Religioso dell'ordine degli scolopi, figlio di Marco, real uditore a Lecce e fratello di Pasquale (1721-1783), braccio destro del marchese Bernardo Tanucci e conosciuto anche con il soprannome di "Sofista Pericalle". Vestì l'abito degli Scolopi il 24 dicembre 1731, e dopo aver compiuto il noviziato a Chieti fu mandato per completare i suoi studi a Roma prima presso la chiesa di san Pantaleo e poi presso il collegio Nazareno dove studiò matematica e astronomia, infine completò gli studi magna cum laude nella casa della Duchesca a Napoli. Cominciò a professare la regola dell'Ordine dal 24 maggio 1735.
Successivamente fu destinato al collegio di S. Carlo delle Mortelle di Napoli dove insegnò dapprima le lettere umane e poi la retorica, la filosofia e la matematica. Divenuto, nel 1752, rettore del collegio fece costruire una specola astronomica fornendola di molti strumenti: un settore equatoriale, alcuni telescopi e pendoli, per compiere insieme ai suoi cinquante jeunes gentilhommes le osservazioni del cielo. Insieme a Felice Sabatelli misurò la latitudine di Napoli: 40° 50' 15". Nel 1761, seguendo le indicazioni dell'astronomo di Parigi Joseph-Nicolas de L'Isle, osservò il transito di Venere sul sole del 6 giugno.
Nel 1762 fu nominato socio corrispondente della Academie des sciences di Parigi.
Nel 1763 fu nominato padre provinciale. Durante la peste del 1764, che in sette mesi provocò a Napoli oltre 40.000 morti, si prodigò nell'assistenza spiritualmente dei più poveri, si ammalò e morì tra le lacrime affettuosissime di tutta la città. Fu sepolto nella chiesa di S. Maria di Caravaggio.