Nel 1856 Giuseppe Allemano fondò l’omonima fabbrica che si dedicò inizialmente alla carpenteria pesante, producendo rulli a vapore per lavorazioni stradali, uno dei quali utilizzato anche dal comune di Torino. Verso la fine del ‘800 la fabbrica acquisì notorietà vincendo la gara europea di macchine a vapore che, partendo da Torino centro, salivano fino alla basilica di Superga.
Agli inizi del ‘900 il figlio, Felice Alemanno, trasformò la produzione della fabbrica paterna indirizzando le sue energie unicamente verso lo studio, la progettazione e la produzione di manometri, termometri e altri strumenti di misura. Iniziò così una nuova fase per la produzione della ditta Alemanno. Nel 1929 Felice trasforma l’azienda in Allemano F. & Figli intensificando così la lavorazione di meccanica di precisione per la costruzione di manometri, termometri e dinamometri di altissima precisione, identificando il logotipo tuttora utilizzato. Gli strumenti di misura prodotti dalla ditta piemontese vennero montati a bordo di navi, aerei, sommergibili e a bordo delle prime autovetture italiane. Tra le primissime proprio la Fiat 501, detta Torpedo, montava il manometro Allemano del 1919. Nel 1924 l’Allemano approdò anche presso Alfa Romeo montando sulle vetture RL TARGA FLORIO 1924 il manometro per la misurazione della pressione della benzina.
Gli anni 50 furono nevralgici per l’azienda in quanto i dispositivi prodotti erano presenti su tutto quello che era in movimento. L’Allemano studia, progetta e produce una vasta gamma di strumenti di misura destinati al settore dell’aviazione come manometri per il controllo di benzina e olio, ferroviario e navale, mentre per nel settore automobilistico, venendo meno l’esigenza di monitorare la pressione in vettura, i manometri Allemano vennero montati solamente sulle auto da corsa come la Lancia D 50 campione del mondo. Per tali ragioni, e vista l’esperienza e la tradizione nel controllo della pressione, l’Allemano iniziò a collaborare con l’industria meccanica introducendo strumenti di precisione su presse, macchine industriali e impianti.
Agli inizi degli anni ‘80 l’Allemano conquistò un altro settore specializzandosi nella lavorazione, assemblaggio e taratura degli strumenti subacquei, come camere iperbariche, profondimetri e decompressimetri ed acquisendo il Brand SOS, producendo i famosi profondimetri Allemano progettati, costruiti ed assemblati nella storica sede di Torino, oggi presenti in molti musei della subacquea. Si trattava di una conquista importante, anche se con una storia breve poiché già̀ a metà degli anni ‘80 subentreranno nel mercato i profondimetri digitali, meno precisi ma di gran lunga più economici.
Nonostante il grande prestigio ottenuto nel corso degli anni, negli anni ’90 l’azienda subì l’influsso dell’arido clima socioeconomico, attendendo una rinascita che non tardò ad arrivare e che donò nuova linfa vitale per continuare la produzione di strumenti di precisione per l’industria meccanica. Infatti, nei primi anni del 2000 infatti l’azienda subì un’importante trasformazione specializzandosi nel campo delle tarature delle apparecchiature per misure di lunghezza, forma, rotondità e profilo, planarità e rugosità, forza, pressione, durezza, momento torcente, angolo e livello, massa, temperatura, grandezze elettriche, analizzatori fumi, taratura strumenti e gas.
Infine, negli ultimi anni nacquero i Misuratori del Tempo di Allemano, con un design in stretta relazione con il passato e con la volontà di tornare visibili come un tempo nel quotidiano.