DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Tesa parigina in scatola di legno
soggetto
Lo strumento è costituito da due sbarre di acciaio, lunghe due metri e di forma tale da permettere l'incastro. La più interna, lunga 195cm, reca la suddivisione in sei piedi; il sesto piede è poi diviso in dodici pollici, mentre l'ultimo pollice è diviso in dodici linee. Sempre su questa sbarra è incisa la firma del costruttore.
funzione
La tesa parigina è divisa in 6 piedi, 72 pollici, 864 linee, 10.368 punti, era un'unità di misura di lunghezza, corrispondente a 1,949037 metri, usata prima dell'introduzione del sistema metrico decimale. <br>La tesa fu usata anche dal Generale Anton von Zach per le sue campagne geodetiche nei territori veneti.
ISCRIZIONI
tecnica di scrittura
Incisione
trascrizione
“Toise de France dressée sur le modéle qui se conserve à l’Academie et qui a servi au Perou a la Mesure de la Terre. La presente Toise a eté executée en 1776 par le I. Andre [Wolf] Méchanicien del I. A. E. de Baviere.”
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Relazioen ovvero Descrizione del stromenti della specola di Padova. Memoria dellAb. Chiminello
nome archivio
Archivio dell'Accademia galileiana di scienze, lettere e arti di Padova
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Inventario degli istromenti, ed altri effetti di R. Diritto appartenenti alla R.ª Specola, situata nel Castel Vecchio di questa Città, eseguito da Noi sottoscritti esecutivamente a riveribile Nota del R.° Capitanio Provinciale de’ dì 18 Agosto 1803
nome archivio
Archivio Storico dell’Università di Padova
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Inventario delle proprietà mobili dello Stato esistenti al 31 dicembre 1870 nell’Osservatorio Astronomico
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
posizione
archivio moderno, amm. contabilità, inventari
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
denominazione
Appunti sugli orologi di Lorenzoni
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
posizione
OAPD, A.A., notizie storiche, b.VI, fasc. 1
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
Atti sec. XIX - metà XX
denominazione
Inventari: Catalogo degli stromenti dell’Imp. R.° Osservatorio di Padova
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Padova
posizione
OAPD, A.A., notizie storiche, inv., b.VI, fasc. 11
citazione completa
G. Toaldo, <i>Tavole trigonometriche con un compendio di trigonometria</i>, 2° edizione, 1773, Padova, Tipografia Seminario, p 81
citazione completa
<i>Diario o sia Giornale per l'anno bisestile 1788</i>, Padova, 1788, p.75
citazione completa
F. M. Colle, J. Vedova<i>Fasti Gymnasii Patavini</i>, vol. I, Parte I. Padova ex Officina Angeli Licca, 1841, p. 98
citazione completa
Zanini Valeria, <i>Gli strumenti scientifici della Specola. Catalogo</i>, in <i>La Specola di Padova. Da torre medievale a museo</i>, Padova, Signum Ediore, p. 157
citazione completa
Turatto M., Zanini V., <i>La tesa parigina dell’Osservatorio Astronomico di Padova</i>, in <i>Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, scienziato del settecento veneto</i>, Atti del Convegno, Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, 2015.
MOSTRE
luogo, sede espositiva, data
Padova, Museo la Specola, 26 agosto 2014 - 26 settembre 2014
specifiche
Celebrazioni commemorative in occasione dei 200 anni dalla scomparsa di Giovanni Rizzi Zannoni
ANNOTAZIONI
osservazioni
A partire dal XVII secolo si assistette ad una crescente necessità di dotarsi di un sistema di unità di misura stabili e comuni. Le cause di tale esigenza vanno ricercate nell’istaurarsi di Stati Nazionali, l’incremento degli scambi commerciali tra le nazioni e la nascente scienza moderna. L’unificazione metrica iniziò ad essere discussa in Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti a partire dagli ’80 e 90’ del XVIII secolo. <br>L’unificazione metrologica a livello internazionale fu firmata da diciassette paesi solo nel 1875 con la stipula della Convenzione del Metro e l’istituzione dell’Ufficio Internazionale di Paesi e Misure con sede a Parigi. <br>Ben conscio di quanto fosse importante utilizzare un corretto sistema di riferimento e delle precise unità di misura nell’esecuzione delle Osservazioni scientifiche, <a href="http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=AST&ID=1161">Toaldo</a> sentì fin da subito l’esigenza di fornire agi studiosi e a tuti i colleghi astronomi dei chiari raffronti tra le diverse unità di misura utilizzate. Per questo, all’interno delle sue <i>Tavole trigonometriche con un compendio di trigonometria</i>, pubblicò una serie di tabelle di confronto tra le varie unità di misura adottate all’epoca scegliendo come riferimento quelle francesi, alle quali già da tempo gli astronomi di tutto il mondo facevano riferimento per confrontarsi e omogeneizzare i propri dati scientifici.<br>Proprio negli anni in cui Toaldo era impegnato nella realizzazione della Specola Padovana nacque la sua amicizia con Rizzi Zannoni del quale apprezzò moltissimo le sue doti cartografiche. Dopo aver vissuto vari anni all’estero, nel novembre del 1776 Rizzi Zannoni si stabilì a Venezia, dove il suo rapporto con Toaldo, che inizialmente era solo di tipo epistolare, si intensificò notevolmente. I due collaborarono a una serie di osservazioni astronomiche, in particolare legate alla determinazione della longitudine del nuovo osservatorio padovano, e proprio durante queste campagne osservative il cartografo ebbe modo di fungere da maestro a <a href="http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=AST&ID=986"> Chiminello</a> che <i>apprese da lui la pratica dell’astronomia e il maneggio degli Stromenti</i>. In quegli anni Rizzi Zannoni fu inoltre sostenuto nella sua attività di cartografo dallo stesso Toaldo, che avvallò la sua intenzione di intraprendere una campagna di triangolazione del territorio per produrre nuovi e più precisi rilevamenti cartografici. Tuttavia, questa campagna non trovò il sostegno della repubblica di Venezia.<br>Nel corso della sua attività cartografica Rizzi Zannoni si era procurato, tra i diversi vari strumenti di lavoro, anche alcune tese parigine. Una di queste venne realizzata durante il suo soggiorno a Monaco dal meccanico Andrea Wolf e successivamente donata, dallo stesso Zannoni, all’Osservatorio di Padova. <br>Lo strumento oltre che dagli stessi astronomi dell’Osservatorio venne utilizzata anche dal generale Anton von Zach per le sue campagne geodetiche territoriali.