CODICI *
ID SCHEDA
381
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
15
Codice univoco locale
21
ente schedatore
OANA
ente competente
S174
RELAZIONI
codice scheda pregressa
n. 77, (V. Fiore e P. Paura, 1992)<br>n. 16, (E. Stendardo, 2001)<br>n. 21, (M. Gargano, 2010)
RELAZIONI
codice scheda pregressa
n. 77, (V. Fiore e P. Paura, 1992)<br>n. 16, (E. Stendardo, 2001)<br>n. 21, (M. Gargano, 2010)
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Orologio astronomico
tipologia
In globo celeste
denominazione
Globo celeste di Roll & Reinhold
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
Astronomical clock
tipologia
In a celestial globe
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Categoria principale
Astronomia
Altra categoria
Orologeria
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Campania
provincia
NA
comune
Napoli
località
Capodimonte
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Capodimonte
denominazione spazio viabilistico
salita Moiariello, 16
denominazione raccolta
MuSA - Museo degli Strumenti Astronomici
UBICAZIONE E DATI PATRIMONIALI
INVENTARIO
denominazione
Inventario antico
data
1867
collocazione
ASOAC
numero
314
INVENTARIO
denominazione
Inventario moderno
data
1948
collocazione
ASOAC
numero
B36
INVENTARIO
denominazione
Inventario corrente
data
1975
collocazione
ASOAC
numero
354
ALTRE LOCALIZZAZIONI
tipo di localizzazione
luogo di esecuzione/ fabbricazione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Germania
altra ripartizione amministrativa o località estera
Augusta
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
xvi secolo
frazione cronologica
ultimo quarto
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1589
Datazione (OPAC)
1589
motivazione cronologia
iscrizione
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Roll, Georg
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Georg Roll
ruolo
Costruttore
sigla per citazione
48
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Reinhold, Johann
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Johann Reinhold
ruolo
Costruttore
sigla per citazione
42
COMMITTENZA
data
1589
nome
Rodolfo II d'Asburgo
DATI TECNICI *
materia e tecnica
rame dorato, ottone, bronzo, argento, acciaio
MISURE *
unità
cm
altezza
43
larghezza
31
lunghezza
31
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
Questo orologio è costituito da una sfera cava di rame dorato di 21 cm con un meccanismo interno ad orologeria per la rotazione della sfera e il rotismo di trascinamento dei cerchi meridiani del Sole e della Luna.<br>La corona circolare, di 31 cm di diametro, è di ottone battuto e rappresenta l'orizzonte. Le altre parti dello strumento sono di bronzo fuso.<br>La corona massima che rappresenta l'orizzonte ha inciso sul bordo esterno i nomi dei punti cardinali: <i>Septentrio, Occidens, Meridies, Oriens</i>. Sul bordo esterno del parte piana della corona vi è una divisione in quattro quadranti con una scala graduata con passo di 10° ed elementi del computo per gli anni dal 1586 al 1627, relativi al calendario giuliano, per una metà della corona, e al calendario gregoriano, per l'altra metà. Segue, poi, una lamina sottile con incisi i nomi dei mesi, il numero dei giorni di ogni mese e la posizione del Sole nei segni zodiacali, la successione completa dei giorni mensili per tutto l'anno, con le lettere che indicano il giorno della settimana, nota la lettera domenicale per l'anno, i santi del calendario e le divisioni angolari corrispondenti agli ingressi del Sole in ogni segno zodiacale. Questa lamina ruotava in 366 giorni con un meccanismo regolato dal motore principale mediante opportune demoltiplicazioni con ingranaggi e con un asse, non più esistente, uscente dal quadrante posto nel polo sud.<br>Tutto il resto dello strumento è di bronzo fuso.<br>Sull'orlo fisso del piano della corona vi sono i nomi antichi dei venti corrispondenti alle varie direzioni.<br>La corona minore, ortogonale alla precedente e disposta in meridiano, ha indicate le zone climatiche: <i>frigida, habitabilis, temperata torrida</i>. Il meridiano è incastrato in una piccola sfera di sostegno su cui sono incisi a decoro un'aquila e un pellicano, alternativamente. Sotto questo piccolo globo, in una intaccatura a croce, sono avvitate quattro zampe di grifone artisticamente lavorate.<br>Al polo nord del globo celeste ci sono due quadranti, imperniati sull'asse polare, il primo, che segna i quarti d'ora, ha una numerazione da I a IIII ripetuta due volte, cosicché la lancetta, andata perduta, faceva una rivoluzione completa in due ore; l'altro quadrante ha una doppia numerazione, in numeri arabi da 1 a 24 e in numeri romani, nella corona più esterna, da I a XII, ripetuta due volte, per le ore diurne e per le notturne. Questi due quadranti, racchiusi da corone di rame dorato, sono in argento e smaltati a fuoco con fregi fitomorfi in smalto traslucido colorato a smeraldo, turchino, rubino e topazio. Il quadrante al polo sud ha un indice fisso rispetto al quale la lancetta perduta compiva una rotazione in 12 ore, misurate per mezzo della numerazione romana da I a XII.<br> Altri due assi coassiali con il polare hanno movimento indipendente e trasportano il cerchio del Sole e quello della Luna, che però è andato perduto.<br>Sulla superficie del globo sono incisi i sistemi di coordinate. E' rappresentata l'eclittica che permette di dividere il globo in due emisferi. Su questa divisione è inserita una sottile corona dentata d'acciaio che permetta al Sole di variare la sua posizione, durante il suo moto annuo, da +23° a -23°. Per il sistema equatoriale sono tracciati l'equatore, i due tropici e i circoli polari.<br>Le costellazioni rappresentate sul globo sono quelle di Tolomeo, sono incise col bulino e recano i nomi in latino. Le stelle sono tracciate con asterischi di diversa grandezza a seconda della propria magnitudine. Una tabella riassume il rapporto tra le dimensioni degli asterischi e le magnitidini tolemaiche. Le stelle più significative riportano inciso sia il valore della magnitudine sia i relativi segni planetari. Le nebulose sono rappresentate da cerchietti e la Via Lattea ha il contorno tratteggiato.<br>In un ovale posto nell'emisfero sud, racchiuso da un elegante decoro floreale sono incisi i nomi dei costruttori e l'anno di realizzazione.
