osservazioni
<p>L’orologio a pendolo in questione fu costruito da <b>Giuseppe Megele</b> (1740-1816), macchinista della Specola. Questo orologio fu il migliore di cui disposero gli astronomi, secondo solo al pendolo di Arnold, come evidenziano i sistematici controlli dell'andamento riportati nei Registri degli orologi.<br />
Durante il suo viaggio in Europa, <b>Barnaba Oriani</b> riuscì ad acquisire molte conoscenze sullo stato dell’arte dell’orologiaia inglese. In particolare, durante il suo soggiorno in Inghilterra, Oriani poté ammirare alcuni orologi dell'<b>Arnold</b> e, paragonando tali strumenti con gli altri pendoli presenti presso la Specola milanese, opera per lo più del macchinista <b>Giuseppe Megele</b>, notò la superiorità del costruttore inglese. Per tale ragione gli astronomi di Brera incaricarono immediatamente Megele di eseguire una copia, il più esatta possibile del pendolo di Arnold. In merito a ciò l’allora direttore dell’Osservatorio, <b>Angelo De Cesaris</b> (1749-1832), scrive in merito ad una richiesta del Governo che: Eccitati gli astronomi di Brera da codesta Amministrazione Centrale sul proposito del Macchinista Giuseppe Megele rispondono che il medesimo è attualmente occupato e lo sarà per tre mesi in circa dal lavoro d'un orologio col pendolo a compensazione, giusta una nuova costruzione dell'Arnold. Tale lavoro gli fu ordinato e per non perdere inutilmente alcuni pezzi che già esistevano nel Laboratorio e principalmente perché la Specola possedeva anche quel metodo di compensazione che si annuncia come il più efficace e il più preciso dè conosciuti finora".<br />
L'orgoglioso, ma onesto, Megele non volle pertanto firmare la copia dell'Arnold col suo nome<br />
Nel 1804 l’orologio venne usato da <b>Angelo De Cesaris</b> (1749-1832) durante l’osservazione dell’opposizione di Urano eseguita con il <b>quadrante murale</b>. Cesaris scriveva: <em>L'andamento dell'orologio era al tempo sidereo, accelerando di circa due decimi di secondo in ventiquattro ore con una mirabile regolarità che si conserva anche nei limiti del massimo caldo e del massimo freddo. Quell'orologio è costruito a Milano dal Macchinista della Specola Giuseppe Megele: ha il pendolo colla compensazione a zinco ed a ferro sulle dimensioni e metodo eguali a quello dell'Arnold, dono e monumento in questa Specola del Gran Bonaparte.</em><br />
Successivamente l’orologio venne utilizzato insieme al <b>circolo di Starke</b> e trent’anni dopo la sua installazione nella cupola dello strumento <b>Karl Kreil</b> (1798-1862) scrive: <em>L'orologio che serve alle osservazioni col circolo meridiano è opera del fu macchinista dell'Osservatorio Giuseppe Megele ed è una copia dell'orologio di Arnold che già da tanti anni si adopera all'istromento dei passaggi. </em>L'andamento è molto regolare, ma la compensazione ha bisogno di una correzione, la quale facilmente si può applicare quando avrà percorso tutti i cangiamenti della temperatura.<br />
Decenni più tardi <b>Giovanni Capelli</b>, intento a condurre osservazioni allo Starke, dice del pendolo: <em>copia fedele di quello d'Arnold, il cui andamento è piuttosto regolare come si rileva dalle osservazioni pubblicate in questa Appendice.</em><br />
A metà degli anni Venti il pendolo venne portato nella succursale di Merate e posto nella cupoletta dello <a href="https://www.beniculturali.inaf.it/opac/musei/patrimonio-scientifico-tecnologico/strumento-dei-passaggi_12681" http:="" opac.aspx="" sicap="" www.beniculturali.inaf.it="">Strumento dei passaggi Bamberg</a>. Infine, fu esposto all’interno del Museo dell’Osservatorio di Brera.</p>