DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
<p>Tubo cilindrico posizionato su una montatura altazimutale per l'<strong>obiettivo detto Amici II</strong>. La montatura è un castello di legno poggiante su rotelle, con meccanismi che permettono di orientare in altezza il tubo del telescopio astronomico su un piano verticale. </p>
funzione
<p>Oltre che per verificare la qualità degli obiettivi, questo strumento poteva essere efficacemente utilizzato per la ricerca di comete. In questo caso l'osservatore fissava l'angolo di altezza e lasciava che il moto del cielo gli presentasse in successione i diversi campi stellari sui quali condurre la ricerca.<br />
Tra le varie osservazione compiute con questo strumento, G.B. Amici osservò la cometa Donati dalla sua villa a Noce.</p>
modalità d'uso
<p>Per non perdere l'oggetto osservato, a causa del moto apparente della sfera celeste, la montatura consente limitati spostamenti azimutali. Grazie a questo sistema era possibile osservare per un buon intervallo di tempo (circa 5 minuti) gli oggetti astronomici intorno al loro passaggio al meridiano. </p>
ISCRIZIONI
tecnica di scrittura
Stampigliato
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
ente proprietario
Museo Galileo
citazione completa
G. Righini, "<i>Storia e vicende degli obbiettivi astronomici di G.B. Amici</i>", Physis A. 11, fasc. 1-4 (1969), p. 469-492.
citazione completa
V. Ronchi, "<i>Sopra gli obbiettivi astronomici dell'Amici</i>", Rivista d'ottica e meccanica di precisione, vol. 2, fasc. 3 (1922)
citazione completa
Bianchi, S., "<i>Gli strumenti di Giovan Battista Amici dalla vecchia Specola di Firenze al nuovo Osservatorio di Arcetri</i>", Nuncius, A. 25, fasc. 2 (2010), p. 357-382
ANNOTAZIONI
osservazioni
<p>Montatura del telescopio Amici II, di proprietà privata di <a href="https://www.beniculturali.inaf.it/opac/astronomi/giovan-battista-amici"><strong>G. B. Amici</strong></a>, che lo utilizzò per osservare la <strong>cometa Donati</strong> dalla sua villa a Noce di Tavarnelle. Giovanni Battista Amici era solito verificare la qualità degli obiettivi che produceva, utilizzandoli nell'osservazione delle stelle doppie o di altri oggetti particolarmente difficili da separare. Aveva quindi costruito questa montatura che gli consentiva per breve tempo di osservare un astro predeterminato. </p>
<p>Gli eredi Amici lo lasciarono in deposito alla Specola di Firenze nel 1866, dove <a href="https://www.beniculturali.inaf.it/opac/astronomi/giovan-battista-donati"><strong>G. B. Donati</strong></a> lo usò per alcune osservazioni. Fu poi definitivamente acquistato nel 1875 per l'Osservatorio di Arcetri, dove fu utilizzato saltuariamente da<strong> </strong><a href="https://www.beniculturali.inaf.it/opac/astronomi/wilhelm-tempel"><strong>Wilhelm Tempel</strong></a> e altri.</p>