DESCRIZIONE (*)
oggetto
Descrizione di Ragona (1855): "Un istrumento semplice ed ingegnoso, il sismografo (cuvette sismomè trique) [...] è collocato sopra un piano orizzontale di marmo, ed è posto nella esatta posizione relativamente ai punti principali della rosa dei venti, per mezzo di una linea meridiana tracciata sul marmo dal celebre Piazzi, che a tal’uopo si avvalse di uno gnomone appositamente impiantato nel muro meridionale del locale medesimo ove si ritrova il sismografo."<br>Sismoscopio a mercurio del tipo inventato nel 1703 dall’abate Jean de Haute-Feuille (1647-1724); costruito in legno di bosso, è costituito da una base circolare al cui centro, su di un piedistallo, è fissato un vaso del diametro interno di circa 12 cm, munito di coperchio. sulle sue pareti laterali vi sono otto piccoli fori in corrispondenza dei quattro punti cardinali e dei quattro intermedi. In corrispondenza dei fori vi sono 8 piccoli bicchieri fissati alla base. Al centro della faccia inferiore della base vi è un cilindretto in legno che serve a fissare lo strumento in un apposito foro nella mensola di marmo destinata a sorreggerlo.
modalità d'uso
Il recipiente veniva riempito di mercurio, fino a lambire gli otto piccoli fori praticati nelle sue pareti laterali. Sotto ciascuno di questi fori si trovano gli otto piccoli recipienti che erano destinati a raccogliere il mercurio che si versava in caso di scossa sismica. Sulla base sono incise otto tacche in corrispondenza, rispettivamente, delle lettere : N, NO, O, SO, S, SE, E, NE.<br>Lo strumento, opportunamente orientato, era collocato su una lastra di marmo perfettamente orizzontale sulla quale erano segnati i punti cardinali; il mercurio versato in vasellini opposti indicavano le scosse ondulatorie dei tremuoti, e ne segnerà le sussultorie, qualora trovasi versato o in tutti o nella maggior parte di essi.
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Un secondo esemplare di questo strumento, indicato come “sismoscopio di Cacciatore” è attualmente conservato a Roma presso i locali del Collegio Romano, già sede dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria, ex-Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica.