Quadrante murale di Ramsden

Data1775 ca. - 1779 ca.
realizzato aLondra
CostruttoriJesse Ramsden
Lo strumento prende il nome di quadrante per la forma a quarto di cerchio, mentre murale sta a significare che esso è fissato solidamente ad un muro. Il raggio è di 8 piedi inglesi (244 cm), mentre il lembo è largo 4 pollici (circa 10 cm); in esso sono riportati due tipi di divisione: il bordo interno è graduato di 5 in 5 primi, secondo la divisione sessagesimale del circolo, mentre quello esterno è in 96 parti, ciascuna suddivisa in sedicesimi; sia la scala interna che quella esterna hanno l’origine alla base del raggio verticale. L’angolo veniva letto su entrambe le scale, convertendo la misura esterna in gradi grazie ad apposite tavole di corrispondenza. Questa procedura consentiva la riduzione degli eventuali errori di misura. Prima dell’invenzione della macchina a dividere, le divisioni della fascia circolare chiamata lembo, venivano incise a mano. Per garantire la massima esattezza nell’incisione manuale delle graduazioni, e quindi evitare che errori nella suddivisione si ripercuotessero nelle misure di posizione, i quadranti murali venivano fatti di grandi dimensioni.
Il cannocchiale, scorrevole lungo il lembo, ha lunghezza focale pari a 87 cm e obiettivo acromatico di 70 mm di apertura; sul piano focale giace il reticolo filare per il preciso puntamento della stella osservata.
Quadrante murale di J. Ramsden
Lo strumento è stato impiegato da Giuseppe Toaldo, a partire dalla fine del 1779, per la determinazione della latitudine di Padova. Nel 1780 fu utilizzato per ricercare stelle doppie entro la costellazione del Cigno.
Lo strumento andò in disuso dal 1836, anno di acquistato del circolo meridiano che lo rese superato.
Persone correlate
Dettagli
Materia e tecnica
ottone laccato
Misure
Lembo : altezza 10,1 ; diametro 489,6 / Cannocchiale : lunghezza focale 258,4 ; diametro 7,7
Categoria
Astronomia
Definizione
Quadrante
Bibliografia
Siderum observationes habitae a Patavinae Speculae exordiis usque ad annum 1779 exeuntem, in Nuovo Giornale Enciclopedico, Vicenza, maggio 1786, p. 40 e seg.
Elenco degli strumenti della Specola tratto dal Diario, o sia Giornale per l'anno bisestile 1788, Padova, Conzati
Observationes siderum in Specula astronomica patavina peractae anno 1780, in Saggi Scientifici e letterari dell’Accademia di Padova, Padova 1789.
G. Santini, Elementi di Astronomia, I, Padova 1830, p.48.
G. Lorenzoni, I primordi dell’Osservatorio di Padova, a cura di A. Favaro, Venezia 1921, p. 53.
L. Pigatto, Santini e gli strumenti della Specola, in Celebrazioni nel secondo centenario della nascita, Padova 1988, p. 188.
Zanini Valeria, Gli strumenti scientifici della Specola. Catalogo in La Specola di Padova. Da torre medievale a museo, Padova, Signum Ediore
Francisco Maria Colle, Josepho Vedova, Fasti Gymnasii Patavini iconibus exornati ab anno MDCCLVII usque ad MDCLXXXVII, vol. I, parte I, Padova 1841, pag. 98.
Autore schedaZanini, Valeria