NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Lo strumento fu acquistato da Ragona, ma rimase imballato fino all’arrivo di Tacchini a Palermo, il quale si occupò accuratamente della sua collocazione; il manoscritto di Sigmund Merz con le istruzioni per la collocazione dello strumento fu donato nel marzo 1888 da Tacchini al Museo Astronomico Copernicano di Roma, dov’è tuttora conservato.La solenne inaugurazione avvenne il 30 aprile 1865.Da quel momento in poi, con questo rifrattore, Tacchini eseguì incessantemente osservazioni solari con questo rifrattore, a cui esso fu principalmente destinato. Nel 1871, con un identico strumento posseduto da Secchi al Collegio Romano si diede inizio ad una campagna di osservazioni solari contemporanee tra Roma e Palermo (cui si aggiungerà Padova), che costituirà il punto di partenza per la fondazione della celebre Società degli Spettroscopisti italiani.L’intenso uso dello strumento fece sì che, alla fine dell'800, si presentava ormai in cattivo stato.Un significativo intervento invasivo avvenne nel 1954 con fondi della Regione Siciliana.Il rifrattore venne usato fino agli anni ottanta per la didattica, prima di essere smontato per i lavori di restauro della specola; nel 2000 è stato restaurato e ricollocato nel pilastro marmoreo originale; le modifiche effettuate negli anni cinquanta si presentavano irreversibili e in fase di restauro, si è stabilito di laccare in nero le parti risalenti all’intervento del 1954-55.