FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Osservazioni fatte alla Specola di Minadois in Febbrajo e Marzo 1820
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
posizione
Amministrazione. Osservazioni, b. 1, f. 1
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Nota degli Istromenti esistenti nel Reale Osservatorio Astronomico di Napoli
nome archivio
Archivio di Stato di Napoli
posizione
Ministero degli Interni. II inv, F. 231, f. 1
citazione completa
Brioschi, Carlo, <i>Commentarj Astronomici della Specola di Napoli</i>, Napoli, Tipografia nella Pietà dei Turchini, 1824-26, p.133
citazione completa
<i>La Collina di Urania</i>, a cura di M. Rigutti, Napoli, Elio de Rosa Editore, 1992, n. 30
citazione completa
Contarino, Francesco, Angelitti, Filippo, <i>Osservazioni di Comete</i>, in: <i>Astronomische Nachrichten</i>, vol. 104, 1883, pp.103-104
citazione completa
De Gasparis, Annibale, <i>Sullo stato del R. Osservatorio di Capodimonte e sui lavori in esso eseguiti dal 1819 al 1883</i>, Napoli, Tipografia dell'Accademia Reale delle Scienze, 1884, p.9
citazione completa
Olostro Cirella, Emilia, <i>Per una storia dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte: gli anni dal 1735 al 1812</i>, in: <i>Memorie della Società Astronomica Italiana</i>, vol. 66, 1955, pp.795-812
ANNOTAZIONI
osservazioni
Nel rapporto di <a href='http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=AST&ID=117'>Federigo Zuccari</a> al Ministro Zurlo del 13 febbraio 1813, il pendolo di Berthoud è elencato tra gli <i> Istromenti anticamente esistenti nel Real Osservatorio di Napoli</i> insieme alla <i><a href='http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=PST&ID=412'>Macchina Equatoriale di Sisson</a>, un piccolo Telescopio Gregoriano in cattivo stato, un <a href='http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=PST&ID=367'>canoccchiale acromatico di Nairne e Blunt</a>, un cannocchiale di Dollond e un barometro e un termometro Inglesi...</i><br>Il 25 febbraio del 1820 <a href='http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=AST&ID=70'>Carlo Brioschi</a> collocò <i>... l'orologio di Ferd. Berthoud</i> nel nuovo osservatorio di Capodimonte nella cupola nord insieme al <a href='http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=PST&ID=402'>telescopio equatoriale</a>. Brioschi così annotò nel suo quaderno: <i>Sebbene questo orologio conta molti anni d'età, e le braccia dell'ancora siano semplicemente d'acciajo, senza pietre dure, il suo moto è plausibilmente regolare, e sostiene la giusta rinomanza del suo benemerito autore</i>.<br>Il pendolo inizialmente aveva una compensazione a verghe di acciaio e ottone sostituita, probabilmente nel 1934 durante la completa revisione degli orologi dell'Osservatorio voluta da <a href='http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=AST&ID=88'>Luigi Carnera</a>, con una a mercurio. Il recipiente di vetro contiene del mercurio che controbilancia le variazioni della lunghezza dell'asta in acciaio dovute alle escursioni di temperatura. Quest tipo di compensazione è anche detta <i>di Graham</i> dal nome dell'Orologiaio inglese che l'aveva inventata.<br>Per effetto del calore, l'asta si allunga verso il basso e l'orologio a muro tenderà a ritardare. Viceversa, il mercurio salirà nel recipiente mantenendo costante il centro di oscillazione, correggendone lo scarto.<br>Al pendolo furono applicati contatti elettrici a secondo.