Terminati gli studi, nel 1925 divenne aspirante guardia marina e successivamente ufficiale di vascello. Nel 1928 lasciò la Marina per motivi di salute e si laureò in matematica all'Università di Napoli con una tesi sul problema dei due corpi di massa variabile. Nel 1929 divenne assistente alla cattedra di Meccanica Razionale, tenuta da Roberto Marcolongo e poi alla cattedra di Geodesia, retta da Vittorio Nobile. Nel 1933 vinse il concorso per assistente presso l'Osservatorio astronomico di Roma. Nel 1936 ottenne la libera docenza in astronomia, nel 1940 vinse il consorso per astronomo aggiunto e nel 1942 quello per astronomo.
Dopo alcuni lavori di meccanica celeste, a Roma si occupò di geodesia, di fisica solare e di fotometria visuale. In particolare iniziò una laboriosa determinazione della longitudine della torre centrale del Campidoglio e della torre del primo meridiano d'Italia. Divenne anche revisore della Enciclopedia italiana e collaboratore del Dizionario enciclopedico italiano.
Dal 1938, nella nuova sede di Monte Mario eseguì fino al 1952 numerose determinazioni delle ascensioni rette di Mercurio, Venere, Giove, Saturno, Urano e Vesta, con lo strumento dei passaggi di Bamberg. Nel campo della fisica solare, analizzò le osservazioni del diametro solare fatte al Campidoglio dal 1874 al 1937. Ridusse le trentamila misurazioni e tracciò la curva di variazione del diametro solare deducendone una periodicità di 22 anni.
Colpito da una grave forma di nefrite, fu costretto a ridurre il lavoro osservativo, tornò agli studi di meccanica celeste e si interessò di divulgazione scientifica, collaborando con alcuni quotidiani e con la Rai.