Questa calcolatrice è una macchina completamente meccanica, ancora senza tasti mobili, ma con impostazione delle cifre tramite cursori comandati da leve azionate manualmente dall'operatore, e con comando di esecuzione a manovella.
Lo sviluppo del calcolo meccanico risale alla metà del 1600, quando il matematico Blaise Pascal realizzò la Pascalina, la prima macchina aritmetica veramente utilizzabile dopo i tanti tentativi dei suoi predecessori. La tecnologia si sviluppò in modo sostanziale nel XIX secolo, in parallelo con le tecniche dell’orologeria e della metallurgia. Nei primi anni del 1900 le calcolatrici meccaniche erano ormai una realtà industriale e venivano impiegati negli uffici, nelle banche e nei luoghi di ricerca. Le prime macchine erano solo addizionatrici a cursori, azionate a manovella, in seguito vennero quelle a tastiera e infine quelle equipaggiate con motore elettrico, in grado di eseguire anche le moltiplicazioni e le divisioni.
Questa macchina fu realizzata dalla ditta tedesca Brunsviga nel 1928, su un progetto risalente al 1914. La sua funzione, presso la Stazione Astronomica di Carloforte fu principalmente come ausilio nell’elaborazione dei dati delle osservazioni astronomiche effettuate con il Telescopio Zenitale (VZT), impiego che portò avanti fin dopo la guerra.