L'ingegnere Paolo Vocca nacque a Salerno il 3 settembre 1896. Dopo aver partecipato in prima linea alla Prima Guerra mondiale sul fronte albanese, dove contrasse la malaria, nel 1921 si laureò alla Scuola di Ingegneria di Napoli.
Nel 1922 Vocca si trasferì all'Osservatorio di Pino Torinese in qualità di assistente e tra il 1922 e il 1929 Vocca lavorò molto all’equatoriale fotografico, occupandosi di corpi minori del sistema solare e di comete. Nel 1925 diventò astronomo aggiunto dell’osservatorio.
Successivamente, nel 1929, a causa delle necessità della Stazione di Carloforte, Vocca dovette trasferirsi in Sardegna dove diresse la stazione fino al 1932. L'anno successivo andò a Milano e nel 1936 la necessità di dare al nuovo Ufficio centrale per il servizio delle latitudini un personale adatto consigliarono il suo trasloco da Milano a Napoli. Nel 1942 Carnera propose al ministero il trasferimento di Vocca a Catania affinché gli si potesse offrire una posizione di maggiore responsabilità, atta a mettere maggiormente in luce i suoi meriti e le sue qualità. La direzione dell'Osservatorio etneo fu attribuita a Eugenio De Caro, negando il trasferimento di Vocca.
In seguito a questi eventi soffrì di depressione ed esaurimento nervoso che lo indussero a ripetuti periodi di aspettativa e ad una scarsa partecipazione alle attività scientifiche dell'Osservatorio e nel 1950 lasciò l’Osservatorio per l'Istituto Universitario Navale di Napoli dove insegnava idrografia e astronomia geodetica.
Vocca scomparve precocemente, il 31 agosto 1954.