CODICI *
ID SCHEDA
12613
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
03
numero catalogo generale
01967630
ente schedatore
OAB
ente competente
SopMI
RELAZIONI
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
13219
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
13198
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
12639
codice scheda pregressa
n. 22 (Inventario 1921)<br>n. 1068 (Catalogo I Cieli di Brera)
RELAZIONI
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
13219
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
13198
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
12639
codice scheda pregressa
n. 22 (Inventario 1921)<br>n. 1068 (Catalogo I Cieli di Brera)
ALTRI CODICI
altro codice
PSTRL_s6010-00029/Regione Lombardia
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
spettrografo
denominazione
Spettrografo Zeiss Z2
QUANTITÀ
numero
1
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
Spectrograph
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Categoria principale
Astronomia
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Lombardia
provincia
MI
comune
Milano
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Brera
denominazione spazio viabilistico
Via Brera, 28
denominazione raccolta
MusAB - Museo Astronomico di Brera
specifiche
secondo piano - galleria degli strumenti
ALTRE LOCALIZZAZIONI
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Germania
comune
Jena
COLLOCAZIONE SPECIFICA
tipologia
Ditta
denominazione
Ditta Zeiss
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
XX sec.
frazione cronologica
primo quarto
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1923
a
1926
Datazione (OPAC)
1923 - 1926
motivazione cronologia
documentazione
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Zeiss C.
tipo intestazione
E
ruolo
costruttore
dati anagrafici/periodo di attività
1846 - ad oggi
motivazione dell'attribuzione
documentazione
riferimento all'autore
officina
sigla per citazione
299
DATI TECNICI *
materia e tecnica
Metallo, alluminio
MISURE *
unità
cm
lunghezza
242
specifiche
Strumento, con camera lunga: 120 x 30 x 100
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Lo strumento ha un corpo centrale in alluminio, a forma di parallelepipedo ed è sormontato da una sezione a forma di tronco di cono. Esso è adattabile al telescopio mediante una flangia, anch’essa a forma di tronco di cono, che permette la rotazione dello strumento attorno all’asse ottico del telescopio. L’angolo di rotazione può essere letto mediante una scala graduata con suddivisione in gradi. In un lato del corpo centrale è applicata una sezione a forma trapezoidale ed al lato opposto è posta una struttura con corpo a forma cilindrica che termina con il porta chassis fotografico. Entrambe queste parti sono fissate tramite viti, questo permette una facile sostituzione delle ottiche a seconda della dispersione desiderata. <br>Lo spettrografo è stato realizzato per il telescopio Zeiss, in combinazione Cassegrain, per tale ragione venne fornito di un collimatore con focale f = 88 cm ed apertura di 50 mm. <br>Muovendo lo specchio Cassegrain del telescopio, esso focalizza l’immagine della stella sulla fenditura dello spettrografo. La larghezza della fenditura è regolabile tramite un cinematismo ed una vite micrometrica dotata di tamburo graduato che permette la lettura a 0.01 mm. La fenditura è costituita da due labbra speculari disposte in un piano leggermente inclinato rispetto al piano focale del telescopio. Una lampada a luce rossa, con intensità regolabile, illumina la fenditura, la luce riflessa dalle due labbra della fenditura è raccolta da un telescopietto orientabile con ingrandimento paria a 10x. In questo modo l’astronomo può così posizionare l’immagine della stella sulla fenditura azionando i moti fini del telescopio. Il fascio luminoso che attraversa la fenditura viene raccolto da un doppietto acromatico, detto collimatore, di apertura relativa pari a quella del telescopio, in modo da non diaframmare il fascio. <br>Il fuoco del collimatore viene posizionato nel piano della fenditura in modo che il fascio di luce che esce da esso sia parallelo con quello che incide poi sul prisma dispersivo. Un obbiettivo cromatico raccoglie la luce dispersa dal prisma e focalizza infine lo spettro sulla lastra fotografica. Lo spettrografo ha due prismi intercambiabili fra loro, con differenti indici di rifrazione e angoli rifrangenti, e tre differenti obiettivi fotografici, di 60 mm di apertura, e lunghezza focale di 720,480 e 233 mm (il primo è un doppietto mentre gli altri due sono a tre lenti). Gli accessori sono contenuti in una scatola di legno.<br>Regolazioni micrometriche permettono il corretto posizionamento del collimatore, dell’obbiettivo di camera e della lastra fotografica. La luce fornita da un arco voltaico del ferro può essere diretta sulla fenditura per fotografare due spettri di confronto ai lati dello spettro stellare. <br>Sono presenti alcuni termometri consentono di leggere la temperatura delle parti interne dello strumento, che può essere mantenuta costante.
