Completati gli studi secondari a Verona, si laureò in Matematica a Padova nel 1904, con il massimo dei voti. Dal 1905 al 1908 lavorò come assistente, al fianco di Giuseppe Ciscato, alla Stazione astronomica di Carloforte in Sardegna, compiendo osservazioni di carattere internazionale per lo studio della variazione delle latitudini. Al suo ritorno a Padova divenne assistente presso il Gabinetto di Geodesia, allora ospitato presso l’Osservatorio astronomico e diretto da Antonio Maria Antoniazzi, avendo così l’opportunità di operare anche sotto la guida di Giuseppe Lorenzoni. Divenuto astronomo aggiunto nel 1915, nel ’22 fu chiamato a coprire la cattedra di Geodesia a Torino, dove diresse anche il locale Osservatorio. Nel 1926 fu nominato direttore dell’Osservatorio Astronomico di Padova, incarico che mantenne fino al 1952. Dal ’37 tenne anche l’insegnamento di Geodesia e la direzione del relativo Istituto.
Nel corso della sua carriera scientifica sviluppò principalmente ricerche di geodesia e gravimetria, e ricerche di astronomia classica e di posizione. Nel primo campo egli svolse e diresse diverse campagne gravimetriche in varie regioni d’Italia, sotto gli auspici sia della Commissione Geodetica Italiana, sia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di cui era membro.
Nel campo dell’astronomia classica si dedicò principalmente alla trattazione di problemi di meccanica celeste, sviluppando originali ed efficaci metodi di calcolo che permisero a lui e ai suoi collaboratori di essere tra i primi a determinare con precisione l’orbita del nuovo pianeta Plutone, a poche settimane dalla scoperta.
Il nome di Silva è legato in particolare alla creazione del nuovo Osservatorio Astrofisico dell’Università di Padova, ubicato sull’Altopiano di Asiago. Il riflettore, dell’apertura di 122 cm - il maggior telescopio europeo, per quel tempo - fu costruito sotto il governo fascista con risorse tecniche ed umane esclusivamente italiane, e fu inaugurato nel 1942. La costruzione di questo telescopio fu un grande evento per l’astronomia italiana, e contribuì in maniera sostanziale al suo rilancio internazionale.