La Società Allocchio Bacchini & C. - Società in Accomandita fu fondata a Milano nel 1920 dagli ingegneri Antonio Allocchio e Cesare Bacchini. Inizialmente le attività iniziarono in un laboratorio in corso Sempione 93 con pochi operai e operò nella costruzione di strumenti di misura elettrici ed apparecchi per la telegrafia, radiotelefonia e radiotelegrafia.
Il 6 ottobre 1924 vennero avviate le prime trasmissioni radiofoniche in Italia attraverso l'URI, e fu allora che la Allocchio Bacchini iniziò la produzione dei radioricevitori ai quali negli anni seguenti si aggiunse quella degli amplificatori. In poco tempo la ditta divenne una delle maggiori industrie elettroniche italiane e, soprattutto negli anni trenta con la produzione delle radio "popolari", conquistò ampio consenso sul mercato. Sempre in quel periodo, l'azienda milanese avviò la produzione delle autoradio della serie Autonola.
La Allocchio Bacchini operò anche nel campo della cinematografia producendo sistemi di amplificazione per i primi film girati in epoca sonora. Nel 1939 assieme alla Magneti Marelli creò un impianto per la realizzazione sperimentale delle trasmissioni televisive, il cui trasmettitore fu installato al Parco Sempione. Sempre alla fine degli anni Trenta venne realizzata, grazie ai progettisti Eugenio Gnesutta e Arturo Recla e utilizzando il sistema televisivo della Telefunken, una televisione commerciale in bianco e nero di cui si conserva un rarissimo esemplare presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la società dovette convertire la sua produzione da quella civile a quella bellica, con la produzione di apparati radio e ricetrasmittenti per uso militare. I bombardamenti sul capolugo lombardo del 1943 danneggiarono lo stabilimento principalee rendendolo inagibile e l'azienda fu costretta a trasferirsi in una vecchia filanda dismessa a Caronno Pertusella abbandonando definitivamente la sede originale. Inna delle produzioni di maggior rilievo fu il radiofaro, importante invenzione simile al radar, perfezionato in Allocchio Bacchini nel periodo bellico.
Al termine del conflitto, la ditta in mancanza di commesse militari, si ritrovò in crisi di liquidità e fu costretta a chiudere. Successivamente, tre dirigenti della ditta fallita, tra cui l'ex progettista ing. Arturo Recla, diedero vita ad una nuova società, la ABC Radiocostruzioni S.r.l. che tuttavia ebbe breve durata e chiuse per mancanza di liquidità.
Parallelamente, su iniziativa del cav. Gianni Viganò, industriale del settore ottico, fu fondata la Radio Allocchio Bacchini S.r.l. L'azienda, anche grazie al suo marchio, che ricordava la prestigiosa azienda dell'anteguerra, ebbe una buona presenza nel mercato negli anni cinquanta-sessanta e le sue produzioni comprendevano televisori, radio portatili, giradischi, registratori. Tuttavia, negli anni seguenti l'azienda incontrò delle difficoltà, dovute principalmente alla concorrenza estera, e ciò portò alla chiusura delle sue attività alla vigilia degli anni settanta.