Carlo Conti

DataLegnago, 2 Febbraio 1802 - Padova, 23 Aprile 1849
Nome completoConti, Carlo
Figlio di Bartolomeo e di Teresa Grotto. Cominciato il liceo a Verona, proseguì a Padova, ove nel 1820 si iscrisse al corso di matematica, laureandosi nel 1825. L’anno seguente fu nominato assistente alla cattedra di fisica tenuta da Salvatore Dal Negro e nel 1827 vinse il concorso di astronomo aggiunto presso l’Osservatorio astronomico, dove rimase fino al 1842, approfondendo gli studi di meccanica celeste alla scuola di Giovanni Santini, che coadiuvò nelle osservazioni di comete e asteroidi. Nel 1834 ebbe la supplenza di calcolo sublime e nel 1836 l’incarico di matematica applicata e di geodesia e idrometria, facendosi promotore della fondazione del gabinetto di geodesia. Nel 1842, dopo un periodo di supplenza, divenne infine ordinario di matematica applicata. Dotato di eccezionale memoria e versatilità, negli studi universitari si distinse particolarmente per le sue attitudini alla matematica, tanto da essere menzionato nelle relazioni accademiche di Francesco Maria Franceschinis degli anni 1823 e 1824, ma approfondì anche altre materie, quali anatomia, chimica e botanica, frequentandone i corsi oltre a quelli curricolari. Nella breve carriera accademica si interessò soprattutto di dare forma espositiva efficace, dal punto di vista didattico, ai problemi matematici, ordinando e interconettendo questioni fino ad allora trattate isolatamente. Con questo proposito redasse l’Aritmetica elementare esposta con metodo progressivo (1836), cui intendeva far seguire l’Algebra elementare, rimasta incompiuta a causa della
prematura scomparsa e il cui completamento affidò nel testamento al collega e amico Domenico Turazza. Ebbe anche costante interesse per la divulgazione scientifica e pubblicò sul «Giornale astro-meteorologico» e sul «Giornale euganeo» articoli di vario argomento, rivolti al grande pubblico. Fu membro effettivo dell’Istituto Veneto di scienze lettere ed arti dal 1840, socio dell’Accademia di Padova, degli atenei di Treviso e di Brescia, dell’Accademia agraria di Verona. Lasciò per testamento il proprio cranio al gabinetto anatomico ed esso fa parte della collezione della scuola anatomica padovana.
Persone correlate
Dettagli
Categoria
Matematico
Attività
1825, Laurea in Matematica
Osservatorio Astronomico di Padova, 1842, Professore Ordinario di Matematica
Onorificenze
Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1840, Membro
Bibliografia
ROBERTO FEROLA, Conti, Carlo, in DBI, 28 1983, p. 382-83
STEFANO AGOSTINI, Carlo Conti, in Memorie funebri antiche e recenti offerte per la stampa dall’ab. Gaetano Sorgato, Padova, coi tipi del Seminario, 1856, p. 121-23
LUISA PIGATTO, Carlo Conti, in Professori di materie scientifiche all’Università di Padova nell’Ottocento, a cura di SANDRA CASELLATO e LUISA PIGATTO, Trieste, Lint, 1996, p. 271-73
PAOLO MAGGIOLO, I soci dell’accademia (lettere C e D), «Atti e memorie dell’Accademia Galileiana di scienze lettere e arti in Padova» , 114 (2001-2002), I, p. [196]
Autore schedaDevid Mazzaferro, Valeria Zanini