CODICI *
ID SCHEDA
9520
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
19
Codice univoco locale
504
ente schedatore
OAPA
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Spettroscopio
tipologia
a visione diretta
denominazione
Spettroscopio Donati
codice lingua
ITA
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
Spectroscope
tipologia
Direct-vision
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Categoria principale
Astronomia
Altra categoria
Ottica
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Sicilia
provincia
PA
comune
Palermo
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Palermo
denominazione spazio viabilistico
Piazza del Parlamento, 1
denominazione raccolta
Museo della Specola
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
sec. XIX
frazione cronologica
terzo quarto
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1872
validità
ante
motivazione cronologia
documentazione
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Poggiali, Giuseppe
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Giuseppe Poggiali
ruolo
progettista
dati anagrafici/periodo di attività
1820 - 1892
motivazione dell'attribuzione
documentazione
sigla per citazione
1291
COMMITTENZA
data
1872
circostanza
impiegato nel 1874 per l'osservazione del transito di Venere a Muddapur,India
nome
Cacciatore, Gaetano
fonte
Documentazione
DATI TECNICI *
materia e tecnica
ottone, vetro
MISURE *
unità
cm
lunghezza
52
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Si tratta di uno spettroscopio a visione diretta. Lo strumento è in ottone verniciato in nero. Ad una delle estremità del tubo vi è una flangia filettata per avvitarlo al telescopio. Subito all’interno la fenditura, a larghezza regolabile mediante chiavetta. A fianco della fenditura sul tubo è possibile appendere una piccola lampada a sospensione cardanica nella quale veniva bruciato alcol salato per ottenere le righe gialle di riferimento del sodio. <br>Dietro la fenditura si trova il collimatore ed un sistema di cinque prismi. A 32 cm dalla flangia si innesta sul tubo principale un secondo tubo, inclinato verso l’oculare dello strumento. Alle sue estremità si innesta una lampada ad olio anch’essa a sospensione cardanica che ha la funzione di illuminare una scala posta internamente allo strumento. Per regolare l’intensità della luce una lastrina di vetro colorato può essere fatta scorrere mediante una vite davanti alla finestrella della lampada. Le due lampade sono circondate da una fascia metallica alta 5 cm che serviva ad evitare che l’osservatore fosse disturbato dalla luce.<br>A metà del tubo un’apposita scanalatura serve ad alloggiare un collare di ottone chiuso da due viti; il collare ha un perno che può essere infilato in un sostegno per l’uso in laboratorio. Tutto lo strumento è contenuto in una cassetta di noce di 20 x 11,5 x 58 cm. Nella parte interna del coperchio si trova l’etichetta della ditta costruttrice<br><br><i>"Officina di Strumenti Ottici e Matematici diretta da G. Poggiali con l’assistenza scientifica dei Professori G. B. Donati e T. Del Beccaro"</i><br><br>Sullo strumento è riportato il marchio dell’officina, costituito da un triangolo isoscele con la scritta <i> “Firenze”</i> lungo la base ed una stella al vertice; lo stesso marchio è riportato anche sull’etichetta di carta.<br>Lo strumento è in buone condizioni e completo in ogni sua parte, compreso un secondo oculare, tranne che per la perdita delle chiavette per regolare la fenditura e per i piccoli movimenti della lente cilindrica.<br>In una seconda cassetta di 28 x 26 x 22 cm, anch’essa in noce e recante all’interno la stessa etichetta, e’ contenuto il treppiede in ghisa, alto 19 cm, recante alla sommità una vite in ottone per fissare a pressione il perno del collare, e due piccoli sostegni, anch’essi in ghisa, con base circolare di 6 cm di diametro, alti 11 cm, alla cui sommità si avvitano due asticciole in ottone, lunghe 15 cm, sulle quali possono scorrere altre due asticciole ortogonali lunghe 4 cm. Su queste ultime si infilano quattro tubicini in vetro, terminanti con un sottile filo metallico.<br>L’apparato di laboratorio, che serviva ad ottenere spettri di confronto, è incompleto. Vi sono infatti nella cassetta quattro alloggiamenti privi del loro contenuto. Due di questi contenevano probabilmente lampade simili a quelle dello spettroscopio.
funzione
Studio degli spettri stellari
modalità d'uso
La luce della lampada ad alcool veniva inviata alla fenditura per mezzo di un piccolo prisma. Inoltre di fronte alla fenditura è possibile montare una lente cilindrica, per aumentare la quantità di luce passante per la fenditura nel caso di studi di spettri stellari. Per la stessa eventualità è presente, ad una delle estremità del tubo, una flangia filettata per avvitare lo strumento al telescopio.
cronologia d'uso
1872 ante -1874 post
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
stato di conservazione
buono
modalità di conservazione
mancanti le chiavette per regolare l'apertura della fenditura
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
Acquisto
nome
Cacciatore, Gaetano
data acquisizione
1872/ante
luogo acquisizione
Firenze
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Stato
indicazione specifica
Università degli Studi di Palermo
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
genere
documentazione allegata
tipo
foto a colori
ente proprietario
Osservatorio Astronomico di Palermo
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
2019
nome compilatore
Di Trapani, Antonio
referente scientifico
Chinnici, Ileana
funzionario responsabile
Randazzo, Donatella