Jean Martin, allievo di Ferdinand Berthoud uno dei grandi nomi dell’orologeria francese della fine del ‘700, realizzò questo pendolo all'inizio dell'Ottocento. Poco tempo dopo Giovanni Plana lo acquistò per l'Osservatorio di Torino e lo utilizzò principalmente come pendolo fondamentale dell’Osservatorio a causa del suo andamento sempre molto regolare. Infatti, il fine movimento assorbe pochissima energia, tanto che il peso che fornisce la forza motrice richiede di essere caricato solo una volta ogni tre settimane. Durante la sua attività il pendolo venne utilizzato anche per la misura del tempo siderale variando opportunamente la lunghezza dell’asta del pendolo con l’apposita regolazione.
Ad oggi questo strumento è ancora perfettamente funzionante nella biblioteca dell’osservatorio, nonostante i due secoli di più che onorato servizio.