore
motivazione dell'attribuzione
documentazione
riferimento all'autore
officina
sigla per citazione
1823
DATI TECNICI *
materia e tecnica
Metallo, ottone
MISURE *
unità
cm
altezza
25
larghezza
37
lunghezza
30
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Il micrometro poteva essere applicato al Merz-Repsold mediante una flangia a baionetta alla quale è fissato il cerchio di posizione. Il cerchio ha una gradazione in argento suddivisa in intervalli di 20' con indicazioni numeriche ogni 10 gradi. L'angolo di posizione viene letto per mezzo di microscopi opposti posizionati su due noni fissati alla parte mobile del micrometro. Ciascun nonio permette di leggere 1'.<br>La parte mobile del micrometro può ruotare liberamente in un piano perpendicolare all'asse ottico del telescopio. Serrando una vite di blocco si può azionare un movimento fine di rotazione, ottenuto per mezzo di una vite senza fine che ingrana su di un ingranaggio elicoidale solidale alla parte mobile del micrometro. Inoltre, tale elemento strutturale, che è costituita da una scatola metallica che contiene cinque fili fissi e tra loro paralleli, può essere anche spostato trasversalmente rispetto all'asse ottico per mezzo di una lunga vite. Perpendicolari ai tali fili vi è un filo mobili, che può essere spostato grazie a una vite micrometrica e un tamburo graduato, che consente di misurare la differenza di declinazione di due astri. Vi sono inoltre quattro fili, tutti paralleli al filo mobile e tutti movibili grazie a una seconda vite micrometrica. <br>A lato della scatola sporgono i tamburi delle due viti che spostano le slitte dei fili mobili. Ciascuna testa consiste di due cilindri concentrici divisi in 100 intervalli: un giro completo di un cilindro determina l'avanzamento di una divisione dell'altro. Il reticolato, formato dai due gruppi di cinque fili ciascuno, serviva da riferimento nella stesura della mappa celeste. <br>Sulla faccia anteriore della scatola si trova il porta oculare, sorretto da due slitte mosse da altrettante viti lungo due direzioni fra loro ortogonali, in modo da render possibile una rapida ispezione di un'ampia zona celeste, grazie anche agli oculari a debole ingrandimento (inferiore ai 200x) aventi un campo di circa 20'.
funzione
Lo strumento veniva utilizzato per tracciare accurate mappe celesti
modalità d'uso
Ruotato il micrometro in modo che i fili siano disposti parallelamente ai circoli orari celesti era possibile determinare la differenza di ascensione retta di due astri cronometrando i loro passaggi ai fili. Movimentando il filo perpendicolare ai fili presenti nella parte mobile del micrometro era possibile determinare la differenza di declinazione tra gli astri
ISCRIZIONI
tecnica di scrittura
Incisione
posizione
Sulla faccia anteriore accanto al porta oculare
trascrizione
WELHARTICKY & PACHNER, WIEN
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
data
2008
stato di conservazione
buono
RESTAURI E ANALISI
RESTAURI
data
1992
descrizione intervento
Pulizia
ente responsabile
UNIMI/IFGA
ente finanziatore
UNIMI/IFGA
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
Acquisto
nome
Giovanni Celoria
data acquisizione
1909
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
indirizzo
Via Brera, 28 - 20121 Milano
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
citazione completa
A. Danjon, A. Couder, <i>Lunettes et tèlescopes</i>, Parigi 1935
citazione completa
Miotto E., Tagliaferri G., Tucci P., <i>La strumentazione nella storia dell'Osservatorio Astronomico di Brera</i>, Milano 1989, p. 71
citazione completa
Tucci P., <i>I cieli da Brera: astronomia da Tolomeo a Balla</i>, Milano 2000
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
2008
nome compilatore
Mattavelli, Marcella
referente scientifico
Tucci, Pasquale
funzionario responsabile
Tucci, Pasquale
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE
data registrazione
2008
nome revisore
Mattavelli, Marcella
ente
Università degli Studi di Milano - Ist. di Fisica Generale e Applicata
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2018
nome revisore
Carpino, Mario
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2020
nome revisore
Federico Di Giacomo
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
referente scientifico
Carpino, Mario
ANNOTAZIONI
osservazioni
Lo strumento fu ordinato da <b>Giovanni Celoria</b> (1842-1920) alla fine del 1909 e arrivò a Milano, presso l’osservatorio di Brera, nel 1911. Applicando questo nuovo strumento al telescopio <b>Merz-Repsold</b>, gli astronomi si proponevano di effettuare misure accurate sui pianetini. Il primo che si dedicò a questa opera fu <b>Johann Palisa</b> (1848-1925) il quale aveva intrapreso, da qualche anno, una ricerca sistematica di nuovi pianetini riuscendo a scoprirne oltre un centinaio. La tecnica usata consisteva nel confrontare al telescopio zone celesti poste lungo l'eclittica con le corrispondenti mappe. Se, invece, non si disponeva di carte adatte occorreva tracciarle misurando, con estrema cura, le posizioni relative delle stelle. I <b>micrometri filari di Merz</b> non erano adatti a questo lavoro poiché avevano sia una struttura meccanica che un corredo di oculari a forte ingrandimento e piccolo campo, inadatti allo scopo. Pertanto, Palisa progettò e fece costruire un micrometro con caratteristiche adatte a questo particolare impiego. Pochi anni dopo la tecnica visuale di ricerca di pianetini venne tuttavia completamente sostituita da quella fotografica.<br>L'esemplare acquistato da Brera venne costruito a Vienna sotto la supervisione di Palisa il quale istruì Luigi Gabba al suo impiego.