DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
<p>Sestante con settore circolare in ottone e lamina graduata in argento da 0 a 160 con passo di 1°. <br />
L'alidada ha un verniero con scala di 10°. Un piccolo nonio a braccio mobile permette di leggere la misura. Sul perno che fissa l'alidada allo strumento si trova uno specchio mobile alloggiato in un telaio di ottone verniciato brunito. Su uno dei due bracci fissi dello strumento c'è il cannocchiale in ottone con tubo oculare dotato di fili micrometrici fissi, mentre sull'altro si trovano lo specchietto fisso, che però manca, e due serie di filtri, una composta da quattro filtri per lo specchio vincolato all'alidada e l'altra di tre filtri: verde, rosso e giallo per lo specchietto fissato al braccio. Tutte queste parti sono alloggate in telai di ottone verniciato brunito. L’impugnatura del sestente è in mogano.<br />
Lo strumento è conservato in una cassetta anch'essa di mogano insieme a un secondo tubo oculare, a un mezzo cannocchiale e due oculari per le osservazioni dirette del Sole.</p>
funzione
<p>Per misurare l'altezza del Sole o di una stella sull'orizzonte e quindi per determinare la latitudine del luogo.</p>
modalità d'uso
<p>Servendosi del cannocchiale, si punta il sestante in direzione dell'orizzonte portando l'alidada a fondo scala. Si fa poi scorrere il braccio mobile sull'arco graduato finché l'immagine riflessa dell'oggetto stellare appare sull'orizzonte. La lettura della scala graduata dà l'altezza del corpo celeste sull'orizzonte. Questo dato assieme all'ora e alla data permette di calcolare le coordinate su una specifica mappa nautica. Traguardando il Sole a mezzogiorno si può calcolare la latitudine del luogo.<br />
L'astrolabio nautico, antenato del sestante, fu sostituito da uno strumento più semplice da usare e più accurato come l'ottante. Inventato da John Hadley (1682-1744) e presentato alla Royal Society di Londra nel 1731, l'ottante è il precursore del sestante.</p>
ISCRIZIONI
classe di appartenenza
commerciale
tecnica di scrittura
Incisione
trascrizione
Troughton & Simms London<br>3499
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
posizione
attività scientifica. Strumenti, B. 2, f. 3
citazione completa
Bemporad, Azeglio, <i>Cenno storico sull'attività dell'Istituto nel primo secolo di vita</i>, Napoli, Tipografia Contessa, 1929, p.9
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<i>La Collina di Urania</i>, a cura di M. Rigutti, Napoli, Elio de Rosa Editore, 1992, n.75
citazione completa
Gargano, Mauro, <i>Sugli astrolabi e ottanti della Sezione Navale del Museo Nazionale di S. Martino a Napoli</i>, in: La sezione navale, Napoli, Electa, 2008, pp.67-82