DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
<p>L'orologio a pendolo è racchiuso in un recipiente cilindrico di rame sormontato da una campana di vetro. Il rubinetto posto nella parte inferiore permette, con l'uso di una pompa a mano, di creare il vuoto all'interno del recipiente. La struttura è fissata al muro per mezzo di un anello in ghisa su una lastra di marmo. Lo strumento è ad alimentazione elettrica.<br />
Il quadrante principale, argentato e circondato da un anello d'ottone, segna i minuti; all'interno del primo quandrante sono disegnati quello per i secondi, nella parte superiore, e per le 24 ore nella parte bassa.<br />
L'orologio è corredato da un microscopio di lettura per misurare l'ampiezza di oscillazione del pendolo.<br />
Il pendolo in acciaio invar è fissato direttamente all'ancora mediante una sospensione a lamina metallica la cui elasticità permette di accumulare l'energia d'impulso necessaria al pendolo per perpetuare il suo moto.<br />
Nella parte posteriore dell'orologio è sospeso, su un asse di pioppo, un barometro e un termometro per controllare le eventuali escursioni dei parametri ambientali all'interno della camera pneumatica.</p>
funzione
<p>Pendolo per la misura del tempo di alta precisione, 15 millisecondi al giorno, uno dei più accurati orologi meccanici mai costruiti.</p>
modalità d'uso
<p>Negli orologi astronomici a pendolo è necessario che sia assicurato l'esatto isocronismo delle oscillazioni. Per preservare il centro di oscillazione dell'asse di rotazione si utilizzano pendoli compensati oscillanti in ambienti chiusi pneumaticamente e mantenuti a temperatura costante. L'ampiezza delle oscillazioni può essere tenuta costante utilizzando lo scappamento libero, ideato da Sigmund Riefler nel 1889, mediante il quale l'impulso avviene nell'istante in cui il pendolo, passando per la verticale, ha maggiore energia cinetica. L'impulso è trasmesso al pendolo mediante la molla di sospensione e non direttamente attraverso la forcella.<br />
La carica del pendolo <i>... avviene automaticamente per via elettrica nel seguente modo: con il procedere delle successive oscillazioni un pesetto cade gradualmente di pochi centimetri e in circa 30<sup>s</sup> percorre tutto il tratto di caduta, al termine del quale chiude un circuito elettrico facendo in modo che una elettrocalamita lo riporta su.</i></p>
ISCRIZIONI
classe di appartenenza
indicazione di responsabilità
tecnica di scrittura
Incisione
trascrizione
<p>Clemens Riefler München<br />
N° 393 1915</p>
ISCRIZIONI
classe di appartenenza
indicazione di responsabilità
tecnica di scrittura
Incisione
posizione
Sulla base superiore
trascrizione
<p>Riefler München - D.R.P. 100870 - 1757</p>
ISCRIZIONI
classe di appartenenza
indicazione di responsabilità
tecnica di scrittura
Incisione
posizione
Sui meccanismi della sospensione
trascrizione
<p>Riefler München N° 333</p>
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Attività scientifica. Servizi
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Attività scientifica. Servizi
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Attività scientifica. Strumenti
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Attività scientifica. Strumenti
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
citazione completa
Bemporad, Azeglio, <i>Cenno storico sull'attività dell'istituto nel primo secolo di vita</i>, Napoli, Tipografia Raffaele Contessa, 1929, p.9
citazione completa
Carnera, Luigi, <i>La Specola di Capodimonte nell'anno 1934</i>, in: <i>Calendario del R. Osservatorio Astronomico di Napoli</i>, 1934, pp.89-90
citazione completa
Fichera, Elio, <i>Il Servizio del Tempo all'Osservatorio Astronomico di Capodimonte - Napoli</i>, in: <i>Bollettino di geodesia e scienze affini</i>, a. xvi, n.4, 1957, pp. 550-552
citazione completa
