Ferdinando Artaria

DataBlevio, 1781 - Blevio, 25 giugno 1843
Discendente di una famiglia della Brianza che per tre secoli si tramandarono l'attività di editori di stampe e di spartiti.
A Milano apre un proprio negozio verso il 1805 per la vendita di stampe, carte geografiche e musica. Collaborò con il trentino Giuseppe Werz (1764-1827) che, nel 1808, aveva introdotto dalla Baviera in Italia il sistema grafico della litografia, aprendo un'officina litografica nel 1813 successivamente assorbita all I.R. Stamperia. Nel 1817 si mette in proprio e nel 1837 il nome della ditta divenne "Ferdinando Artaria e Figlio". Divenne molto apprezzata per la pubblicazione delle prime acquetinte realizzate con il dagherrotipo.
Alla sua morte, il figlio Pasquale diresse la ditta fino al 1852 quando lo cedette a suo cognato Francesco Scacchi (1807-1900) che solo nel 1872 modificò la denominazione in "Ditta Artaria di Ferdinando Sacchi e figli". Alla sua morte, i figli Edoardo e Alberto tennero la ditta fino al 1921 quando fu assorbita dalla casa editoriale "Bottega di Poesia", fondata l'ano prima dal conte Emanuele di Castelbarco Pindemonte (1884-1964).
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