CODICI *
ID SCHEDA
71
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
05
Codice univoco locale
2377
ente schedatore
OAPD
ente competente
76
RELAZIONI
STRUTTURA COMPLESSA
livello
31
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
67
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
72
RELAZIONI
STRUTTURA COMPLESSA
livello
31
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
67
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
72
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Stereoscopio
denominazione
Stereoscopio
QUANTITÀ
numero
1
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
stereoscope
codice lingua
ENG
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
ITALIA
regione
Veneto
provincia
PD
comune
Padova
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Padova
denominazione spazio viabilistico
Vicolo dell'Osservatorio, 5
denominazione raccolta
Museo 'La Specola'
specifiche
Sala Globi
UBICAZIONE E DATI PATRIMONIALI
INVENTARIO
denominazione
Giornale delle entrate e delle uscite
numero
2377
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
XX sec.
frazione cronologica
inizio
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1913
Datazione (OPAC)
1913
motivazione cronologia
anno di acquisizione
DATI TECNICI *
materia e tecnica
legno
MISURE *
unità
cm
altezza
32
larghezza
18
lunghezza
21
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Stereoscopio
soggetto
Si tratta di un dispositivo ottico, a forma di maschera dotato di due lenti, per la visione di immagini stereoscopiche. <br>Sulla parte frontale della maschere, in corrispondenza del naso, è presente una "rotaia" con al termine un dispositivo di fissaggio al quale veniva fissata l'immagini stereoscopica. Inoltre è presente un manico di legno per tenere lo strumento in mano
funzione
Lo stereoscopio veniva usato per la visione di immagini stereoscopiche.
modalità d'uso
L'utilizzatore inseriva l'immagine stereoscopica nell'apposito sistema di fissaggio posto al termine della rotaia frontalmente all'osservatore. In questo modo l'utilizzatore potrà visualizzarle come un'unica immagine tridimensionale.
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
indicazioni specifiche
Lo strumento è completo
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
Acquisto
nome
Lorenzoni Giuseppe
data acquisizione
1913 04 08
luogo acquisizione
Padova
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
Osservatorio Astronomico
indirizzo
vicolo dell'Osservatorio, 5 - Padova
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
FOTOGRAFIE *
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
07/12/1997
nome compilatore
Zanini, Valeria
referente scientifico
Valeria Zanini
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE
nome revisore
Valeria Zanini
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2020
nome revisore
Federico Di Giacomo
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
ANNOTAZIONI
osservazioni
Durante la prima metà dell'Ottocento <b>sir Charles Wheatstone</b> realizza i primi esperimenti stereoscopici con coppie di disegni affiancati così da poter riprodurre due immagini leggermente differenti come quelle percepite dall'occhio umano. Per la visualizzazione di questi primi disegni "stereografici" utilizza un sistema di specchi e prismi che propone di chiamare Stereoscope ("Stereoscopio"). L'invenzione dello stereoscopio a specchi di Wheatstone risale al 1832 ma la brevetterà solamente nel 1838.<br>Nel 1838 Wheatstone presenta il primo stereoscopio così realizzato alla <i>Royal Society</i> di Londra. Lo stereoscopio di Wheatstone non riscontra però un grande successo, poiché complesso e ingombrante, si dovrà infatti attendere il 1849 quando <b>sir David Brewster</b>, che aveva già brevettato il caleidoscopio, realizza un più leggero e maneggevole stereoscopio: si tratta di un "binocolino" dotato di lenti attraverso cui guardare una coppia di fotografie, realizzate con una fotocamera binoculare, poste all'altra estremità dell'apparecchio.<br>Nel 1858 lo stereoscopio di Brewster viene presentato all'Esposizione Universale di Londra, suscitando l'interesse della regina Vittoria che ne volle subito uno per sé.<br>Visto l'enorme interesse verso l'oggetto, dapprima la ditta parigina Duboscq & Soleil, poi svariate altre ditte, soprattutto inglesi, francesi e americane, produrranno in serie lo stereoscopio Brewster, che diviene in breve un enorme successo presso la borghesia europea e americana. Negli Stati Uniti <b>Oliver Wendell Holmes</b> realizza infatti una versione più economica dello stereoscopio di Brewster, costituito da una sorta di "mascherina" dotata di lenti, montata su un'asta alla cui estremità opposta si trova l'alloggiamento per gli stereogrammi. Questo tipo di stereoscopio, rispetto a quello di Brewster, presenta, oltre ad una maggiore economicità, anche il vantaggio di essere più luminoso e leggero.