DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Specchio realizzato a fusione di <i>Speculum</i>, una lega di rame e stagno (in proporzione di 2:1) e una riflattanza estremamente bassa, intorno al 60%.<br>Ha una custodia di ottone.
funzione
Elemento ottico del telescopio herscheliano.
modalità d'uso
I telescopi concepiti da Herschel sono costituiti da un unico specchio parabolico, inclinato rispetto all'asse ottico. L'immagine si forma lateralmente, come in una configurazione newtoniana, in prossimità della sommità del tubo, dove si trova l'osservatore. L'inclinazione dello specchio, che lavora fuori asse, produce immagini affette da aberrazioni geometriche che per focali relativamente lunghe risultano trascurabili.<br>La bassa riflettanza dello speculum indusse Herschel ad eliminare specchi secondari.
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Attività scientifica. Strumenti
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
citazione completa
Brioschi, Carlo, <i>Commentarj Astronomici della Specola di Napoli</i>, Napoli, Tipografia nella Pietà dei Turchini, 1824-26, p.140
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<i>La Collina di Urania</i>, a cura di M. Rigutti, Napoli, Elio de Rosa Editore, 1992, n.56
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De gasparis, Annibale, <i>Sullo stato del R. Osservatorio di Capodimonte e sui lavori in esso eseguiti dal 1819 al 1883</i>, Napoli, Tipografia dell'Accademia Reale delle Scienze, 1884, p.9
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Fürst, Dietmar, <i>15 Jahre Wiederaufbau der Sternwarte Remplin</i>, in: <i>Mitteilungen zur Astronomiegeschichte</i>, n.6, 1995, p.1
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Gargano, Mauro, <i>The development of astronomy in Naples: the tale of two large telescopes made by William Herschel</i>, in: <i>Journal of Astronomical History and Heritage</i>, vol.15, n.1, (2012), pp. 30-41
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Gatto, Romano, <i>Il cannocchiale Amici dell'Osservatorio astronomico di Capodimonte e la corrispondenza Amici-Zuccari</i>, in: <i>Nuncius</i>, vol. 11, (1992), pp.631-633
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Gerdes, Dieter, <i>Johann Hieronymus Schroeter und den Instrumenten seiner Sternwarte</i>, in: <i>Nachrichten der Olbers-Gesellschaft</i>, n.130, 1984
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Piazzi, Giuseppe, <i>Ragguaglio del R. Osservatorio di Napoli eretto sulla collina di Capodimonte</i>, Napoli, Tipografia Francese, 1821, p.10
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<i>Schrader, Johann Gottlieb Friedrich</i>, in: <i>Allgemeine Deutsche Biographie</i>, Duncker & Humblot, Leipzig, 1892, vol.34, p.740
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<i>www.sternwarte-remplin-ev.de</i>
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Zach, Franz Xaver von, <i>Correspondance astronomique, géographique, hydrogrephique et statistique du Baron De Zach</i>, vol. II, Gênes, chez A. Ponthenier, 1819, p.536
ANNOTAZIONI
osservazioni
Nel settembre del 1814 <i>...tre colli contenenti li specchj del gran telescopio di Herschel...</i> giunsero a Napoli, assieme ad una <i>...quantità di libri provenienti da Vienna</i>. <i>... è desiderabile che si possa porre in opera, fabbricando tutte le armature, ed ordigni necessarj, ed anche il luogo adatto a conservarlo ed usarlo.</i><br>Lo specchio avrebbe costituito la parte ottica di un telescopio herschelliano di oltre 6 metri. Fu acquistato dalle preziose eredità della strumentazione scientifica posseduta da <b>Friedrich II von Hahn</b> (1742-1805) nel suo osservatorio a Remplin nella ducato del Mecklenburg.<br>Non fu mai installato.<br>L'osservatorio, costruito nel 1793, aveva una dotazione strumentale molto importante: uno strumento dei passaggi e un'equatoriale di <a href="opac.aspx?WEB=INAFS&tbl=L&tsk=AUT&ID=17">Dollond</a>, un cercatore di comete di <a href="opac.aspx?WEB=INAFS&tbl=L&tsk=AUT&ID=8">Blunt</a> e <a href="opac.aspx?WEB=INAFS&tbl=L&tsk=AUT&ID=38">Nairne</a> e due sestanti, uno di Dollond e l'altro di <a href="opac.aspx?WEB=INAFS&tbl=L&tsk=AUT&ID=56">Troughton</a>, un'orologio a pendolo di Klindwort e tre telescopi riflettori. I tre specchi di 18, 12 e 8 pollici, posseduti dal Conte Friedrich, <i>erano stati levigati dallo stesso <a href="opac.aspx?WEB=INAFS&tbl=L&tsk=AUT&ID=27">W. Herschel</a></i> ed erano i più grandi del continente europeo dopo quelli giganteschi di <b>Johann Hieronymus Schröter</b> (1745-1816) e di <b>Gottlieb Friedrich Schrader</b> (1763-1833).<br>Schröter aveva un proprio osservatorio a Lilienthal, nella Bassa Sassonia, con un'importante collezione di strumenti per le osservazioni. Nel 1794 installò il telescopio gigante con un'apertura di 50.8 cm e una distanza focale di 8.25 m, utilizzato soprattutto per osservare il lato notturno della luna, le nebulose e gli ammassi stellari. Nel 1800, insieme ad <b>Heinrich Wilhelm Matthias Olbers</b> (1758-1840) e al barone von Zach, Schröter fondò la <b>Astronomische Gesellschaft</b>.<br>Schrader, che aveva coadiuvato Schröter negli esperimenti per l'ottimizzazione dei telescopi a specchi, nel 1793 acquistò per il proprio osservatorio di Kiel, città dello Schleswig-Holstein, un telescopio riflettore con un'apertura di 50 cm e una focale di 2.1 m.<br>Lo speculum, la lega di bronzo e rame con l'aggiunta, a volte, di una minima percentuale di arsenico, fu usato da <b>Isaac Newton</b> (1643-1727) già nel 1699 per la costruzione del suo telescopio.<br>Nel 1859 <b>Jean Bernard Léon Foucault</b> (1819-1868) propose l'uso di specchi di vetro con superficie riflettente d'argento che avevano prestazioni di gran lunga migliori. L'ultimo specchio a <i>Speculum</i> fu realizzato nel 1867 per il telescopio da 122cm di Melbourne.