funzione
Orologio e calendario perpetuo.
modalità d'uso
Il globo compie una rivoluzione in 24 ore per mezzo di un meccanismo a molla che ha una carica di otto giorni. Una suoneria segnalava i quarti d'ora e le ore.<br>Il meccanismo a conoide o fuso, detto anche fusella, fu utilizzato per la prima volta nel 1525 da Jacob Zech (?-1540), un orologiaio svizzero che ha lavorato a Praga come mastro orologio di corte per la regina Anna di Bohemia (1503-1547), sviluppando gli studi condotti nel '400 da da Filippo Brunelleschi (1377-1446) e Leonardo da Vinci (1452-1519). La fusella consiste in una corda di trazione avvolta attorno ad una molla, da un lato, e al contorno della base maggiore del conoide, dall'altro.<br>I meccanismi motore e dei segnali orari si trovano tra due lastre circolari mentre quello dei quarti d'ora tra due lastre minori.<br>Il rotismo trascinava anche i cerchi meridiani con le posizioni del Sole e della Luna.
ISCRIZIONI
classe di appartenenza
copyright
lingua
Latino
tecnica di scrittura
Incisione
trascrizione
Georg Roll et Johannes Reinhold elaborabant Augustae 1589
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
stato di conservazione
discreto
indicazioni specifiche
meccanismo interno di rotazione non funzionante<br>mancanza di indici e lancette
RESTAURI E ANALISI
RESTAURI
data
1992
descrizione intervento
pulitura
ente responsabile
OANA
RESTAURI
data
2000
descrizione intervento
pulitura
ente responsabile
OANA
RESTAURI
data
2012
descrizione intervento
pulitura
ente responsabile
OANA
nome operatore
Mauro Gargano
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
Cessione
data acquisizione
1808
luogo acquisizione
Napoli
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
Osservatorio Astronomico di Capodimonte
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
documentazione esistente
denominazione
Attività scientifica. Strumenti
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
posizione
B. 3 ; f. 5
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
documentazione esistente
autore
Sede. Lavori di fabbrica
nome archivio
Archivio Storico dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
posizione
B. 1 ; f. 1
FONTI E DOCUMENTI
genere
documentazione esistente
tipo
documentazione esistente
autore
Felice Nicolaj
denominazione
Ministero degli Interni. II appendice
data
1808
nome archivio
Archivio di Stato di Napoli
posizione
B. 1829 ; f. 4
citazione completa
Bobinger, Maximilian, <i>Kunstuhrmacher in Alt-Augsburg</i>, Augsburg, Rösler, 1969, p.38 <i>La Collina di Urania</i>, a cura di M. Rigutti, Napoli, Elio de Rosa Editore, 1992, n.77 Derome, Robert, <i>An Art Historian's Approach to Globes</i>, in: Edward H. Dahl and Jean-François Gauvin, <i>Sphæræ Mundi, Early Globes at the Stewart Museum</i>, Montréal, Septentrion and McGill-Queen's University Press, 2000, p.25-65 <i>en.wikipedia.org/wiki/Fusee_(part_of_clock)</i> Fiorini, Matteo, <i>Sfere terrestri e celesti</i>, Roma, Società Geografica Italiana, 1899, p.200 La Lande, Jérôme de, <i>Voyage d'un françois en Italie, fait dans les années 1765 et 1766. Vol. 6</i>, 1769, a Venise, et se trouve à Paris, chez Desaint, pp.166-167 Martino, Linda, <i>Dalla "Galleria delle cose rare" di Parma al Museo di Capodimonte: gli oggetti d'arte di casa Farnese</i>, in: <i>La collezione Farnese</i>, Napoli, Electa-Napoli, 1996, pp.119-129 Nicolini, Tito e Fichera, Elio, <i>Globo celeste Roll-Reinhold 1589 ed orologio antico Chlasner 1567 dell'Osservatorio di Capodimonte</i>, in: <i>Atti dell'Accademia Pontaniana</i>, n.s., vol. 11, 1962, pp.3-12 <i>www.er.uqam.ca/nobel/r14310/Globes/07Reinhold.html</i>
MOSTRE
specifiche
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
COMPILAZIONE *
data
11/11/2013
nome compilatore
Mauro Gargano
