Abilissimo meccanico in servizio presso l'Osservatorio di Trieste, nel 1933 fu richiesto con insistenza dal direttore Luigi Carnera, che dovette vincere la concorrenza degli Osservatori di Padova e di Teramo, perché ripristinasse il funzionamento degli strumenti di Capodimonte.
Nel 1941 fu richiesta la sua esperienza per l'installazione degli strumenti a Monte Porzio.