oggetto
Lo strumento è montato su di una colonna conica, alta 82 cm, fissata su di un treppiede a gambe orizzontali munite di viti calanti. Alla sommità della colonna è fissata una forcella che sostiene sui suoi bracci verticali un asse cilindrico orizzontale lungo 15 cm. Questo è attraversato ad angolo retto da un secondo asse, anch’esso cilindrico, lungo 20 cm, alla cui estremità è fissato per il suo centro il cerchio.<br>Questo, insieme a tutto il suo apparato, è equilibrato da un contrappeso cilindrico in ottone riempito di piombo posto all’altra estremità dell’asse; quando il cerchio è in posizione orizzontale il contrappeso alloggia esattamente nella forcella.<br>Per misurare l’inclinazione del piano del cerchio sull’orizzontale ci si serve di un quarto di cerchio di 17 cm di raggio, fissato verticalmente per il suo centro ad una delle estremità dei bracci della forcella. Esso è diviso da 0° a 90° con numerazione ogni 10 gradi, ed è fornito di nonio decimale. Il suo piano può essere fissato nella posizione voluta tramite una vite a pressione.<br>La colonna può girare con tutto lo strumento intorno al suo asse verticale; è munita alla base di un cerchio azimutale di 30 cm di diametro, il cui bordo è dentato. Il movimento in azimut è realizzato a mezzo di una vite senza fine lunga 34 cm, che si muove in una sede fissata alla colonna mediante una staffa. Questo prolungamento della vite senza fine consente la regolazione della posizione in azimut senza distogliere l’occhio dal telescopio. Collegata con la sede della vite senza fine, vi è un’alidada con verniero, che può essere bloccata in posizione da una vite a pressione. Il cerchio è diviso in gradi con numerazione ogni 10 e nonio trentesimale.<br>I due telescopi di 68 cm di lunghezza e 5.5 cm di diametro sono fissati sulle facce superiore ed inferiore del cerchio. Ciascuno di essi può muoversi in maniera indipendente. Quello superiore è sostenuto da una intelaiatura quadrata, le cui diagonali terminano a ciascun estremo con un’alidada munita di nonio trentesimale; la lettura sul cerchio si esegue per mezzo di quattro microscopi su una scala divisa in 4000 parti incisa sul lembo del cerchio. Sulle alidade ortogonali all’asse ottico del telescopio vi sono due viti a pressione che consentono di bloccarle contro il cerchio. Il telescopio sulla faccia inferiore del cerchio, che non è divisa, è eccentrico, montato su un’alidada senza nonio.