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NOTIZIE BIOGRAFICHE |
| | NSC | Notizie biografiche | Orfano del padre Giovanni, fu indirizzato dalla madre Margherita Zanasi agli studi giuridici e nel 1656 si laureò a Salisburgo in utroque iure. A Vienna conobbe Paolo del Buono, allievo di Galileo Galilei, grazie al quale si accostò alle idee copernicane e al metodo galileiano. Nel 1661, in patria, divenne filosofo e matematico del duca Alfonso IV e affiancò il marchese Cornelio Malvasia nelle osservazioni astronomiche: le Ephemerides novissimae (1662), edite a nome del marchese, sono in gran parte opera sua, ma il suo nome compare solo nella grande e precisa carta lunare, eseguita con il reticolo filare da lui ideato. Nel 1664 fu nominato professore di matematica a Bologna, dove si dedicò a studi scientifici vari, dalla meccanica, alla chimica, alla fisiologia. Principale interesse fu però l’astronomia e in questo periodo pubblicò osservazioni di eclissi lunari e solari, studi di meteore e di comete, oltre al celebre Sopra la sparizione d’alcune stelle et altre novità celesti (1671), in cui dimostrò la variabilità della stella Algol. Fu poi tra i fondatori dell’accademia della Traccia e acquisì fama sia come astronomo e matematico sia come ingegnere e idraulico: per poterlo avere al suo servizio nel 1678 il governo veneto istituì la cattedra di astronomia e meteore presso lo Studio di Padova. Divenne quindi consulente della Serenissima in materie eterogenee, dalla supervisione delle acque a quella della Zecca, fino alla balistica delle artiglierie. In idraulica, cercò rimedio al grave problema delle esondazioni nella valle del Po e del Polesine e studiò i moti dell’Adriatico, causa del secolare problema dell’acqua alta a Venezia. Fornì anche indicazioni per contrastare l’attività di falsari e la speculazione che, nei mercati della Repubblica, erano favorite dalla circolazione di una gran varietà di monete; i concetti da lui espressi sono considerati precursori di teorie economiche moderne. In terra veneta continuò le osservazioni astronomiche e in particolare si interessò alle comete del 1680 e del 1682. Inoltre sovrintese alla costruzione di due importanti osservatori astronomici, ora scomparsi: quello del senatore Girolamo Correr a Venezia e a Padova, su incarico di Gregorio Barbarigo, quello del Seminario. Combatté le credenze astrologiche e, per dimostrare la falsità delle teorie oroscopiche, nel periodo bolognese ideò un almanacco di previsioni astrologiche basate esclusivamente sul caso e sulla fantasia dei redattori. Tale almanacco riscosse un grande successo di pubblico e continuò a essere edito fino alla stampa de L’astrologia convinta di falso col mezzo di nuove esperienze, e Ragioni Fisico-Astronomiche, ò sia la caccia del Frugnuolo (1685), forse la sua opera più celebre, con la quale intese dimostrare, con metodologia scientifica, l’inconsistenza dell’astrologia e la sua estraneità alla scienza astronomica. |
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ATTIVITA' |
| | ABLS | Stato | Italia |
| | ABLE | Località | Modena |
| | ABLL | Sede | Ducato di Modena e Reggio |
| | ABLD | Periodo | aprile 1661 - luglio 1662 |
| | ABLQ | Qualifica | Filosofo e matematico di corte |
| | ABLS | Stato | Italia |
| | ABLE | Località | Bologna |
| | ABLL | Sede | Università di Bologna |
| | ABLD | Periodo | dicembre 1664 - giugno 1678 |
| | ABLQ | Qualifica | Professore di Matematica |
| | ABLS | Stato | Italia |
| | ABLE | Località | Padova |
| | ABLL | Sede | Università di Padova |
| | ABLD | Periodo | settembre 1678 - ottobre 1685 |
| | ABLQ | Qualifica | Professore di Astronomia e meteore |
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ONORIFICENZE |
| | PRMT | Denominazione | Socio Ordinario |
| | PRML | Luogo | Firenze |
| | PRMD | Data | 1664 |
| | PRME | Ente/Istituto promotore | Accademia del Cimento |
| | PRMT | Denominazione | Socio fondatore |
| | PRML | Luogo | Bologna |
| | PRMD | Data | 1665 |
| | PRME | Ente/Istituto promotore | Accademia della Traccia |
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