CODICI *
ID SCHEDA
3992
tipo di scheda
PST
livello di ricerca
C
CODICE UNIVOCO *
codice regione
20
ente schedatore
OACA
ente competente
S10
RELAZIONI
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
AST
codice bene
2573
RELAZIONI
RELAZIONI DIRETTE
tipo scheda
AST
codice bene
2573
OGGETTO *
OGGETTO *
definizione
Telescopio
tipologia
visuale zenitale
parti e/o accessori
Con micrometro, livella orizzontale e 2 Livelle di Horrebow
denominazione
Telescopio Zenitale Wanschaff (VZT)
QUANTITÀ
numero
1
ALTRA DEFINIZIONE OGGETTO
definizione
Telescope
tipologia
Zenithal Wanschaff
codice lingua
ENG
CATEGORIA
Categoria principale
Astronomia
Altra categoria
Rilevamento
Altra categoria
Geofisica e oceanografia
Parole chiave
Astrometria
LOCALIZZAZIONE *
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE*
stato
Italia
regione
Sardegna
provincia
CA
comune
Cagliari
località
Selargius
COLLOCAZIONE SPECIFICA *
tipologia
Ente di ricerca
qualificazione
Osservatorio Astronomico
denominazione
Osservatorio Astronomico di Cagliari
denominazione spazio viabilistico
Via della Scienza 5
denominazione raccolta
Museo dell'Osservatorio di Cagliari
ALTRE LOCALIZZAZIONI
tipo di localizzazione
luogo di esecuzione/ fabbricazione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA (*)
stato
Germania
altra ripartizione amministrativa o località estera
Berlino
COLLOCAZIONE SPECIFICA
tipologia
Ditta
denominazione
Julius Wanschaff
CRONOLOGIA *
CRONOLOGIA GENERICA *
fascia cronologica di riferimento
XIX
frazione cronologica
ultimo quarto
CRONOLOGIA SPECIFICA *
da
1898
validità
ante
Datazione (OPAC)
ante 1898
motivazione cronologia
documentazione
DEFINIZIONE CULTURALE
AUTORE/RESPONSABILITA' (*)
nome scelto
Wanschaff, Julius
tipo intestazione
P
forma per la visualizzazione
Julius Wanschaff
ruolo
costruttore
dati anagrafici/periodo di attività
1844 - 1903
motivazione dell'attribuzione
marchio
riferimento all'autore
officina
sigla per citazione
58
COMMITTENZA
data
1896
circostanza
Commissione Geodetica Italiana
nome
Celoria, Giovanni
DATI TECNICI *
materia e tecnica
ottone, bronzo e acciaio
MISURE *
unità
cm
altezza
163,0
larghezza
50,0
lunghezza
95,0
specifiche
Obiettivo: lunghezza focale 130 cm, apertura 10,8 cm
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
<p>Il <em>telescopio Zenitale di Wanschaff</em> materializza un sistema di riferimento altazimutale&nbsp;a due gradi di libert&agrave;, con asse orizzontale mobile che ruota attorno ad un asse verticale fisso. Il cannocchiale, in ottone, &egrave; montato all&#39;estremit&agrave; di un albero orizzontale, mentre all&#39;estremit&agrave;&nbsp;opposta &egrave; predisposto un contrappeso. Il cannocchiale &egrave;&nbsp;sorretto da una colonna, in bronzo, il cui basamento, dotato di tre viti di livello, porta un cerchio azimutale di cm 30 di diametro. Il cerchio verticale, alla cui estremit&agrave; sono montate due livelle, misura cm 27 di diametro ed &egrave; munito di un microscopio di lettura. L&#39;asse intorno al quale ruota il cannocchiale &egrave; orientato nella direzione Est-Ovest. in modo che il filo verticale centrale del micrometro corrisponde al meridiano.&nbsp;Il sistema ottico &egrave; alloggiato in un tubo a doppia parete per isolare il cammino ottico dagli sbalzi termici. L&#39;asse verticale &egrave; fissato su una base recante l&#39;alidada azimutale. Il micrometro, principale accessorio, permette di misurare con grande precisione gli spostamenti relativi di un sottilissimo filo (filo di ragno) che va a sovrapporsi al moto della stella. Esso &egrave; costituito da due sottili lamine di vetro a facce piane e parallele, una delle quali &egrave; solidale con il telescopio, mentre l&#39;altra, fissata ad una slitta per mezzo di una vite micrometrica, &egrave; libera di muoversi parallelamente alla prima.<br /> Focale: 130.0 cm - obiettivo: 10.8 cm<br /> Le livelle di <em>Horrebow</em>, strettamente collegate al cannocchiale, permettono dopo aver fatto girare l&#39;asse mobile di 180&deg; rispetto all&#39;asse fisso, di dare alla linea di collimazione rispetto alla verticale una posizione prossimamente simmetrica a quella che aveva prima della rotazione e di misurare la dissimmetria residua.</p>
funzione
<p>Lo strumento venne utilizzato per&nbsp;le osservazioni del <em>Servizio Internazionale delle Latitudini.</em></p>
modalità d'uso
<p>Il telescopio misura con precisione le piccole differenze fra le distanze zenitali dei stelle vicine allo zenit. Scopo principale delle osservazioni sistematiche effettuate con lo strumento &egrave; determinare i valori esatti della latitudine geografica del luogo di osservazione, al fine di studiare lo spostamento dei poli terrestri.</p>
cronologia d'uso
Dal 1899 al 1986.
