Quadrantino altazimutale

Data1750 ca. - 1770 ca.
realizzato aBovolenta
CostruttoriAntonio Fabris
Il quadrante mobile di antonio Fabris presenta un raggio di 15 cm, mentre il cannocchiale che è solidale al raggio opposto allo zero della gradazione, ha una lunghezza focale di 33 cm e apertura di 18 mm.
Quadrante e cannocchiale sono imperniati al centro di un piedistallo dotato di semicerchio orizzontale graduato, anch'esso del raggio di 15 cm, per le misure di azimut. Sia il lembo del quadrante che quello del semicerchio orizzontale sono divisi di grado in grado. Per la determinazione dei minuti, non essendo lo strumento dotato di nonio, il costruttore è ricorso a una particolare suddivisione dei lembi: su questi sono stati tracciati dodici cerchi concentrici e tutti i gradi segnati sul cerchio più interno sono poi stati congiunti, tramite linee trasversali, con i corrispondenti gradi successivi del bordo esterno; le intersezioni tra queste trasversali e gli archi concentrici forniscono così un’ulteriore divisione della scala graduata di 5 in 5 primi. Al semicerchio orizzontale è fissata una bussola per facilitare lo stazionamento dello strumento.
Quadrante altazimutale di Antonio Fabris
Costruito da Antonio Fabris tra il 1750 e il 1770 venne utilizzato per scopi didattici per le esercitazioni pratiche delle misure di triangolazioni
Persone correlate
Dettagli
Materia e tecnica
ottone
Misure
cannocchiale apertura obiettivo: 18 mm / quadrante e semicircolo degli azimut
Categoria
Astronomia
Definizione
Quadrante mobile
Bibliografia
J. De La Lande, Astronomie. Troise edition, revue et augmentèe, II Parigi 1792, pp. 580-586
Francisco Maria Colle - Josepho Vedova, FastiGymnasii Patavini iconibus exornati ab anno MDCCLVII usque ad MDCLXXXVII, vol I, Parte I, Padova 184, p. 98
Zanini Valeria, Gli strumenti scientifici della Specola. Catalogo in La Specola di Padova. Da torre medievale a museo, Padova, Signum Ediore, p. 154
Autore schedaZanini, Valeria