Il telescopio fotografico zenitale PTZ è costituito da un tubo verticale fisso, il cui asse ottico è rigorosamente verticale, e da un obiettivo fotografico, di 15 cm di dimetro, posto orizzontalmente sopra un bagno di mercurio a una distanza pari a poco più della metà della distanza focale.
Inoltre, lo strumento è munito di diaframma e di un porta-lastra.
Il telescopio fotografico zenitale (PTZ) venne sviluppato nella prima metà del XX secolo per misure di latitudine e tempo, e successivamente adottato dalle Stazioni del Servizio Internazionale di Latitudine.
A partire dal 1950 lo strumento venne utilizzato presso l’Osservatorio Astronomico di Mizusawa in Giappone e, successivamente, grazie a un protocollo di cooperazione fu ceduto alla Stazione Astronomica di Cagliari dove venne installato nel 1978 ed entrò in funzione l’anno seguente.
A partire dal 1 settembre 1983 fu il PTZ fu intensamente impegnato, insieme agli altri strumenti dell’osservatorio sardo, nel progetto Internazionale Merit (Monitor Earth Rotation and Intercompare the Techniques of observatione and analysis) proposto ed organizzato dall’Unione Astronomica Internazionale e dall’Unione Internazionale di Geodesia e Geofisica.
Nel 1990 fu nuovamente utilizzato nell’ambito di un programma tecnologico avente come scopo la sostituzione della lastra fotografica con un sensore elettronico (CCD), e il sistema di controllo con un personal computer.