referente scientifico
Mauro Gargano
funzionario responsabile
Mauro Gargano
ANNOTAZIONI
osservazioni
Il globo celeste, che è in dotazione alla Specola sin dal <i>...Real Osservatorio provvisorio di S. Gaudioso</i>, proviene dalla <i>Galleria delle cose rare</i>, una sorta di <b>Wunderkammer</b>, voluta da Ranuccio II farnese (1630-1694), duca di Parma e Piacenza, nel palazzo della Pilotta a Parma.<br>Molti oggetti, raccolti nella residenza parmense e inventariati in un documento del 1708, provenivano dalla varie residenze della famiglia Farnese, soprattutto dai palazzi romani, progressivamente svuotate delle suppellettili più preziose a partire dal 1644, dopo la prima guerra di Castro che oppose lo Stato Pontificio al ducato di Parma.<br>In virtù del trattato di Vienna, Carlo di Borbone (1716-1788), figlio di Filippo V (1683-1746), re di Spagna, e di Elisabetta Farnese (1692-1766), duchessa di Parma e Piacenza, ebbe in eredità la ricca collezione della famiglia Farnese. Quando, nel 1735, divenne re di Napoli e Sicilia trasportò nella capitale partenopea le collezioni parmensi di quadri e di oggetti rari.<br>Agli inizi del 1589 il Kaiser Rodolfo II d'Asburgo (1552-1612) commissionò l'acquisto di un globo celeste con movimento orario che fu consegnato agli inizi di luglio. In letteratura questo esemplare viene associato con il globo di Napoli.<br>Il padre somasco <b>Giovanni Maria della Torre</b> (1710-1782), docente di fisica e matematica, "custode" della Real Biblioteca e direttore della Stamperia Reale, in una lettera al ministro Bernardo Tanucci (1698-1783) del 9 maggio 1756 descrive lo stato di conservazione degli oggetti farnesiani spostati dal palazzo reale alla reggia di Capodimonte per l'allestimento del Real Museo di Capodimonte: <i>...La terza parte consiste nelle macchine di Fisica, delle quali, altre fermate a Torino, ho trovato nella roba venuta da Parma una completa camera ottica, ..., e un nobilissimo globo celeste di metallo indorato, che ha poco meno di un palmo di diametro e gira intorno al suo asse a forma di ruote anteriori, fatto dal celebre Reinhold di Augusta nel 1586.</i> Anche se vi è una discrepanza nella data di costruzione, vi è una sostanziale identificazione dello strumento farnesiano con il globo celeste posseduto dall'Osservatorio.<br>Nel 1808 il soprintendente generale dei <i>Reali Musei, ed antichità del Regno</i>, Felice Nicolas (1763?-1846), consegnò alcuni strumenti di uso scientifico all'Osservatorio Astronomico di Napoli e tra essi il <i>globo celeste montato sul suo piede tutto di metallo dorato di diametro 1 palmi</i>.<br>Nel 1948 si chiese al Ministero della Pubblica Istruzione di disporre per il globo e l'<a href='http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?WEB=INAFS&TBL=PST&ID=392'>orologio di Chlasner</a>, <i>... due oggetti antichi preziosissimi sulla cui custodia è dato di temere...</i> che <i>... fossero conservati in deposito provvisorio presso...</i> il Museo di San Martino.<br>Il Prof. Fiorini dell'Università di Bologna, nel suo volume sulle sfere celesti e terrestri, dà una descrizione dello strumento e dice che <i>... per lo stato di conservazione e per la finezza del lavoro costituisce indubbiamente un oggetto del più alto valore storico artistico e scientifico</i>. Fiorini attesta che esistono solo altre due sfere celesti di Roll e Reinhold nei Musei di Dresda e di Vienna. In realtà esistono, oltre a questo napoletano, altri sei esemplari di globo realizzati da Roll e da Reinhond e si trovano presso il:<br>Kunsthistorisches Museum di Vienna, 1584<br>Victoria and Albert Museum di Londra, 1584<br>Hermitage di San Pietroburgo, 1584<br>Staatlichen Kunstsammlungen di Dresda, 1586<br>Conservatoire des Arts et Metiers di Parigi, 1588.