Cronografo registratore

Data1920 ca.
realizzato aPadova
CostruttoriSante Mioni
L'apparato è composto sostanzialmente da due parti: il dispositivo per l'avanzamento della carta e le punte scriventi con il relativo sistema di comando. La striscia di carta è avvolta su una bobina portata da un braccio, il quale, a sua volta, è avvitato sulla parte superiore di una scatola metallica che contiene il roteggio.
Il cronografo ha due punte, una per i segnali del micrometro impersonale e una per quelli dell'orologio. Ciascuna delle punte si trova alla estremità di un braccio, imperniato verso la sua metà. All'altra estremità passa sopra una coppia di elettromagneti in cui è presente una placchetta di ferro.
Il cilindro di trascinamento ha una scanalatura in corrispondenza delle punte (in quella posizione la carta non è a contatto con il cilindro).
Una levetta esterna permette di bloccare l'asse del regolatore, quindi di fermare l'apparato.
Ogni punta fora la striscetta di carta quando il braccio che la porta viene attratto dagli elettromagneti. Questo accade nel momento in cui il circuito si chiude all'arrivo del segnale.
Su ciascun braccio agisce una molla di richiamo che lo mantiene staccato dall'elettromagnete, quando questo non è attivo.
Persone correlate
Dettagli
Materia e tecnica
legno, ottone
Categoria
Orologeria
Definizione
Cronografo
Bibliografia
Miotto E., Tagliaferri G., Tucci P., La strumentazione nella storia dell'Osservatorio Astronomico di Brera, Milano 1989, p. 84
Tucci P., I cieli da Brera: astronomia da Tolomeo a Balla, Milano 2000
P. Broglia, Cronografi registratori all'Osservatorio Astronomico di Brera, comunicazione personale, 2011
Autore schedaMattavelli, Marcella