osservazioni
Nel 1881 la Specola di Brera acquisì il nuovo <b>telescopio Merz-Repsold da 49 cm</b>. Il costo dell’obbiettivo risultò inferiore al prezzo concordato pertanto, essendo già stata pagata l’ordinazione sulla base del preventivo dell’ottico di Monaco Sigmund Merz (che era succeduto al padre Georg, allievo e collaboratore di Fraunhofer) le officine Merz fornirono all’Osservatorio, a titolo di conguaglio, un obbiettivo avente un’apertura di 16 cm (pari a 6 pollici francesi) ed una focale di 137 cm. Il doppietto, avendo un’apertura relativa (ossia un rapporto focale/apertura) f/8.6 era più luminoso degli obbiettivi di Merz da 8 pollici (f/14.4) e da 18 pollici (f/14.3) della Specola. <br>Nel 1883 la <i>Società Veneta per Imprese e Costruzioni Pubbliche</i> - Officina dell’Osservatorio di Padova, dove Giuseppe Cavignato era capo meccanico, costruì la montatura equatoriale per il Merz 6 pollici, al costo di lire 4.000. <br>Nel 1882, all’arrivo del nuovo obbiettivo, che avrebbe dovuto essere usato come cercatore di comete, <b>Giovanni Virginio Schiaparelli</b> (1835-1910) annotava negli Annales Observatoris Braidensis: <i>la nostra suppellettile astronomica ha avuto in quest’anno un desideratissimo complemento in un cercatore di 6 pollici, dono fatto all’Osservatorio da Merz</i>. <br>Lo strumento rimase inutilizzato per alcuni decenni per la mancanza di una cupola in cui collocarlo. Finché, nel 1921 <b>Luigi Gabba</b>, direttore incaricato dal 1917, fece costruire due cupolini metallici girevoli sulle torrette site ai lati dell’attuale cupola a fiore. Il rifrattore Merz-Cavignato venne istallato nel cupolino di ponente, dove un tempo Barnaba Oriani (1752-1832) e Francesco Carlini (1783-1862) avevano osservato con il <ahref=” http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=PST&ID=13070”>Circolo di Reichenbach</a>. <br>Il telescopio fu equipaggiato con un micrometro a lamine e per qualche anno venne utilizzato per osservazioni di comete e di piccoli pianeti. A seguito degli avvenimenti bellici dell’agosto 1943 la montatura dello strumento fu danneggiata. <br>Attualmente l’obbiettivo è collocato presso la succursale di Merate dove, sino a pochi anni fa, montato al <b>telescopio Ruths</b> da 137 cm di apertura, ed è stato utilizzato per tesi di laurea da studenti dell’Università degli Studi di Milano. I resti della montatura sono stati ricollocati nel cupolino di ponente a Brera, in vista di un possibile prossimo restauro.