Orologio a pendolo di Arnold

Data1788
realizzato aLondra
E' un orologio a pendolo con ruota di scappamento in acciaio e scappamento a riposo ad ancora. In origine la compensazione era a verghe di acciaio e di zinco e la sospensione a molla. Nel 1934 la compensazione fu sostituita con una in acciaio invar. Nello stesso anno furono applicati contatti elettrici al secondo.
Sulla controcassa in legno che contiene il pendolo è applicata una lampada per illuminare il quadrante.
Il quadrante è argentato e segna i minuti. All'interno vi è un quadrante minore per i secondi, mentre le ore sono segnate in una finestra ad arco di circa 45° e posta sotto il quadrante dei secondi. Un indicatore
centrale fisso consente la lettura dell'ora sul sottostante quadrante che ruota e reca indicazione numerica romana.
Lo strumento apparteneva al laboratorio di strumenti scientifici di Giovanni Vivenzio (ca.1735-1818), amico e corrispondente di Giuseppe Piazzi. Egli si affermò, giovanissimo, nei campi delle lettere, scienze e soprattutto della medicina, divenendo ben presto docente presso l'Università napoletana, oltreché illustre scienziato e letterato. Insegnò: chirurgia, ostetricia, anatomia e fisica sperimentale e fu direttore dell'Ospedale degli Incurabili e dei Reali Ospedali Militari delle due Sicilie.
In una lettera dell'ottobre 1787 indirizzata all'astronomo di Brera de Cesaris, Cassella scrive che il Sig.re Cav. Vivenzio, ... ave accresciuto il suo prezioso gabinetto di una sfera ben lavorata, e d'un sistema Planetario ben ideato, e con molta accuratezza eseguito da valenti artefici Inglesi. Aspetta un gran telescopio dollondiano, un orologio del famoso Arnold, e un quadrante mobile...
Il 16 marzo 1813 Federico Zuccari corrispose la somma di 800:00 ducati ... pel prezzo di un pendolo, e quattro globi del Marchese Vivenzio per l'Osservatorio di S. Gaudioso.
Alla morte di Vivenzio, gli eredi vendettero tutta la collezione degli strumenti scientifici.
Il museo di Capodimonte possiede un telescopio di Dollond, esposto presso l'Osservatorio di Capodimonte.
Altri strumenti furono acquistati, nel 1827, presso la signora Marianna Martinetti, dal direttore della specola di Palermo, Niccolò Cacciatore (1780-1841); sono un piccolo telescopio di Berge (1820), il piccolo strumento universale di Ramsden (1780) e una elegante bussola di Peter Dollond.
L'elegante orologio di Josiah Emery realizzato per Vivenzio verso il 1792 è invece parte della collezione della casa antiquaria "Auktionen Dr. Crott" di Mannheim.
Federigo Zuccari aveva meglio disposto nei locali della Specola di S. Gaudioso i pochi strumenti di cui disponeva. In ... una stanza rettangolare, collocò... un istrumento di passaggio con pendolo dell'Arnold.
Il 2 febbraio 1820 Carlo Brioschi collocò e pose ... in attività l'orologio d'Arnold nel nuovo osservatorio di Capodimonte. E' stato dapprima strumento ausiliario del cerchio meridiano di Reichenbach-Utzschneider nella sala meridiana occidentale e dal 1936 è alloggiato nella cupola del cerchio meridiano di Repsold.
Persone correlate
Dettagli
Materia e tecnica
acciaio, zinco e legno
Categoria
Calcolo
Definizione
Orologio a pendolo
Bibliografia
Brioschi, Carlo, Commentarj Astronomici della Specola di Napoli, Napoli, Tipografia nella Pietà dei Turchini, 1824-26, p.131
La Collina di Urania, a cura di M. Rigutti, Napoli, Elio de Rosa Editore, 1992, n. 33
De Gasparis, Annibale, Sullo stato del R. Osservatorio di Capodimonte e sui lavori in esso eseguiti dal 1819 al 1883, Napoli, Tipografia dell'Accademia Reale delle Scienze, 1884, p.10
Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli, a cura del Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale dell'Istruzione Superiore, Roma, 1956, pp.4-31
Taddei, Emmanuele, Del Real Osservatorio di Napoli, in: Il progresso delle scienze, delle lettere e delle arti, vol. 12, 1835, n. 23, pp. 154-155
www.conteanolana.it/uomini illustri libro R-Z/Vivenzio Giovanni.htm
www.oapa.inaf.it/museo/sezioni/astronomia/teleBerge.htm
www.oapa.inaf.it/museo/sezioni/equatoriale.htm
www.oapa.inaf.it/museo/sezioni/topografia/bussola.htm
Autore schedaMauro Gargano