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DESCRIZIONE |
| | UDSL | Livello | Sottosottosottoserie |
| | UDST | Titolo proprio | Osservazioni del sole |
| | UDSC | Consistenza | 5 quaderni, 23 volumi, 6 registri, 1 fascicolo, 4 pacchi (in 27 bb.) |
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ISTITUZIONE ARCHIVISTICA |
| | ISTC | Codice istituzione | OARM |
| | ISTG | Denominazione | Osservatorio Astronomico di Roma |
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| | DTZS | Datazione | 1853 – 1896 |
| | DTZN | Note alla datazione | 1853, 1858–1896 |
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NOTE |
| | NTGN | Note generali | L’invenzione del telescopio, ad opera di Galileo Galilei, segna l’inizio degli studi solari moderni con la scoperta, nel 1610, delle macchie solari. Tale scoperta pone numerosi problemi a Galileo che non ha ancora pubblicati nulla sull’argomento quando vengono pubblicate in Geemania le Lettere sulle macchie solari del gesuita Scheiner. Nasce così una polemica non tanto sulla priorità del ritrovamento quanto sull’interpretazione fisica della macchie in quanto la presenza di questa dà un colpo mortale alla teoria aristotelica della incorruttibilità del sole. Queste nuove idee finiranno comunque per imporsi, tanto che lo stesso Scheiner vent’anni più tardi rappresenterà il sole come un mare in fiamme costellato di vulcani, senza più alcuna somiglianza con una sfera senza macchie. Nell’agosto 1871 Secchi scopre il modo in cui vedere il sole e il suo spettro simultaneamente con quelle delle protuberanze in modo da poter misurare l’altezza di queste e la distanza del loro vertice dal lembo solare. [A. SECCHI, Settima comunicazione sulla distribuzione delle protuberanze intorno al disco solare, Roma, Tip. delle scienze matematiche e fisiche, 1872; ID., Ottava comunicazione sulla distribuzione delle protuberanze intorno al disco solare e sulle macchie, Roma, Tip. delle scienze matematiche e fisiche, 1873; ID., Nona comunicazione sulle protuberanze solari e loro relazione colle macchie, Roma, Tip. delle scienze matematiche e fisiche, 1873; ID., Decima comunicazione sulla distribuzione delle protuberanze e loro relazione colle macchie, coll’aggiunta di un riassunto de’ lavori spettroscopici fatti in questi ultimi anni all’Osservatorio del Collegio romano, Roma, Tip. delle scienze matematiche e fisiche, 1878] |
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