CODICI *
ID SCHEDA
13139
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
03
numero catalogo generale
01967651
ente schedatore
OAB
ente competente
SopMI
RELAZIONI
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
12385
codice scheda pregressa
n. 1 (Inventario 1867 e inventario 1921)<br>n. 1014 (Catalogo I Cieli di Brera)
RELAZIONI
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
PST
codice bene
12385
codice scheda pregressa
n. 1 (Inventario 1867 e inventario 1921)<br>n. 1014 (Catalogo I Cieli di Brera)
ALTRI CODICI
altro codice
PSTRL_s6020-00008/Regione Lombardia
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Telescopio
tipologia
Rifrattore fisso
parti e/o accessori
Con montatura equatoriale
denominazione
Telescopio rifrattore di Merz
QUANTITÀ
numero
1
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
Telescope
tipologia
Refracting fixed telescope
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Categoria principale
Astronomia
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Lombardia
provincia
MI
comune
Milano
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Brera
denominazione spazio viabilistico
Via Brera, 28
denominazione raccolta
MusAB - Museo Astronomico di Brera
specifiche
secondo piano - galleria degli strumenti
ALTRE LOCALIZZAZIONI
tipo di localizzazione
luogo di esecuzione/ fabbricazione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Germania
comune
Monaco
COLLOCAZIONE SPECIFICA
tipologia
Officina
denominazione
Officine Merz
ALTRE LOCALIZZAZIONI
tipo di localizzazione
luogo di esecuzione/ fabbricazione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Italia
Regione
Lombardia
provincia
MI
comune
Milano
COLLOCAZIONE SPECIFICA
tipologia
Ditta
denominazione
Ditta Tecnomasio Italia
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
XIX sec.
frazione cronologica
terzo quarto
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1863
a
1865
Datazione (OPAC)
1863 - 1865
motivazione cronologia
documentazione
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Merz, Georg
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Georg Merz
ruolo
costruttore
dati anagrafici/periodo di attività
1793 -1867
motivazione dell'attribuzione
documentazione
riferimento all'autore
officina
sigla per citazione
36
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Tecnomasio
tipo intestazione
E
ruolo
Costruttore della base di sostegno
dati anagrafici/periodo di attività
1860 - 1900
motivazione dell'attribuzione
documentazione
riferimento all'autore
officina
sigla per citazione
240
DATI TECNICI *
materia e tecnica
Legno, ottone
MISURE *
unità
cm
specifiche
Tubo del telescopio : diametro all'obbiettivo 21,8 ; lunghezza 315
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Il tubo del telescopio, di legno d’abete e di mogano, è sostenuto da una montatura equatoriale. Esso è alloggiato in una culla d’ottone, come in tutte le montature di tipo tedesco, ad una delle estremità dell’asse di declinazione che a sua volta scorre in una guaina fissata all’estremità superiore dell’asse orario, il quale, perpendicolare al primo, è diretto verso il polo celeste Nord. All’estremità libera dell’asse di declinazione si trova il cerchio di declinazione, mentre il cerchio di ascensione retta è posto all’estremità inferiore dell’asse orario. L’osservatore, rimanendo all’oculare, poteva impartire movimenti micrometrici al telescopio per mezzo di due lunghe aste. <br>Il moto orario era regolato da un dispositivo a orologeria a caduta di pesi simile a quello di Fraunhofer (Merz era ritornato a quel sistema dopo aver introdotto, senza successo, un regolatore del movimento costituito da un pendolo conico): le annotazioni di Schiaparelli mostrano però che non funzionava molto bene e aveva bisogno di essere regolato spesso (questo difetto sembra fosse comune negli strumenti di Merz di quel periodo). <br>La montatura appoggia su una base piramidale di ferro costruita dalla Tecnomasio di Milano e il tutto era equilibrato da contrappesi. <br>L’obbiettivo è un doppietto di 218 mm di apertura e 3,15 m di lunghezza focale (f/14.5). Come per altri strumenti, dai risultati ottenuti da varie misurazioni compiute con questo strumento è stato possibile ricavare la sua risoluzione effettiva la quale era abbastanza vicina alla risoluzione teorica, che secondo il criterio di Rayleigh ed è pari a 0.”6 (per una lunghezza d’onda di 560 nanometri). L’obbiettivo mostra una leggera colorazione verde che era già presente ai tempi di Schiaparelli. È un obbiettivo di tipo acromatico nella regione rosso-verde dello spettro, mentre produce un eccesso di azzurro nelle altre bande dello spettro elettromagnetico. Schiaparelli correggeva tale l’effetto utilizzando un filtro giallo carico o arancione. <br>Il telescopio è dotato di un cercatore e di un dispositivo di illuminazione e dei fili del micrometro, costituito da due lampade (i fori di ingresso della luce nel tubo del telescopio potevano essere schermati con filtri colorati, montati su un cerchio). <br>Il telescopio era corredato anche di due micrometri a filo mobile, di un micrometro anulare, di 13 oculari, 7 positivi e adattabili al micrometro filare (con ingrandimenti compresi fra 87 e 690) e 6 negativi (con ingrandimenti da 67 a 468).
funzione
Con tale strumento vennero condotte osservazioni di pianetini, comete e stelle doppie. Inoltre, Schiaparelli iniziò anche una lunga serie di osservazioni planetarie
ISCRIZIONI
tecnica di scrittura
Fusione
posizione
Sulla montatura
trascrizione
PARATVM AERE PVBLICO ANNO MDCCCLXII/C. MATTEVCCI ET F. BRIOSCHI REM LITERARIAM GERENTIBVS
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
data
2008
stato di conservazione
buono
RESTAURI E ANALISI
RESTAURI
riferimento alla parte
Intero strumento e montatura
data
1997 - 1998
descrizione intervento
Lo strumento, di cui sono andati perduti diversi elementi, è stato restaurato in estetica e funzionalità. Le parti mancanti sono state ricostruite e punzonate per differenziarle dalle originali.
