Astrolabio impersonale di Danjon

Data1970

L'astrolabio impersonale di Danjon è costituito da un telescopio orizzontale mobile in azimut, da un prisma triangolare equilatero posto davanti all'obiettivo e da uno specchio orizzontale rappresentato da un bagno di mercurio. Grazie a queste componenti si ottengono due immagini dell'oggetto osservato, una diretta e l'altra riflessa, che dovranno coincidere sul piano focale quando l'oggetto stesso si trovi ad un'altezza sull'orizzonte pari a 60°. L’aggettivo impersonale riguarda la presenza di un micrometro birifrangente, costituito da un doppio prisma di Wollaston e da un motore tacheometricamente asservito. Ciò consente la determinazione dell'istante di transito di un oggetto al cerchio di altezza 60° con la precisione di qualche millisecondo.

Fra gli strumenti classici impiegati nello studio della rotazione terrestre uno dei più affidabili e precisi è l'Astrolabio. Il termine “astrolabio” è legato a un antico strumento utilizzato per la localizzazione degli astri e per la navigazione. Infatti, tramite questo strumenti era possibile localizzare o calcolare la posizione dei vari corpi celesti come il Sole, la Luna, i pianeti e le stelle. In seguito, con l'introduzione del sestante, il termine astrolabio venne utilizzato per identificare particolari strumenti astronomici dotati del solo movimento in azimut, che osservano il passaggio degli astri ad una determinata altezza. In particolare, tramite osservazioni di tempo astronomico e di latitudine effettuate con regolarità e continuità era possibile determinare con alta precisione sia le variazioni della velocità di rotazione della Terra sia negli spostamenti relativi all'asse di rotazione rispetto alla superficie della Terra (moto del polo).
L’astrolabio impersonale di Dajon venne fabbricato nel 1970 dall’astronomo francese André Louis Danjon e venne acquistato dall’Osservatorio Astronomico di Cagliari nel 1981. A partire dall’agosto 1982 venne avviato un programma regolare di osservazioni di tempo e di latitudine in collaborazione col Bureau International de l’Heure (BIH) e dell’International Polar Motion Service (IPMS). A partire dal primo settembre 1983 fu intensamente impegnato, insieme agli altri strumenti dell'Osservatorio di Cagliari, nel Progetto Internazionale Merit (Monitor Earth Rotation and Intercompare the Techniques of observatione and analysis) proposto ed organizzato dall'Unione Astronomica Internazionale e dall'Unione Internazionale di Geodesia e Geofisica allo scopo di raccordare le osservazioni classiche (ottiche) con le nuove tecnologie allora emergenti. 
Infine a metà degli anni ’80, con una modifica tecnica, fu utilizzato per osservazioni di posizione del Sole. Cessò l’attività nel 1987. 

Persone correlate
Dettagli
Materia e tecnica
Acciaio - ottone - vetro
Categoria
Astronomia
Definizione
Astrolabio
Bibliografia
S. Debarbat, B. Guinot, La methode des Hauteurs Egales en Astronomie, Gordon&Breach, Parigi 1970.
P. Calledda, Progetto Strategico Strumentaria Astronomica CNR, Roma , Biblioteca Osservatorio Astronomico di Cagliari, 1999

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