Giulio Bemporad

DataFirenze, 3 gennaio 1888 - Roma, 9 luglio 1945
Nome completoBemporad, Giulio
Cugino di Azeglio, dal 1906 studiò Matematica prima all'Università di Pisa e poi, dal 1909 nell'Ateneo di Catania dove si laureò l'anno seguente in matematica. Dal 1909 aveva cominciato a collaborare con l'Osservatorio di Catania ai lavori della Carte du Ciel divenendone assistente. Nel 1911 fu chiamato a coprire il ruolo di assistente alla Stazione astronomica di Carloforte, sull'Isola di San Pietro nella parte sud-occidentale della Sardegna. Nel 1920 diventò direttore della Stazione.
In questo ruolo rimase sull'isola fino al 1925 quando finalmente, dopo 14 anni di permanenza sull'isoletta, riuscì ad ottenere il trasferimento a Napoli all'Osservatorio di Capodimonte, diretto da suo cugino Azeglio.
Qui tenne lezioni di astronomia all'università mentre in Osservatorio continuò ad occuparsi di misure e calcoli per la Carte du Ciel, di radiazione solare e di stelle variabili.
A Napoli entrò in contatto con i gruppi legati al movimento sionistico italiano, di cui successivamente divenne una figura di spicco.
Restò a Napoli fino al 1933 quando, anche a seguito della definitiva rottura con il cugino, venne trasferito all'Osservatorio di Pino Torinese, dove gli fu affidato il compito di determinare la longitudine dell'osservatorio con il metodo della radiotelegrafia. Si occupò anche di osservazioni di stelle variabili, dello studio dei moti propri stellari, di teoria degli errori degli strumenti. Pubblicò inoltre un lavoro sul calendario ebraico e un metodo pratico per determinare il giorno di Pasqua.
Esonerato perché ebreo nel 1938, anno della promulgazione delle leggi razziali, fu costretto ad abbandonare il suo lavoro e l'appartamento di servizio il 14 dicembre 1938.
A Torino collaborò con le organizzazioni di soccorso ebraiche, diventando prima delegato del Comitato di Assistenza per gli Ebrei in Italia, e poi Segretario della delegazione torinese della Delasem.
Con l'occupazione nazista del nord Italia dopo l'8 settembre 1943, Giulio e sua sorella Giselda riuscirono a salvarsi dalla deportazione, probabilmente trovando rifugio nelle campagne.
Nell'autunno 1944 arrivò a Roma dove fu ospitato dalla famiglia di Fernando Pergola, un suo lontano parente.
L'8 novembre 1944 fu nominato a presiedere l'Ufficio Palestinese Centrale che aveva il compito di organizzare l'emigrazione degli ebrei italiani verso la terra d'Israele. Partecipò al primo convegno dei rappresentanti dei gruppi sionistici dell'Italia liberata che si tenne a Roma dal 12 al 15 gennaio 1945 e si concluse con la ricostituzione della Federazione Sionistica Italiana.
La grave malattia che lo colpì gli ultimi mesi di vita non gli diede il tempo di rientrare a Torino per essere reintegrato all'Osservatorio. Morì all'Ospedale Fatebenefratelli a causa di un tumore al polmone.
Alla sua morte il settimanale Israel pubblicò in prima pagina un necrologio in cui si legge tra l'altro «L'Ebraismo italiano perde uno dei suoi uomini migliori, più colti, più attivi, più preparati a svolgere funzioni direttive, più decisi a combattere strenuamente quando occorresse. A Torino ove risiedeva, a Roma ove lo avevano condotto temporaneamente le vicende della guerra, la sua attività in campo ebraico è stata continua, instancabile»
Persone correlate
Dettagli
Attività
Osservatorio Astrofisico di Catania, 1909 - marzo 1911, Assistente Straordinario
Stazione osservativa di Carloforte, marzo 1911 - 1920, Assistente
Stazione osservativa di Carloforte, 1920 - 30 aprile 1925, Direttore
Stazione osservativa di Carloforte, [1920] - 15 febbraio 1924, Astronomo 2° Classe
Stazione osservativa di Carloforte, 16 febbraio 1924 - 30 aprile 1925, Astronomo 1° classe
Osservatorio Astronomico di Capodimonte, 1 maggio 1925 - 1932, Astronomo 1° classe
Osservatorio Astrofisico di Catania, 1932 - 15 marzo 1933, Astronomo 1° classe
Osservatorio Astronomico di Torino, 16 marzo 1933 - 14 dicembre 1938, Astronomo 1° classe
Università di Catania, [novembre] 1910 - marzo 1911, Assistente alla cattedra di Geometria analitica
Onorificenze
Società Astronomica Italiana, 1925?, Socio
Autore schedaMauro Gargano, Luisa Schiavone