ISCRIZIONI
classe di appartenenza
indicazione di responsabilità
autore
J. Wanschaff, Berlin
CONSERVAZIONE *
STATO DI CONSERVAZIONE *
stato di conservazione
buono
modalità di conservazione
Lo strumento è completo.
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI *
ACQUISIZIONE
tipo acquisizione
donazione
nome
Commissione Geodetica Italiana
data acquisizione
1899
luogo acquisizione
Carloforte
CONDIZIONE GIURIDICA *
indicazione generica
proprietà Ente pubblico non territoriale
indicazione specifica
Osservatorio Astronomico
indirizzo
Via della Scienza 5, Selargius, Cagliari
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
citazione completa
Albrecht Th., <i>Anleitung zum Gebrauches des Zenittelescopes auf den Internationales Breitenstaziones. Berlin.</i>, Biblioteca Osservatorio Astronomico di Cagliari, 1899
citazione completa
Sedda M., <i>Metodi di osservazione per la determinazione delle costanti di un telescopio zenitale.</i>, Tesi di Laurea Università di Cagliari, Biblioteca Osservatorio Astronomico di Cagliari, 1975
ACCESSO AI DATI *
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI *
profilo di accesso
1 (intera scheda visibile)
motivazione
dati pubblicabili
COMPILAZIONE *
referente scientifico
Calledda, Peppino
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE
data registrazione
2015
nome revisore
Calledda, Peppino
ente
Osservatorio Astronomico Cagliari
AGGIORNAMENTO-REVISIONE
data
2020
nome revisore
Federico Di Giacomo
ente
INAF - Osservatorio Astronomico di Padova
ANNOTAZIONI
osservazioni
<p>Il Telescopio Visuale Zenitale, denominato VTZ1, fu costruito da <a href="http://www.beniculturali.inaf.it/opac/autori/wanschaff-julius"><em>Julius Wanschaff</em> </a>a Berlino 1898 e l&rsquo;anno successivo venne spedito alla <em>Stazione Astronomica di Carlofort</em>e dall&rsquo;<em>Associazione Geodetica Internazionale</em>.&nbsp;<br /> Tale strumento &egrave; una versione modificata dello strumento realizzato da A. Talcott nel 1834. Strumenti come questo trovarono il loro impiego per la determinazione della latitudine di un luogo con la precisione di 0.1&rdquo;, sufficiente a constatare una variazione che nell&rsquo;arco di un anno pu&ograve; raggiungere i 0.5&rdquo;, dovuta agli spostamenti a carattere ondulatorio dell&rsquo;asse terrestre in seguito alle attrazioni esercitate dal Sole e dalla Luna, dando luogo al fenomeno della Nutazione. Altre variazioni non periodiche (secolari) possono essere evidenziate dall&rsquo;uso combinato dei dati osservativi di tutte le stazioni coinvolte nel programma.<br /> Una volta arrivato presso la stazione osservativa di Carloforte questo strumento entr&ograve; immediatamente in funzione e venne impiegato dall&rsquo;ottobre 1899 fino alla fine del 1979&nbsp;salvo una fase di interruzione durante il periodo bellico. Inizialmente venne adoperato nell&rsquo;ambito del Servizio delle Latitudini (fino al 1962) e, in seguito l&rsquo;International Polar Motion Service lo utilizz&ograve; per la determinazione e lo studio del moto del polo. Strumenti analoghi operarono a partire dalla fine dell&rsquo;Ottocento a Mizusawa (JP), Gaithersburg (Usa), Ukia (Usa) e Kitab (RU), tutte stazioni situate alla medesima latitudine di 39&deg; 08&rsquo;.&nbsp;</p>