DATI ANALITICI
DESCRIZIONE (*)
oggetto
<p>Questo micrometro era utilizzato inizialmente del telescopio Peratoner. Dotato di scatola ed alcuni accessori, fra cui: oculare Hensoldt, due microscopi per lettura scale, piastra con lamine, cavo per illuminazione.</p>
funzione
<p>Micrometro del telescopio Peratoner, poi usato al telescopio Amici.</p>
modalità d'uso
<p>Agendo sulla vite micrometriche è possibile produrre uno spostamento lineare del filo mobile presente all'interno dello strumento e, conoscendo il passo della vite micrometrica in secondi d'arco, è possibile misurare la distanza angolare tra due punti.</p>
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO *
FOTOGRAFIE *
collocazione
Archivio Fotografico Osservatori Arcetri
note
Lastra A08-AG23-1921-1922
citazione completa
Vittorio Fontana, "Il micrometro dell'equatoriale dell'Osservatorio Peratoner a Firenze", Atti della R. Accademia delle Scienze di Torino, Vol. 46, (1911), Torino, Vincenzo Bona, pg. 634-649.
citazione completa
B. Viaro, "Installazione di un equatoriale nel nuovo Osservatorio Peratoner in Firenze",Rivista di astronomia e scienze affini, anno III (1909), p. 167
citazione completa
G. Abetti, Pubblicazioni dell'Osservatorio di Arcetri, n. 40 (1923), pp.5-6. fotografia a pg. 11.
citazione completa
A. Abetti, "Sul modo di illuminare il campo oppure il reticolo di un refrattore", Memorie della societa' degli Spettroscopisti italiani, vol XL, anno 1911, pp. 49-54 (contiene disegno di spaccato del micrometro e descrizione delle caratteristiche dell'oculare)
ANNOTAZIONI
osservazioni
<p>Il micrometro venne realizzato intorno al 1909 da <strong>Enrico Righini</strong>, meccanico dell'Osservatorio.</p>
<p>Il capitano <strong>Alberto Peratoner</strong> aveva costruito un osservatorio privato su un palazzo nel centro di Firenze sul <em>Lungarno Vespucci</em>, e l'aveva dotato di un rifrattore acromatico di 16 cm di apertura e 2.3 m di focale, fabbricato da <a href="https://www.beniculturali.inaf.it/opac/autori/steinheil-carl-august-von"><strong>Steinheil</strong></a>. Nel 1921 i telescopio fu poi donato all'Osservatorio di Arcetri e installato nel cupolino Ovest. L'anno successivo <a href="https://www.beniculturali.inaf.it/opac/astronomi/giorgio-abetti"><strong>Giorgio Abetti</strong></a> vi fece montare in parallelo un telescopio newtoniano da 30 cm di apertura, corredato di prismi obiettivi: il riflettore prismatico. La combinazione dei due strumenti rimase in uso per quasi 50 anni, per l'osservazione di stelle e Sole.</p>
<p>Con il riflettore prismatico <strong><a href="https://www.beniculturali.inaf.it/opac/astronomi/margherita-hack">Margherita Hack</a></strong> eseguì le osservazioni per la sua tesi di laurea nell'estate del 1944.</p>