ente responsabile
UNIMI/IFGA
nome operatore
Gellera Domenico
nome operatore
Paolucci Nello
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
Acquisto
nome
Giovanni Virginio Schiaparelli
data acquisizione
1862
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
indirizzo
Via Brera, 28 - 20121 Milano
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
FOTOGRAFIE *
FOTOGRAFIE *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Corrispondenza scientifica
data
4 dicembre 1860
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Brera
posizione
AOB, AD, CS, A 139/001
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Corrispondenza scientifica
data
08/01/1861 - 05/05/1861
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Brera
posizione
AOB, AD, CS, A 140/001
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Corrispondenza scientifica
data
12 aprile 1875
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Brera
posizione
AOB, AD, CS, A 148/001
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Fondo Schiapparelli
denominazione
Corrispondenza sui rifrattori
data
11/11/1862 - 19/10/1880
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Brera
posizione
AOB, Fondo Schiaparelli 398/001
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Registro
denominazione
Giornale di osservazioni al Refrattore di Merz (otto pollici apertura). Vol. I
data
27/07/1874 - 27/10/1877
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Brera
posizione
AOB, Fondo Schiaparelli 403/001
citazione completa
W. Chauvenet, <i>A manual of spherical and practical astronomy. vol.2</i> in <i>Theory and use of astronomical instruments</i>, New York 1960
citazione completa
G.V. Schiaparelli, <i>Osservazioni sulle stelle doppie. Serie prima comprendente le misure di 465 sistemi eseguite col refrattore di otto pollici di Merz negli anni 1875-1885, Pubblicazioni del Reale Osservatorio di Brera in Milano, 1888, XXXIII</i>, in <i>Le opere di G.V. Schiaparelli</i>, Milano 1935, pp. 9-262
citazione completa
Miotto E., Tagliaferri G., Tucci P., <i>La strumentazione nella storia dell'Osservatorio Astronomico di Brera</i>, Milano 1989, pp.53 - 54 e pp. 64 - 65
citazione completa
Tucci P., <i>I cieli da Brera: astronomia da Tolomeo a Balla</i>, Milano 2000
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
2008
nome compilatore
Mattavelli, Marcella
referente scientifico
Tucci, Pasquale
funzionario responsabile
Tucci, Pasquale
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE
data registrazione
2008
nome revisore
Mattavelli, Marcella
ente
Università degli Studi di Milano - Ist. di Fisica Generale e Applicata
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2018
nome revisore
Carpino, Mario
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2020
nome revisore
Federico Di Giacomo
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
referente scientifico
Carpino, Mario
ANNOTAZIONI
osservazioni
Nell’agosto del 1862 <b>Giovanni Virginio Schiaparelli</b> (1835-1910) divenne direttore dell’Osservatorio di Brera, e una delle sue prime azioni fu ordinare alle officine Merz un telescopio rifrattore in montatura equatoriale. <br>Da tempo era molto sentita la necessità di un nuovo strumento che era stato richiesto inutilmente più volte al governo austriaco, sempre meno impegnato nello sviluppo di questa parte dell’impero. Nel 1859, con l’armistizio di Villafranca, la Lombardia veniva annessa al Piemonte e il nuovo governo dimostrò subito una maggiore sensibilità per i problemi dell’Osservatorio, tant’è che la stessa nomina di Schiaparelli doveva costituire un segno di rinnovamento. La richiesta per un nuovo strumento fu accolta rapidamente, grazie anche all’interessamento di <b>Quintino Sella</b>, scienziato e ministro delle finanze del Regno d’Italia. Particolarmente Sull’approvazione dell’acquisto pesò il prestigio recentemente conquistato da Schiaparelli con la scoperta di un nuovo pianetino, <i>Esperia</i>, avvenuta la sera del 29 aprile 1861. <br>Nell’estate del 1865 il nuovo rifrattore giunse a Brera, e Schiaparelli decise di collocarlo nella torre Nord-Est, al posto della montatura provvisoria costruita per uno specchio di Amici, mai utilizzato pienamente. Tuttavia, per ospitare il nuovo grande strumento era necessario costruire una nuova cupola della quale il neodirettore si era già preoccupato a partire dal 1863 richiedendo svariati progetti. Sfortunatamente il costo di questo lavoro superava di gran lunga i finanziamenti accordati dal governo. <br>Solo nel 1873 vennero stanziati i fondi necessari e i lavori poterono cominciare, finendo l’anno successivo. Alla fine del 1874 il telescopio era finalmente posto nella nuova cupola, e le osservazioni regolari cominciarono nel febbraio 1875, dopo un periodo preliminare di verifiche dello strumento. Nelle intenzioni iniziali, il telescopio doveva essere usato per osservazioni di pianetini, comete e stelle doppie, ma con il nuovo telescopio Schiaparelli iniziò anche, in maniera del tutto casuale, una lunga serie di osservazioni planetarie che l’avrebbero reso famoso fra il grande pubblico. Oltre alle determinazioni, di grande interesse astronomico, dei periodi di rotazione di Venere e Mercurio, Schiaparelli osservò lungamente Marte, a partire dall’opposizione, particolarmente favorevole del 1877.