funzione
Lo spettrografo analizza la luce proveniente dal corpo celeste suddividendola nelle sue componenti di differente lunghezza d'onda. Entrambi i metodi d'analisi hanno quindi bisogno di una quantità di luce molto superiore a quella necessaria per ottenere la semplice immagine dell'astro.<br>Lo strumento venne utilizzato per la determinazione di parallassi spettroscopiche, misure di velocità radiali, studi di novae, analisi di atmosfere stellari di stelle di diversi tipi.
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
data
2008
stato di conservazione
buono
RESTAURI E ANALISI
RESTAURI
data
1992
descrizione intervento
Pulizia
ente responsabile
UNIMI/IFGA
ente finanziatore
UNIMI/IFGA
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
acquisto
data acquisizione
1922
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
indirizzo
Via Brera, 28 - 20121 Milano
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
FOTOGRAFIE *
FOTOGRAFIE *
citazione completa
G. Cecchini, <i>Lo spettrografo applicato al Riflettore Zeiss della R. Specola di Merate</i>, Milano Hoepli <i>Pubblicazioni del R.Osservatorio Astronomico di Merate</i>, 1929
citazione completa
Miotto E., Tagliaferri G., Tucci P., <i>La strumentazione nella storia dell'Osservatorio Astronomico di Brera</i>, Milano 1989, p. 89
citazione completa
Tucci P., <i>I cieli da Brera: astronomia da Tolomeo a Balla</i>, Milano 2000
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
2008
nome compilatore
Mattavelli, Marcella
referente scientifico
Tucci, Pasquale
funzionario responsabile
Tucci, Pasquale
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE
data registrazione
2008
nome revisore
Mattavelli, Marcella
ente
Università degli Studi di Milano - Ist. di Fisica Generale e Applicata
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2018
nome revisore
Carpino, Mario
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2020
nome revisore
Federico Di Giacomo
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
referente scientifico
Carpino, Mario
ANNOTAZIONI
osservazioni
<p>Il progetto originario dello spettrografo elaborato dalla ditta <strong>Zeiss</strong>&nbsp;nel 1922 prevedeva un prisma di vetro crown tipo O 118 intercambiabile con uno di flint O 102, entrambi con un angolo rifrangente di circa 65&deg;, ed inoltre tre obbiettivi di camera con 60 mm di diametro, ossia un doppietto con focale di 720 mm e due tripletti con focali di 480 e 233 mm. Combinando uno dei prismi con uno dei tre obbiettivi di camera si potevano ottenere sei dispersioni comprese tra 71 e 19 &asymp;/mm, a 430 nanometri. Successivamente la Zeiss modific&ograve; la struttura meccanica dello strumento e quindi il cammino ottico. Fu cos&igrave; facilitato l&rsquo;uso dello strumento al telescopio e ne fu migliorata la rigidit&agrave; meccanica. Venne reso inoltre pi&ugrave; agevole il controllo termico, necessario per assicurare la stabilit&agrave; dello spettrografo durante le pose di lunga durata. Questo fu realizzato con delle resistenze elettriche opportunamente distribuite e controllate da termometri. Fu invece mantenuta inalterata l&rsquo;ottica del progetto originario. Un peso che si pu&ograve; convenientemente posizionare lungo la barra posta sotto la camera fotografica a seconda della camera utilizzata permetteva di equilibrare i momenti flettenti sul corpo centrale dello spettrografo.<br /> Lo spettrografo fu ordinato dagli astronomi dell&rsquo;Osservatorio di Brera e pagato nel 1923, giunse a Merate nel febbraio 1926. Realizzato per il riflettore Zeiss da un metro, fu montato per la prima volta nell&#39;agosto 1927 e verificato accuratamente. Con esso fu realizzato un intenso programma di ricerche di astrofisica come la determinazione di parallassi spettroscopiche, misure di velocit&agrave; radiali, studi di novae, analisi di atmosfere stellari di stelle di diversi tipi. Verso la met&agrave; degli Anni Sessanta venne usato con il telescopio Ruths ed &egrave; stato utilizzato per tesi di laurea in Fisica dell&rsquo;Universit&agrave; degli Studi di Milano.</p>