Gargano, Mauro, <i>La danza delle ore</i>, in: <i>La voce di Hora</i>, 2016, n. 40, pp. 5-17
citazione completa
Guerrieri, Eugenio, <i>Determinazione della differenza di longitudine Napoli-Greenwich con la radio-telegrafia</i>, in: <i>Contributi astronomici</i>, s.1
citazione completa
Nicolini, Tito, <i>Il Reale Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli</i>, in: <i>Coelum</i>, vol. 10, 1940, pp. 139-141
citazione completa
Riefler, Sigmund, <i>Die Precisions-Uhren mit vollkommen freien Echappement und neuem Quecksilber-Compensationspendel</i>, in: <i>Bulletin Astronomique</i>, 1896, v. 13, p.119
ANNOTAZIONI
osservazioni
<p>Nel 1910, sotto la direzione ad interim di Francesco Contarino, <i>questo Osservatorio, coi mezzi della sua dotazione, aveva già acquistato, primo in Italia, ...un pendolo di precisione di Riefler sotto campana pneumatica</i>. Nel marzo del 1911 Riefler spedisce a Napoli un <i>pendolo Tipo D n° 101 sostituito col 257 con pendolo a compensazione di acciaio nichelato tipo I 1 n. 1006 con pompa aspirante e igrometro, barometro termometro cilindro di rame e campana di cristallo</i>.<br />
A Napoli Contarino verifica un malfunzionamento del movimento di compensazione vanificando l'elevata precisione e affidabilità dell'orologio. Contarino scrive a Riefler: <i>Il funzionamento è stato in tutto di piena soddisfazione, meno che per la compensazione... essendosi constata una variazione diurna in ritardo di 0.<sup>s</sup>06 per ogni grado di aumento della temperatura</i>.<br />
Furono eseguite una serie di misurazioni dall'<i>orologiaio Hans Hyede, molto diligente e bene informato della teoria, che lavora nella casa Hausmann e C<sup>i</sup> Napoli-Roma...</i>. Riefler <i>cambiò gli organi essenziali dell'apparecchio</i>, ma l'orologio continuava a non essere affidabile. Dopo la guerra, nel 1920 il pendolo fu inviato all'opificio Riefler <i>per nuovo esame</i>. Bemporad sottolinea come <i>un nuovo pendolo di "invar" fa temere si debba dopo pochi anni ricominciare da capo: invece un pendolo, anche dell'antica costruzione con compensazione a mercurio in vaso di vetro, darebbe la sicurezza della stabilità</i>. Nel 1921 Sigmund Riefler propone di <i>...mandare un'altro orologio in cambio.</i><br />
<i>L'orologio sidereo [venne] installato nel sotterraneo del Repsold nel gennaio del 1922, sostituì l'altro analogo (n.° 257-1909), situato nello stesso posto sin dall'aprile del 1911 ...l'andamento diurno che ...si era abbastanza regolarizzato nei due mesi pretendenti le operazioni di longitudine, tale non si mantenne</i>.<br />
Con nota del 5 gennaio 1924 il Ministero dell'Istruzione considerando la lettera di Bemporad in cui <i>Dichiarava esplicitamente che "poiché l'Osservatorio era già largamente provvisto di pendoli astronomici Riefler"</i> chiede <i> che uno dei due pendoli sia rimesso all'Osservatorio astronomico del Campidoglio in Roma</i>.<br />
<i>Il pendolo di Riefler, che serviva da fondamentale, tenuto da anni in un locale assolutamente inadatto per la soverchia umidità, che trasuda dalle pareti, ...finì col fermarsi del tutto.</i><br />
Nel 1935, Luigi Carnera fece costruire <i>la cabina a temperatura costante (circa 27°C) pei pendoli fondamentali</i>. Il pendolo Riefler fu qui collocato assieme ad un altro orologio di Riefler avuto nel 1923 in conto riparazioni, agli orologi a pendolo di Frodsham e di Reichenbach-Utzschneider-Liebherr, all'orologio di favag, ai termografi di Richard e di Hipp e al barometro di Deleuil.<br />
I due orologi di Riefler <i>...serviranno a conservare il tempo fra due osservazioni astronomiche successive. Condutture speciali, unitamente a degli appositi relais provveduti dallo Osservatorio, daranno il modo di avere l'ora sul cronografo collogato accanto all'orologio a pendolo destinato all'emissione dei segnali</i>.</p>