Cerchio altazimutale di Ramsden

Data1787 - 1789
CostruttoriJesse Ramsden
Descrizione delle parti essenziali dello strumento (una descrizione minuziosissima è stata data dallo stesso Piazzi nel libro II del Della Specola Astronomica):
Il cerchio orizzontale, diviso fino ai 10 minuti d’arco, è connesso tramite 10 raggi conici cavi ad un pilastro conico alto 38,5 pollici. Il pilastro è sormontato da una intelaiatura consistente in due piastre in “prince’s metal” e 4 colonne di ottone, ciascuna del diametro di 3,6 pollici e 42 pollici di altezza. Questa intelaiatura racchiude e sorregge il cerchio verticale, diviso fino ai 6 minuti d’arco, di cui il telescopio acromatico costituisce uno dei diametri.
Il cerchio verticale è connesso per mezzo di otto supporti conici cavi all'asse orizzontale, costituito da due tronchi di cono collegati mediante un cilindro al quale sono fissati i raggi conici del cerchio. L’asse orizzontale è sostenuto da quattro supporti, due per lato. I supporti più vicini al cerchio sono sostenuti da due colonne, e consistono in un insieme di dodici ruote, sei per ciascun supporto, accoppiate in modo da regolare la distribuzione del peso dello strumento. Quattro supporti esterni, fissati alle colonne dell’intelaiatura, sostengono la parte terminale dell’asse e possono essere regolati per assicurarne la posizione orizzontale.
La scala del cerchio orizzontale è protetta da un cerchio di mogano e la lettura viene fatta per mezzo di un micrometro a microscopio, mentre la lettura del cerchio verticale si esegue su due micrometri a microscopio diametralmente opposti. Questo accorgimento consente di ridurre, tra l’altro, l’effetto dell’errore delle divisioni. I micrometri permettono di apprezzare il mezzo secondo d’arco.
Lo strumento era dotato di due livelli microscopici per la rettifica dell’asse del cerchio verticale; di questi non restano che frammenti.
Cerchio Altazimutale di Ramsden
Lettera di Piazzi (1789): "Il Cerchio, o più precisamente Stromento verticale ed azzimutale, è un capo d’opera, abbraccia quanto di meglio possa farsi o immaginarsi in Ottica, in Meccanica, in Astronomia". Piazzi era infatti riuscito ad ottenere dal celebre Ramsden uno strumento eccezionale, la cui realizzazione doveva aprire la strada ad una nuova generazione di strumenti astronomici, quelli a scala circolare. L’introduzione di tali strumenti consentì, nel giro di pochi decenni, fra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX, di migliorare l’accuratezza delle misure astronomiche di circa un fattore dieci, e deve quindi considerarsi una delle tappe fondamentali nello sviluppo della strumentazione astronomica.
È stato spesso affermato che Piazzi stesso abbia contribuito alla progettazione dello strumento, tuttavia non sembra esserci al momento, su questo punto, una chiara evidenza documentaria. È certamente vero che Piazzi seguì molto da vicino il lavoro di Ramsden; Lalande, in una lettera al Vicerè Caramanico (Parigi, 10 ottobre 1788), scrive infatti di Piazzi: "Egli è attualmente occupato a seguire ogni giorno il celebre Ramsden per indurlo a terminare uno strumento superbo, che renderà l’Osservatorio di Palermo uno dei più interessanti". È quindi probabile che Piazzi abbia discusso con Ramsden alcuni dettagli tecnici. In almeno un’occasione egli scrive di aver suggerito a Ramsden di disporre alcuni termometri lungo il cerchio delle altezze per tenere sotto controllo le eventuali deformazioni derivanti da gradienti di temperatura. Ramsden, tuttavia, non tenne in considerazione questo suggerimento; in realtà queste deformazioni costituirono uno dei fattori più importanti nel limitare la precisione dello strumento. È invece probabile che Piazzi abbia suggerito l’aggiunta del cerchio azimutale, che però non si rivelò molto efficace, tanto da indurre Piazzi a fissare lo strumento sul piano del meridiano, usandolo piuttosto come cerchio meridiano che come strumento altazimutale.
Nel 1791 lo strumento fu collocato nella “Stanza Circolare”, progettata da Marvuglia, abbellita da un tempietto circolare con colonne doriche in marmo bianco. Lo strumento era fissato ad uno zoccolo circolare in pietra poggiato su un pilastro che scende fino alle fondamenta, incatenato alle mura della stessa torre per assicurargli stabilità. Alla base, una pedana in noce circondata da una balaustra a colonnine. Il tetto, a cupola con base cilindrica, poggiava su 9 ruote metalliche con lastre di rame.
Dettagli
Materia e tecnica
Ottone
Materia e tecnica
Mogano
Misure
Diametro cerchio orizzontale : 90 / Diametro cerchio verticale : 150 / Apertura telescopio : 7,5
Categoria
Astronomia
Definizione
Telescopio
Bibliografia
Piazzi G., Della Specola Astronomico de’ Regj studj di Palermo, libri IV. Palermo, 1792, p. 15-46.
Piazzi G., Precipuarum Stellarum Inerrantium Positiones Mediae Ineunte Saeculo XIX ex Observationibus Habitis in Specula Panormitana ab Anno 1792 ad Annum 1902. Panormi, 1803, p. XXXVI.
Angelitti F., Sullo stato del R. Osservatorio Astronomico di Palermo e i suoi lavori in esso eseguiti durante il quinquennio 1899-1903, in Pubblicazioni del R. Osservatorio di Palermo, N.S., vol. I, 1904, p.37.
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Foderà Serio G., Il cerchio di Ramsden, in Elementi astronomici dell’Osservatorio astronomico di Palermo, 1984, p.17-23.
Foderà Serio G., (a cura di) Sulle vicende dell’astronomia in Sicilia. Palermo, 1990, p. 35-43.
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Autore schedaConiglio, Manuela

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