osservazioni
Nell’agosto del 1862 <b>Giovanni Virginio Schiaparelli</b> (1835-1910) divenne direttore dell’Osservatorio di Brera, e una delle sue prime azioni fu ordinare alle officine Merz un telescopio rifrattore in montatura equatoriale. <br>Da tempo era molto sentita la necessità di un nuovo strumento che era stato richiesto inutilmente più volte al governo austriaco, sempre meno impegnato nello sviluppo di questa parte dell’impero. Nel 1859, con l’armistizio di Villafranca, la Lombardia veniva annessa al Piemonte e il nuovo governo dimostrò subito una maggiore sensibilità per i problemi dell’Osservatorio, tant’è che la stessa nomina di Schiaparelli doveva costituire un segno di rinnovamento. La richiesta per un nuovo strumento fu accolta rapidamente, grazie anche all’interessamento di <b>Quintino Sella</b>, scienziato e ministro delle finanze del Regno d’Italia. Particolarmente Sull’approvazione dell’acquisto pesò il prestigio recentemente conquistato da Schiaparelli con la scoperta di un nuovo pianetino, <i>Esperia</i>, avvenuta la sera del 29 aprile 1861. <br>Nell’estate del 1865 il nuovo rifrattore giunse a Brera, e Schiaparelli decise di collocarlo nella torre Nord-Est, al posto della montatura provvisoria costruita per uno specchio di Amici, mai utilizzato pienamente. Tuttavia, per ospitare il nuovo grande strumento era necessario costruire una nuova cupola della quale il neodirettore si era già preoccupato a partire dal 1863 richiedendo svariati progetti. Sfortunatamente il costo di questo lavoro superava di gran lunga i finanziamenti accordati dal governo. <br>Solo nel 1873 vennero stanziati i fondi necessari e i lavori poterono cominciare, finendo l’anno successivo. Alla fine del 1874 il telescopio era finalmente posto nella nuova cupola, e le osservazioni regolari cominciarono nel febbraio 1875, dopo un periodo preliminare di verifiche dello strumento. Nelle intenzioni iniziali, il telescopio doveva essere usato per osservazioni di pianetini, comete e stelle doppie, ma con il nuovo telescopio Schiaparelli iniziò anche, in maniera del tutto casuale, una lunga serie di osservazioni planetarie che l’avrebbero reso famoso fra il grande pubblico. Oltre alle determinazioni, di grande interesse astronomico, dei periodi di rotazione di Venere e Mercurio, Schiaparelli osservò lungamente Marte, a partire dall’opposizione, particolarmente favorevole del 1877.