DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Quadrante murale di J. Ramsden
soggetto
Lo strumento prende il nome di quadrante per la forma a quarto di cerchio, mentre murale sta a significare che esso è fissato solidamente ad un muro. Il raggio è di 8 piedi inglesi (244 cm), mentre il lembo è largo 4 pollici (circa 10 cm); in esso sono riportati due tipi di divisione: il bordo interno è graduato di 5 in 5 primi, secondo la divisione sessagesimale del circolo, mentre quello esterno è in 96 parti, ciascuna suddivisa in sedicesimi; sia la scala interna che quella esterna hanno l’origine alla base del raggio verticale. L’angolo veniva letto su entrambe le scale, convertendo la misura esterna in gradi grazie ad apposite tavole di corrispondenza. Questa procedura consentiva la riduzione degli eventuali errori di misura. Prima dell’invenzione della macchina a dividere, le divisioni della fascia circolare chiamata lembo, venivano incise a mano. Per garantire la massima esattezza nell’incisione manuale delle graduazioni, e quindi evitare che errori nella suddivisione si ripercuotessero nelle misure di posizione, i quadranti murali venivano fatti di grandi dimensioni.<br>Il cannocchiale, scorrevole lungo il lembo, ha lunghezza focale pari a 87 cm e obiettivo acromatico di 70 mm di apertura; sul piano focale giace il reticolo filare per il preciso puntamento della stella osservata.
funzione
Serve a determinare l’altezza degli astri nell’istante del loro passaggio in meridiano.<br>Lo strumento è stato impiegato da Giuseppe Toaldo, a partire dalla fine del 1779, per la determinazione della latitudine di Padova. Nel 1780 fu utilizzato per ricercare stelle doppie entro la costellazione del Cigno.
modalità d'uso
Il cannocchiale, scorrevole lungo il lembo, è dotato di reticolo filare e porta con sé il nonio, utilizzabile sia per la scala superiore che per quella inferiore e che permette la lettura del mezzo primo. Il puntamento di precisione si ottiene mediante una vite micrometrica. Poiché il passo della vite è pari a 52 secondi sessagesimali, la manopola è suddivisa in 52 parti, consentendo così di elevare la precisione della misura fino a questo valore. Il quadrante era dotato di una lanternina che, posta in prossimità dell’obiettivo, permetteva l’illuminazione notturna dei fili del reticolo; un piccolo specchietto di avorio regolava la luce che entrante nello strumento, diminuendo l’intensità nel caso di osservazioni di stelle deboli.
ISCRIZIONI
trascrizione
"Ramsden London"
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Atti sec. XIX - metà XX
denominazione
Inventari: Catalogo delle macchine astronomiche contenute nel R.° Osservatorio dell'Università di Padova
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Inventario delle proprietà mobili dello Stato esistenti al 31 dicembre 1870 nell’Osservatorio Astronomico
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Catalogo Dal Negro
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Relazione ovvero Descrizione degli Stromenti della Specola di Padova. Memoria dell’Ab. Chiminello. 11 Dic. 1800.
nome archivio
Archivio dell’Accademia galileiana di scienze, lettere ed arti di Padova,
posizione
1626/xiv, b. 12, ms. 343
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Inventario degli istromenti, ed altri effetti di R.° Diritto appartenenti alla R.ª Specola, situata nel Castel Vecchio di questa Città, eseguito da Noi sottoscritti esecutivamente a riveribile Nota del R.° Capitanio Provinciale
nome archivio
Archivio Storico dell’Università di Padova
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Atti sec. XIX - metà XX
denominazione
Inventari: Catalogo degli stromenti dell'Imp. R.° Osservatorio di Padova
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Atti sec. XIX - metà XX
denominazione
Inventari: Catalogo delle macchine astronomiche contenute nel R.° Osservatorio dell'Università di Padova
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
citazione completa
<i>Siderum observationes habitae a Patavinae Speculae exordiis usque ad annum 1779 exeuntem</i>, in <i>Nuovo Giornale Enciclopedico</i>, Vicenza, maggio 1786, p. 40 e seg.
citazione completa
Elenco degli strumenti della Specola tratto dal <i>Diario, o sia Giornale per l'anno bisestile 1788</i>, Padova, Conzati
citazione completa
<i>Observationes siderum in Specula astronomica patavina peractae anno 1780</i>, in <i>Saggi Scientifici e letterari dell’Accademia di Padova</i>, Padova 1789.
citazione completa
G. Santini, <i>Elementi di Astronomia</i>, I, Padova 1830, p.48.
citazione completa
G. Lorenzoni, <i>I primordi dell’Osservatorio di Padova</i>, a cura di A. Favaro, Venezia 1921, p. 53.
citazione completa
L. Pigatto, <i>Santini e gli strumenti della Specola, in Celebrazioni nel secondo centenario della nascita</i>, Padova 1988, p. 188.
citazione completa
Zanini Valeria, <i>Gli strumenti scientifici della Specola.</i> Catalogo in <i>La Specola di Padova. Da torre medievale a museo</i>, Padova, Signum Ediore
citazione completa
Francisco Maria Colle, Josepho Vedova, <i>Fasti Gymnasii Patavini iconibus exornati ab anno MDCCLVII usque ad MDCLXXXVII</i>, vol. I, parte I, Padova 1841, pag. 98.