Figlio dello scultore Emanuele, ben presto lasciò gli studi umanistici per frequentò la scuola di architettura. Con la guida del padre si dedicò alla scultura. Aderendo alla corrente verista, preferì il bronzo al marmo per modellare i suoi soggetti preferiti: popolane, scugnizzi, pescatori e contadini.
Fu tra i primi a Napoli a coltivare la fotografia artistica ottenendo una buona affermazione.