osservazioni
Questo particolare strumento presenta una configurazione detta a cannocchiale spezzato. Essa era stata ideata dal barone <a href=” http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=AST&ID=68 “>Franz Xaver von Zach</a> (1754-1832) che nel 1811 l'aveva proposta a <a href=” http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/ShowDialog.aspx?WEB=INAFS&Title=ADETAILTITLE&tbl=L&tsk=AUT&ID=41&Opac=DEFAULT”>Georg Friederich Reichenbach</a> (1771-1826) per la realizzazione. Il primo modello fu spedito a Zach nel 1815, quando questi si trovava a Napoli Qualche tempo dopo anche <b>Barnaba Oriani</b> (1752-1832) acquistò uno strumento analogo. <br><br>Tra i vari strumenti richiesti alla ditta <b>Bamberg</b>, lo strumento dei passaggi fu l’unico che giunse a Brera in conto riparazioni danni della Prima Guerra Mondiale, anche se questo non fu l'unico richiesto dal direttore dell'Osservatorio <b>Emilio Bianchi</b> (1875-1941). Infatti, il 22 dicembre 1922 la Commissione delle Riparazioni a Parigi aveva approvato l'ordinazione alla fabbrica tedesca di quattro strumenti:<br>- cerchio meridiano (costo: 26000 marchi oro)<br>- astrospettrografo Asp 5 (costo: 21600 marchi oro)<br>- strumento dei passaggi AP 55 (costo: 4000 marchi oro)<br>- sedia da osservazione A 1007 (costo: 1530 marchi oro)<br>Il totale di 53130 marchi in oro (da cui erano escluse le spese di trasporto pari a circa 6350 marchi oro) era più di un quinto del totale delle ordinazioni fatte alla Bamberg - la cui fondazione si deve, nel 1871, a Carl Bamberg (847-1892) - da tutta Italia. Infatti, a questa casa costruttrice si erano rivolti, oltre a quello di Brera, gli osservatori del Collegio Romano, di Arcetri, di Padova e i gabinetti di geodesia delle Università di Pisa, Torino, Padova, Genova. La sospensione delle forniture in conto riparazioni danni di guerra aveva però bloccato l'invio di quasi tutti gli strumenti.<br>Di tutte le ordinazioni fatte, nel 1924 giunse a Merate solo strumento dei passaggi che venne posto in un apposito padiglione. <br>Nel 1957 lo strumento fu trasferito a Brera e impiegato per i lavori dell'<b>Anno Geofisico Internazionale</b>. Con la Bamberg il direttore di Brera trattò anche l'acquisto di un telescopio riflettore con apertura di 1 m. Tuttavia, il prezzo troppo elevato e le difficoltà degli ordini precedenti bloccarono l'accordo con la ditta tedesca. L'Osservatorio riuscì comunque ad acquistare un riflettore delle medesime dimensioni dalla <a href=” http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/ShowDialog.aspx?WEB=INAFS&Title=ADETAILTITLE&tbl=L&tsk=AUT&ID=299&Opac=DEFAULT”>Zeiss</a> che lo consegnò nel 1926, sempre in conto riparazioni di guerra.