Studiò Fisica e Matematica a Padova, ed Astronomia sempre a Padova con Giovanni Santini, ed a Milano con De Cesaris e Oriani. Nel 1819 gli fu affidata la cattedra di Astronomia presso l’Università di Modena. Nel 1826 diresse la costruzione della Specola di Modena, che dotò di ottimi strumenti del Reichenbach e dell’Amici. Nel 1859 dovette abbandonare la Specola per motivi politici, e fu accolto come Astronomo nell’Osservatorio privato del Marchese Montecuccoli, a Modena.
Nel 1834 pubblicò un grosso volume in folio dal titolo Atti del Reale Osservatorio di Modena, che contiene oltre ad una accurata descrizione della Specola, tutte le osservazioni e i lavori da lui eseguiti sino a quell’anno. pubblicò inoltre numerosi lavori di Astronomia classica negli Atti della Società Italiana delle Scienze, di cui fu Segretario, nelle Appendici alle Effemeridi di Milano, nella Correspondance Astronomique di Zach, nelle Astronomische Nachrichten, negli Annali di Scienze Matematiche e Fisiche di Barnaba Tortolini, nella Corrispondenza Scientifica di Caterina Scarpellini, e negli Atti dei Nuovi Lincei.
Fu anche membro della Commissione dei Pesi e Misure.